Mel Gibson Malattia

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Mel Gibson Malattia – Progettato sotto la tutela di CarloSviluppato con l’aiuto di Carlo Altamura, direttore della Clinica Psichiatrica dell’Università degli Studi di Milano, il disturbo bipolare è una malattia mentale, ma non è molto comune. Tra l’1% e il 2% della popolazione soffre di disturbo bipolare. Queste stime suggeriscono che oltre un milione di italiani soffre di una condizione nello spettro bipolare. C’è una suscettibilità alle malattie che può essere fatta risalire ai propri antenati.

Esiste una “vulnerabilità genetica” per la malattia bipolare, una tendenza che deve essere “attivata” da vari “fattori di stress” nell’ambiente. Pertanto, è accettabile parlare di una predisposizione ereditaria che, in determinate condizioni, può “scoprire” la malattia. Uomini e donne sono ugualmente colpiti dal disturbo bipolare. Tuttavia, potrebbero esserci disparità nel decorso clinico della malattia tra i sessi che possono essere attribuite a variazioni nei livelli ormonali.

Ad esempio, mentre gli uomini sono più soggetti a episodi maniacali, le donne soffrono di depressione più frequentemente. Le anomalie biochimiche nel cervello possono svolgere un ruolo nell’innescare i sintomi della malattia bipolare. Si ipotizza che uno squilibrio di neurotrasmettitori come la dopamina e la serotonina sia alla base del disturbo bipolare. I neurotrasmettitori dopamina e serotonina possono essere responsabili di diversi problemi di salute mentale.

Coloro che soffrono di disturbo bipolare sono spesso ignari della gravità della loro malattia. Il sessantanove per cento delle persone con disturbo bipolare non riceve la diagnosi di cui ha bisogno. Inoltre, può esserci fino a un decennio di ritardo tra l’inizio dei sintomi e una diagnosi clinica. Non c’è gravità nel disturbo bipolare.

Nonostante l’ampia gamma di sintomi che possono accompagnare il disturbo bipolare, è sempre una malattia grave che non dovrebbe essere ignorata. Il disturbo bipolare non trattato ha un tasso di mortalità maggiore rispetto a molte forme di malattie cardiache e alcune forme di cancro. Il suicidio è una possibilità reale; il rischio è 20 volte superiore rispetto alla popolazione generale.

Il prezzo significativo pagato in termini di qualità della vita è ulteriormente esacerbato dall’insorgenza precoce e dal carattere ricorrente della condizione. Mel Gibson e Robbie Williams sono gli equivalenti odierni di Vincent Van Gogh, Virginia Wolf ed Ernest Hemingway. Gli individui bipolari hanno una maggiore propensione a identificarsi come “artisti”.

Molte persone famose, così si dice, soffrivano di disturbo bipolare. Molte persone creative hanno lavorato durante la fase maniacale, ottenendo risultati sorprendenti grazie all’euforia dello stato, agli alti livelli di energia e alla rapida sequenza di pensieri, che rendono più facile vedere connessioni tra idee che altrimenti potrebbero sembrare non collegate.

Alcune persone con la malattia sono rimaste in una fase più mite, mentre altre, tra cui Virginia Woolf, Vincent Van Gogh e Kurt Cobain, si sono tolte la vita. Tuttavia, sono stati condotti molti studi e non sembra che le persone con disturbo bipolare abbiano maggiori probabilità di essere creative. Se guardiamo alla popolazione degli artisti nel suo complesso,

non possiamo concludere che vi sia un tasso più elevato di disturbo bipolare tra gli artisti rispetto alla popolazione generale. L’età media di insorgenza del disturbo bipolare è di 50 anni e oltre. Il disturbo bipolare si manifesta tipicamente tra i 16 ei 24 anni, con un’età media di insorgenza di circa 21 anni. L’abuso di sostanze è fortemente legato al disturbo bipolare.

Si pensa che più della metà di quelli con disturbo bipolare abbia problemi di dipendenza da sostanze. La proliferazione di nuovi farmaci chimici, la loro accessibilità su Internet e il crescente utilizzo tra i giovani hanno tutti contribuito all’aumento dei cosiddetti fenomeni di “doppia diagnosi”. L’abuso di droghe e alcol mentre si soffre di disturbo bipolare può avere ripercussioni devastanti sulla condizione,

con la maschera che tipicamente esacerba i sintomi della malattia e rende il trattamento più impegnativo. La fase maniacale predomina nei casi con grave disturbo bipolare. La depressione è l’oscillazione dell’umore predominante associata al disturbo bipolare. La fase depressiva è quasi tre volte più comune di quella maniacale, anche nella forma più grave di disturbo bipolare noto come tipo I. Inoltre, gli effetti della depressione sono amplificati.

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Il disturbo bipolare è stato trattato medicamente fin dall’epoca romana. Gli individui ansiosi, estatici o maniacali venivano curati con le acque delle città termali del nord Italia nell’antica Roma. La presenza di sali di litio in questi corsi d’acqua è stata scoperta solo molto più tardi. Nel trattamento del disturbo bipolare, il litio è un comune stabilizzatore dell’umore.

Gestire e curare il disturbo bipolare sono entrambi impossibili. Una gestione efficace della malattia bipolare richiede una diagnosi precoce e un intervento terapeutico che tenga conto della storia unica di ciascun paziente. I sintomi maniacali e depressivi possono essere trattati efficacemente con la giusta combinazione di terapie farmaceutiche e psicoeducative.

Gli antipsicotici atipici sono attualmente il gold standard nel trattamento. La quetiapina, ad esempio, è utile non solo nel trtrattamento dei sintomi psicotici e maniacali, ma anche nel trattamento della depressione bipolare, ed è disponibile anche in una formulazione a rilascio prolungato. Mel Gibson non è la tipica celebrità.

Più volte è stato arrestato mentre guidava sotto l’influenza, e Winona Ryder si è infuriata per i suoi commenti sugli ebrei. Ha un grande talento come attore e regista, ma ha anche lottato con la malinconia. Mel Gibson ha detto in un’intervista come si sente la depressione in questo modo. Ce l’abbiamo tutti dormienti, in attesa di balzare fuori e intrappolarti.

Sei in trappola e non c’è via d’uscita.” Alla radice, questo comportamento è motivato dall’egoismo. Ti sei permesso di andare. Tuttavia è una malattia. Deve essere gestita di conseguenza. A questo si dovrebbe prestare maggiore attenzione e compassione condizione debilitante, secondo me. L’attore ha continuato ad approfondire l’argomento, sottolineando la grave natura debilitante della depressione per alcuni:

“Spesso le persone non riescono nemmeno ad alzarsi dal letto e il problema si fa ogni giorno più grave. Per fortuna, sono riuscito a evitare del tutto quella fase. La depressione, tuttavia, è un ottovolante senza fine di emozioni. Sei giù un giorno e sei ancora giù il giorno dopo. Non puoi fare nulla per cambiare la situazione. Non hai alcun potere su di esso. Devi trovare un modo per distogliere la tua attenzione poiché nulla ti aiuterà.

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