Marito Elisabetta Ferracini – Non è necessaria alcuna introduzione a Michele Placido. Basta nominare una manciata dei suoi film e programmi TV, come La piovra e Romanzo criminale e L’ombra di Caravaggio, sarebbe sufficiente per trasmettere il suo genio e l’impatto significativo che ha avuto sul cinema italiano. Da giorni circolano voci sul suo stato di salute e sulla possibilità che abbia una malattia, nello specifico il morbo di Parkinson.
Quanto accaduto alla consegna dei David di Donatello è legato a molti altri avvenimenti. Il David Giovani, assegnato da una giuria di studenti delle scuole superiori di tutto il Paese, è andato a Sariano, ascolano. Naturalmente, il miglior film vincitore è stato L’ombra di Caravaggio, in cui Riccardo Scamarcio interpreta il famoso artista.
Mentre la reazione del regista alla notizia è stata di stupore e stupore, l’attenzione di molte persone è stata attirata dal tremito nelle mani dell’uomo mentre afferrava la statuetta che gli era stata appena presentata. Ciò che è stato ancora più sorprendente è stata la menzione della condizione di cui si è parlato così a lungo in relazione a lui durante il discorso di accettazione di questo centesimo riconoscimento professionale. Ma nonostante il passare del tempo,
nessuna parola formale è arrivata. né il soggetto stesso né altri a lui molto vicini. Insomma, non è chiaro dove stia la verità o come sia la salute del 77enne a questo punto. Non era chiaro dal contesto se l’affermazione “Placido ha il Parkinson” dovesse essere presa alla lettera. Il “Va bene, ho il Parkinson” dell’uomo era più uno scherzo o un voler chiarire, tra le righe, che lui aveva davvero la malattia, e lo ha fatto nel suo modo caratteristico e con la sua tipica ironia.
Queste voci sulla presunta malattia di Michele Placido hanno iniziato a diffondersi diversi mesi fa, in particolare durante il Festival del cinema di Venezia del 2022. L’attore, infatti, era presente alla prima di Ti divoro il cuore di Pippo Mezzapesa, in cui recita insieme alla protagonista Elodie, segnando la sua prima incursione nell’industria cinematografica. Qui,
il laureato del 1946 poteva essere visto come magro, debole e con il tremore rivelatore nelle sue mani. Fu poco dopo questo incidente che iniziarono a circolare voci sulla malattia di Parkinson, anche se l’individuo colpito non ha mai verificato la diagnosi. Il discorso ai David ha riacceso l’interesse per la questione senza fornire alcuna nuova informazione.
Il tipico senso dell’umorismo dell’uomo emerse rapidamente. Qualcosa che, più e più volte, ha dimostrato di essere del tutto inalterato dal passare degli anni. Il regista Michele Placido cita il morbo di Parkinson e le voci di chi ne è affetto nel suo discorso di ringraziamento per il David ricevuto. Michele Placido ha finalmente ammesso la sua presunta malattia.
Nel suo discorso di accettazione per la Categoria David Giovani David di Donatello, il direttore ha fatto un’osservazione che ha smentito le voci precedentemente confermate sul Parkinson. Nella notte dei David di Donatello, al regista 77enne è stato consegnato il premio della Categoria David Giovani, assegnato da una giuria nazionale composta da studenti delle scuole superiori di tutto il Paese. Il film vincitore è “L’Ombra di Caravaggio”,
in cui Riccardo Scamarcio veste i panni del celebre pittore. Placido risponde con totale shock alla notizia di aver vinto il premio. Il regista appare sbalordito e sorpreso dalla notizia mentre si siede alla sua scrivania; la sua reazione da allora è diventata virale sui social media, portando alcuni a ipotizzare che Placido stesse sonnecchiando durante l’annuncio.
Dopo essere salito sul palco, il regista visibilmente commosso ha innanzitutto ringraziato la giuria per avergli assegnato il premio. Gli fu presentata la statua, ed egli prontamente la presentò a Matilde Gioli, che era in piedi al suo fianco. Ha detto nella sua conversazione: “Sono emozionato, certo. Vorrei ringraziare il signor Bellocchio,
che mi ha insegnato come recitare davanti e dietro la macchina da presa. Gifuni, hai pronunciato un bellissimo discorso che celebra il teatro e il cinema italiano . Grazie”. Anche i bambini ricevono il trattamento ironico: “Io bambini? In realtà, raramente vanno al cinema e preferiscono i programmi televisivi. E per ultimo Paolo Del Brocco della Rai,
“che ha accompagnato nella realizzazione di questo film e Federica Vincenti, senza la quale non avrei potuto farlo”. . Poi, durante la discussione, è saltata fuori la vociferata malattia, mai confermata ufficialmente dal regista. Confusione di parole: poche parole, trenta secondi. Poi se non sono d’accordo mi dicono: “Placido ha il Parkinson”. Sul palco,
lui o lei ha detto: “E va bene, ho il Parkinson”, anche se non è chiaro se o se questo fosse inteso come uno scherzo o una diagnosi. I vincitori del David di Donatello 2023 includono il regista Michele Placido, che ha portato a casa il David Giovani per il suo lavoro su L’ombra di Caravaggio, con Riccardo Scamarcio nel ruolo del famoso artista. Placido,
73 anni, è meglio conosciuto per la sua recitazione sia in teatro che al cinema,ma ha anche diretto film per oltre 30 anni. La prima di Pummar al Festival di Cannes del 1990 ha segnato il suo debutto alla regia. Lost Love, A Journey Called Love, Romanzo Criminale e Vallanzasca: The Angels of Evil sono tutti film diretti da Michael Placido.
Placido ha ringraziato i tanti onorati colleghi presenti in sala, tra cui Marco Bellocchio e Fabrizio Gifuni. È stata sollevata anche la voce di vecchia data che soffrisse del morbo di Parkinson.Michaele Placido, il regista e attore che ha vinto il premio David Giovani ai David 2023 per il suo L’ombra di Caravaggio,
ha affrontato le voci sulla sua presunta malattia nella sua accettazione discorso. Qualche mese fa, alla presentazione del film di Pippo Mezzapesa Ti mangio il cuore, in cui recita anche al fianco di Elodie, alla Mostra del Cinema di Venezia 2022, l’attore è apparso molto magro e con evidenti tremori alle mani, scatenando voci su sua presunta malattia. Ciò ha portato ad ipotizzare che Placido soffra del morbo di Parkinson,