Stefano Cerri Storia

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Stefano Cerri Storia
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Stefano Cerri Storia – Bassista e chitarrista italiano, musicista jazz e turnista per un’ampia varietà di artisti italiani. Era figlio del famoso chitarrista jazz Franco Cerri e della sua prima moglie, e apprese le basi della musica dal padre. in cui suonava anche l’ukulele. Tony Scott, Mario Rusca, Eraldo Volontè e Guido Manusardi.

Successivamente, ancora giovanissimo, inizia come chitarrista in gruppi danzanti in discoteche e balere, per poi imparare da autodidatta a suonare il basso elettrico. Ha iniziato la sua carriera musicale professionale su questo strumento, esibendosi con suo padre e grandi del jazz come Sante Palumbo.

Nel 1976, ha co-fondato il gruppo rock e progressivo Crisalide, insieme al batterista Mauro Spina e al tastierista Ernesto Vitolo, per accompagnare Eugenio Finardi in tournée. Si è esibito inoltre con la Rock & Roll Exhibition di Demetrio Stratos e Mauro Pagani. Uno dei tre assassini a contratto “cantava” e le sue parole rivelavano tutto.

Omicidio di un uomo d’affari con il piccone: corpo scoperto sei anni dopo

È stato ritrovato più di sei anni dopo il brutale omicidio il corpo dell’imprenditore milanese Stefano Cerri, scomparso alla fine del 2008 e ucciso su commissione di tre giovani dominicani pagati dall’imputato Stefano Savasta. Cerri è stato rapito la sera alle 19 mentre chiudeva la saracinesca e caricato su un furgone.

Savasta era impazzito di gelosia per la storia d’amore tra Cerri e Iviana Siviero, una dipendente con la quale aveva trascorso 15 anni della sua vita e dalla quale non aveva mai accettato la separazione. Ha condotto la polizia nel luogo, nei boschi tra Garlasco e Tromello, nella campagna pavese, dove era stato.

Poi ha detto loro la verità: l’uomo d’affari non doveva morire. Avrebbe pagato un prezzo alto, imparando una lezione che non avrebbe potuto dimenticare. I tre rapitori avrebbero esagerato un po’ con la fortuna, sostiene il dominicano rammaricato, e lo avrebbero ucciso a colpi di piccone.

Uno dei tre assassini è probabilmente ancora latitante, mentre il cospiratore, Stefano Savasta, è stato ‘catturato’ pochi mesi dopo il delitto. L’ultima volta che qualcuno lo ha visto, quando era agli arresti domiciliari a Sirmione, è stato alla stazione ferroviaria di Verona Porta Nuova. La sua conversione è avvenuta il 2 febbraio 2010.

LA MORTE DI STEFAN CERRI E “IL TERZO INDIZIO”

Nella puntata di oggi de “Il terzo indizio” apprendiamo che ci sono voluti sette anni per localizzare il corpo dell’imprenditore grafico Stefano Cerri, assassinato il 10 dicembre 2008 a Milano. Nel 2015 i resti e il teschio furono scoperti dalla Squadra Mobile del capoluogo lombardo in un bosco vicino a Pavia.

Le condanne all’ergastolo per il cittadino dominicano Stefano Savasta, mente dell’omicidio e rivale romantico di Cerri, e i suoi tre esecutori materiali sono state emesse nel maggio 2012 e confermate dalla Corte Suprema. Quando i propri sentimenti diventano troppo intensi. Una pista è stata trovata.

Un altro dominicano che ha contribuito al rapimento, Wilton Martinez Valles, è stato condannato a 8 anni di prigione ma ne ha scontati solo 4 poiché ha collaborato con le autorità. La vittima punta subito il dito contro Stefano Savasta, l’uomo con cui ha avuto una lunga e tumultuosa storia d’amore.

Stefano Cerri Storia

Trasmissione televisiva della punizione di Stefano Savasta per l’omicidio di Stefano Cerri

Un piccolo imprenditore del settore grafico dell’hinterland milanese, Stefano Cerri, scomparve la sera del 10 dicembre 2008; è stato rapito, ucciso o vittima di un tentativo di rapina fallito? Indagando sulla sua vita personale, apprendiamo che ebbe una relazione adultera con una donna di nome Ivana Siviero.

Cerri, il corpo dell'”uomo qualunque” assassinato dal suo romantico rivale

In uno scenario “di odio, di voglia di vendetta e di paura, feroce, terribile, nasce la morte di Stefano Cerri”. Nel maggio 2012, lui e gli altri tre colpevoli hanno ricevuto condanne all’ergastolo, successivamente confermate dalla Corte Suprema. Sembrava che il cospiratore dell’omicidio avesse sepolto le prove con lui.

Secondo il pm Antonio Sangermano, il rapimento e l’uccisione dell’imprenditore grafico milanese, assassinato il 10 dicembre 2008 nella città lombarda, è avvenuto qui, tra questi sentimenti sepolti sotto la linea d’ombra di una storia di “corna”. Lui, lei e l’altro formano un triangolo tossico in cui un membro.

Il caso dell'”uomo qualunque”, come lo ha definito il pubblico ministero durante il rinvio a giudizio di primo grado; ovvero l’omino di Gratosoglio», come lo definì con disprezzo Stefano Savasta, il sicario e rivale romantico di Cerri, non può essere chiuso fino ad oggi il nuovo amante dell’ex forse rapito o ucciso.

Dietro lo stalker c’è lo spettro di un delitto.

La Squadra Mobile di Milano ha arrestato ieri un imprenditore 50enne di nome Stefano Savasta con l’accusa di “stalking”, ovvero continue molestie, nei confronti della sua ex fidanzata e, cosa ancora più allarmante, con il sospetto che fosse responsabile della misteriosa scomparsa del suo fidanzato.

Lettura piuttosto piena di suspense. È un dramma a tre con accuse che vanno avanti e indietro, quindi ovviamente è complicato. Stefano Cerri, imprenditore 40enne scomparso il 10 dicembre 2008, è stato oggetto di un’indagine di fondo durante la quale è emerso il terribile reato di “stalking”.

Il corpo di Cerri venne ritrovato quattro anni dopo il delitto.

Invece la Squadra Mobile di Milano è riuscita a localizzare il corpo dopo che uno dei malviventi li ha informati del luogo di sepoltura. Ieri le autorità del pavese hanno rinvenuto il corpo dell’imprenditore scomparso Stefano Cerri in una zona boscosa nei pressi di Garlasco e Tromello.

Cerri scomparve nel dicembre del 2008 e per il suo omicidio furono confermati quattro ergastoli in appello. Poche ore fa era scappato dall’abitazione dove si trovava agli arresti domiciliari a Sirmione. Alla fine, però, il tentativo di fuga non ebbe successo tra i comuni di Garlasco e Tromello nascosto e sepolto il corpo di Cerri.

L’ergastolo dominicano Marthy Hernandez Rodriguez ha iniziato ad aiutare le autorità dopo la sua morte a dicembre dopo essere stata condannata anche lei per omicidio. Grazie alla confessione di uno dei condannati, la polizia ha potuto identificare positivamente il corpo è misteriosamente scomparso.

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