Gino Paoli E Stefania Sandrelli Storia – Stefania Sandrelli è ospite di Serena Bortone nell’ultima edizione di Oggi è un altro giorno, e l’argomento di conversazione è l’amore. Dopo aver espressamente richiesto al maestro dello studio “La gatta” di Gino Paoli, Memo Remigi gliel’ha suonata e poi gliel’ha dedicata. L’attrice rivela: “Volevo sentirla”, prima di confessare: “Questa è la canzone che mi ha fatto innamorare di Gino Paoli, La gatta”.
Sandrelli, che ha avuto una storia con Gino Paoli, ricorda: “Ho visto quest’uomo così, che mi è subito piaciuto, con questa voce unica…” Infine, cosa significa esattamente per lei adesso il suo amore? Per numerose ragioni, il mio stile di vita attuale è simile a una rendita. Lei rise, poi disse: “È la cosa più importante del mondo”, con intenzione. Anche se ha solo 16 anni, la sedicenne Stefania Sandrelli si innamora di Gino Paoli.
Il musicista aveva da poco dato al mondo un bambino, Giovanni, con la moglie, Anna Fabbri. Una storia d’amore volatile e difficile, come racconta Stefania Sandrelli, che racconta i tanti tradimenti di Gino Paoli ei tanti sfoghi dell’attrice nei confronti del cantante. Nel 1968, la coppia ha ufficialmente concluso la loro relazione, ma sono ancora molto amichevoli l’uno con l’altro.
Amanda Sandrelli è nata a Losanna, in Svizzera, nel 1964 da un’attrice senza nome e da un musicista genovese. Sua madre era solo un’adolescente all’epoca. Al bambino è stato dato il cognome di sua madre alla nascita, ma non perché a suo padre non importasse di lei. Gino ha dato il cognome di sua figlia Stefania perché, secondo Stefania Sandrelli, non andava d’accordo con lei perché il nome le ricordava una vecchia conoscenza di scuola che non gli piaceva.
Nel 1968 il tradimento di Gino Paoli nei confronti di Stefania Sandrelli pone fine alla loro relazione. Tuttavia, la coppia aveva già lottato per un po’ di tempo, dopo essersi lasciata e poi riconciliata. Fino ad oggi, sono ancora molto amici.
Una scelta che non è piaciuta a Paoli; in seguito, Amanda vorrebbe anche prendere il cognome di suo padre. Citazione da un’intervista che ha rilasciato: “Tornando al nome, mi ha convinto Gino: Amanda suonava come il gerundio di amare, ed era bellissimo. Del resto aveva già scelto il nome, quindi ho scelto Sandrelli come cognome . Sapore di sale, una delle canzoni più popolari della cantante, è ispirata alla loro tragica storia d’amore e pubblicata nel 1963.
Alla tenera età di sedici anni, Stefania Sandrelli si innamora perdutamente del musicista Gino Paoli, già sposato con Anna Fabbri. Durante il loro tempo insieme, nel 1964, accolsero una figlia di nome Amanda. Erano tremendamente appassionati l’uno dell’altro, ma i loro sentimenti reciproci erano altamente instabili. Aveva vividi ricordi dell’evento e rimase in silenzio mentre permetteva che oggetti fragili venissero frantumati.
Un nuovo giorno, come diceva Sandrelli. Quello che ho rotto era identico a quanto gli è costato; erano i suoi beni più preziosi. Ero scioccato da me stesso e non so come abbia fatto. Sebbene non si siano più visti dalla loro rottura definitiva nel 1968, l’attore e l’attrice sono ancora ottimi amici. Forse trenta volte mi ha tradito. L’ho perdonato e ora siamo davvero molto amiche”, ha dichiarato di recente l’attrice al Corriere della Sera.
Nel 1964, a Losanna, in Svizzera, nasce Amanda Sandrelli da Stefania Sandrelli e Gino Paoli. Al momento della sua nascita, il cantante era già sposato con Anna Fabbri, dalla quale aveva da poco avuto il figlio Giovanni. Non perché Gino Paoli non l’avesse riconosciuta, ma piuttosto per un motivo più semplice, Amanda ha preso il cognome di sua madre quando è nata.
L’attrice Stefania Sandrelli ha affermato in più occasioni che Gino ha scelto il nome Paoli per la loro figlia, nonostante il nome non sia particolarmente caro alla Sandrelli. In un’intervista a Vanity Fair, ha spiegato: «Aveva già scelto il nome Amanda, che non mi piaceva per niente perché era il nome di un mio compagno di scuola grande e prepotente che mi picchiava e mi metteva le manette.
Dopo oltre quattro decenni da quando la storia d’amore tragicamente effimera di Gino Paoli e Stefania Sandrelli ha ispirato le speranze di milioni di italiani, è ancora conficcata la pallottola che ha colpito il cantautore dietro le hit “Sapore di sale” e “Senza fine”. nel suo petto. La storia purtroppo si è conclusa, anche se i motivi della rottura rimangono poco chiari fino ad oggi.
Allora, questa notizia fece scalpore, ma l’amore della coppia li teneva uniti e nessuno pensava che si sarebbero mai separati. Nacque anche una figlia di nome Amanda Sandrelli; ha seguito le orme di sua madre ed è diventata un’attrice. Stefania Sandrelli aveva solo 16 anni quando è iniziata questa storia, e lei e Gino Paoli si sono innamorati prima che lei compisse 18 anni. Da uomo sposato, aveva 12 anni in più del giovane Sandrelli.
All’epoca aveva ancora un piede nella tradizionale famiglia cattolica italiana, quindi certe cose non erano state concepite. Tuttavia, Pali e Stefania Sandrelli la relazione extraconiugale non è stata né la prima né l’ultima del genere in Italia; altre coppie di spicco, come Roberto Rossellini e Ingrid Bergman e Vittorio De Sica e Maria Mercader, non hanno potuto realizzare il loro amore a causa di problemi legali.
Quando si trattava di Gino Paoli e Stefania Sandrelli, invece, lo scandalo era ingigantito dal fatto che lei fosse così giovane. L’attenzione dei media intorno a questa coppia ha suscitato scalpore che si fa sentire ancora oggi. Stefania Sandrelli è stata una brillante attrice mondiale, ma ha rischiato di affrontare un boicottaggio da parte dell’industria cinematografica dopo aver ricevuto molte lettere di indignazione per un presunto “errore” che aveva commesso.
Poiché Paoli non ha potuto identificare sua figlia, Amanda Sandrelli, le è stato dato il nome di sua madre, Stefania, quando è rimasta incinta all’età di 18 anni. Era l’inizio degli anni ’60, molto prima dell’era del sesso libero, delle proteste studentesche e degli anni di piombo. Ha deciso di dare il cognome alla figlia, una mossa che non è andata molto bene a Paoli. Ancora più importante, erano anni prima del 1974, anno in cui fu istituito il divorzio in Italia.
