Mogol Malattia – il tempo dei magnati. Mogol, pseudonimo di Giulio Rapetti, 86 anni, gli è stato dato quando è nato il 17 agosto 1936 a Milano. Lo dobbiamo a Mogol per aver scoperto alcuni talenti canori eccezionali della musica italiana, quindi non è solo paroliere e autore di canzoni e parole. Mogol,
pseudonimo dell’autore italiano di 86 anni Giulio Rapetti, è nato il 17 agosto 1936 a Milano. Lo dobbiamo a Mogol per aver scoperto alcuni talenti canori eccezionali della musica italiana, quindi non è solo paroliere e autore di canzoni e parole. Ha deliziato il pubblico per quasi 60 anni. Vero nome: Giulio Rapetti, meglio conosciuto come Mogol.
Nel 1959 offre alla SIAE un elenco di 120 nomi a caso, da cui l’ente seleziona lo pseudonimo artistico Mogol. Nel 2006 ha ricevuto dal Ministro dell’Interno il permesso di utilizzare legalmente il suo noto alias come cognome. Nel 2018, Mogol ha combattuto una grave malattia. Fu operato di insufficienza coronarica e, grazie a una diagnosi tempestiva, guarì rapidamente.
Il cantautore ha quattro figli in totale, tre con la prima moglie Serena De Pedrini e due con l’attuale moglie, Daniela Gimmelli. Quarto figlio dall’unione con Gabriella Marazzi. Mogol, il cui vero nome è Giulio Rapetti, entra in questo mondo sotto il segno del Leone il 17 agosto 1936, a Milano. Mogol ha iniziato la sua carriera musicale nella casa di musica Ricordi, dove suo padre,
Mariano Rapetti, lavorava come manager. Calibi era lo pseudonimo di suo padre; sotto questo pseudonimo, ha scritto i testi di diverse canzoni di successo. Mogol iniziò a scrivere testi professionalmente nel 1955, ma non trovò alcun vero successo fino al 1961, quando la sua canzone Al di là vinse il Festival di Sanremo. Da allora l’autore ha firmato centinaia di libri,
tutti acclamati dalla critica. Nel 1965 Mogol conobbe il giovane Lucio Battisti, chitarrista del gruppo I Campioni, e lo incoraggiò a intraprendere la carriera da solista. Insieme, hanno creato alcune delle più grandi opere della storia della musica pop italiana, e questo è stato l’inizio della loro fruttuosa collaborazione. Nel 1980 decisero di interrompere la collaborazione a causa di difficoltà finanziarie.
Ha condiviso il palco con chi è chi dell’industria musicale, tra cui Marcella Bella, Mango, Adriano Celentano, Gianni Morandi, Patty Pravo, Dik Dik, Little Tony, Bobby Solo e molti altri. Come bonus aggiuntivo, Dik Dik ha speso una notevole quantità di lavoro traducendo numerosi successi inglesi e americani come Sognando la California. Mi hanno messo su quattro bypass, Mogol,
e questo è il piccolo sporco segreto della malattia che tu e io dobbiamo sapere. Il contegno calmo del maestro impressionò Diaco. Giulio Rapetti, il famoso musicista, è stato al centro di un salotto pomeridiano su Rai Uno, dove ha parlato a lungo della sua vita e della sua musica. Il pubblico italiano lo associa spesso ad alcuni dei suoi musicisti e brani preferiti.
Con Lucio Battisti condivide un legame creativo inscindibile e ha lavorato con molti altri artisti tra cui Riccardo Cocciante, Dik Dik, Bobby Solo, Mango e molti altri. Mogol ha rivelato la sua malattia a Me and You, esponendo le sue angosce e sofferenze più profonde. Per dirla senza mezzi termini, “bisogna imparare ad accettare il proprio destino, quello che la vita ha in serbo per noi”.
Dopo il sondaggio di Pierluigi Diaco, spiega: “L’anno scorso ho subito un’operazione al cuore, con 4 bypass. Era come una preghiera, ed ero calmo perché sapevo che l’accettazione era cruciale. Mogol e Pierluigi Diaco discutono sulla nozione di paroliere, che Mogol crede non è corretto: “siamo autori, artisti, – dice – i parolieri sono quelli della settimana enigmistica.” Infine,
Mogol svela un minuscolo segreto, dovuto alla fortunata intuizione di Diaco, ovvero l’origine di Al di là: ” Ricordi la posizione precisa?” “Il WC è dove troverai la soluzione. Le parole mi sono venute per prime, e la musica è seguita. Dopo averli rimuginati in bagno, sono uscito e li ho annotati. L’onestà di Mogol durerà per sempre. Giulio Rapetti, meglio conosciuto come Mogol,
è apparso il 6 gennaio nel programma La mia Passione di Marco Marra su Rai3. le sue canzoni e l’importanza della famiglia per lui. Al TG2000, invece, Mogol ha appena parlato della sua recente malattia e intervento chirurgico. Nella sua intervista post-operatoria, il paroliere ben ripreso ha rivelato:
“Ho ottantadue anni e a maggio ho dovuto sottopormi a un intervento molto importante ho sentito che c’erano questi sei chirurghi che hanno detto ‘purtroppo non possiamo fare l’angiografia coronarica perché gli stent non bastano, la malattia è troppo diffusa.In quel momento mi sono sentito così calmo che, invece di spaventare mia moglie,
le ho sorriso mentre mi allontanavo.Era felicissima finché non le ho rivelato la verità; dopo ha iniziato piangere, ma io l’ho confortata dicendo: “Ho affrontato tutto con serenità”. Secondo una dichiarazione fornita dal team dell’artista, Giulio Mogol aveva sperimentato una crescente insufficienzadiagnosi tempestiva e il successivo trattamento,
il suo cuore è stato risparmiato da qualsiasi danno permanente. Mogol ha avuto una guarigione molto rapida dopo l’intervento, senza effetti duraturi sul cuore o sul corpo. Adesso, a distanza di qualche mese, la sua salute è buona e grazie a questo ha potuto tornare ai suoi impegni professionali. Mogol, il famoso paroliere di Lucio Battisti, è morto per una malattia.
Ma com’è la sua salute, esattamente? Mmm, mi chiedo. Impossibile non pensare a Lucio Battisti quando si parla di Mogol. Fu quest’ultimo che, grazie agli sforzi di Mogol, salì alla ribalta come cantante prima della sua tragica scomparsa. Il cantautore milanese Giulio Rapetti è una figura leggendaria dell’industria musicale italiana. L’autore ha scritto molti testi per diversi cantanti, ma è noto soprattutto per il suo lavoro con Battisti. Hanno iniziato a frequentarsi negli anni settanta e si sono sposati ufficialmente all’inizio del decennio.
