Figlio avvelena I genitori – Si è impegnato per migliorare la qualità di vita dei suoi genitori regalando loro un piatto di pasta con salmone affumicato. Alessandro Leon Asoli finora è riuscito a uccidere una sola persona: Loreno Grimaldi, 56 anni, trovato morto nell’aprile 2021 mentre era seduto su un divano nel Ceretolo di Casalecchio di Reno in provincia di Bologna.
Questa era la confessione in aula “Sono stato io a confessare”. Il 21enne ammette di aver accoltellato i suoi genitori con aghi da pesca. Alessandro Asoli, allora 21enne, è stato inizialmente condannato a 30 anni di carcere nel settembre 2022 per l’omicidio pianificato del patrigno e il tentato omicidio della madre, Monica Marchioni.
Il procedimento a Corte d’Assise è descritto come “un dramma molto doloroso, lungo, autentico” e “una sequenza da un vero film dell’orrore” nell’atto di condanna. Il team di difesa del 21enne ha cercato di convincere i tribunali che l’assassino era la madre dell’imputato, che all’epoca stava attraversando una crisi depressiva. La mamma e il papà erano ripieni di mortadella e pasta ripiena di pesce.
Tuttavia, i togati avevano già smentito la teoria. Poi, il colpo di scena: il giovane ha deciso di ammettere l’assoluta colpevolezza del delitto durante un’udienza del processo presso la Corte d’assise d’appello di Bologna. Asoli avrebbe sentito in tribunale: “Io c’ero, e spero che mia madre possa perdonarmi, e ora spero di poter avere una seconda possibilità”.
A sua madre, Alessandro chiede perdono.
La Corte d’Appello ha confermato la pena detentiva di Alessandro a 30 anni dopo aver ammesso di aver aggiunto nitrito di sodio alla pasta in questione. Asoli ha cambiato idea e vuole fare ammenda con la madre. Un giovane di 19 anni, armato di spaghetti ripieni di mortadella e pesce, uccide il padre. La madre interrompe il processo e il bambino sopravvive.
La sofferenza di Monica Marchioni Ed è proprio Monica Marchioni a parlare finalmente. La mamma di Alessandro si apre alle telecamere e ai microfoni de La Vita in Diretta sull'”inferno” che ha passato e sta ancora attraversando. La madre ha detto: “Sono venuta a patti con il fatto che mio figlio è un assassino. Nessun rimpianto da parte sua può riportare indietro mio marito a questo punto. Il suo sguardo è rimasto con me per sempre.
Come madre, dubito Potrò mai perdonare. Si è ripulito e ha implorato pietà. Insieme, ha tolto la vita a me e a mio marito. Tutta la mia famiglia è morta e non ho più nessuno. Alessandro Leon Asoli, secondo l’accusa, avrebbe avvelenato intenzionalmente la madre e il patrigno.L’uomo è morto in agonia, ma Monica potrebbe essere stata risparmiata se non avesse smesso di mangiare quando ha notato qualcosa di strano nel sapore della pasta.
Il figlio avrebbe cercato di soffocarla dopo aver visto il suo piano stava fallendo. Il dolore della madre di Alessandro Asoli è mostrato nella seguente citazione: “Mio figlio è un assassino, non so se riuscir a perdonarlo” dopo che il figlio ha avvelenato i suoi genitori con le penne al salmone. Mentre la mamma ne è uscita viva, il papà alla fine è stato avvelenato ed è morto.
L’imputato, un giovane di 21 anni, ha sostenuto la sua innocenza per due anni. Ora il colpo di scena: il giovane ha deciso di ammettere la sua colpa e fare una piena confessione durante il processo. Alessandro Leon Asoli finora è riuscito a uccidere una sola persona: Loreno Grimaldi, 56 anni, trovato morto nell’aprile 2021 mentre era seduto su un divano nel Ceretolo di Casalecchio di Reno in provincia di Bologna.
Bologna, che ha tentato di avvelenare i genitori con penne al salmone, ammette il delitto: Alessandro Leon Asoli è stato condannato a 30 anni.
Alessandro Leon Asoli ha ammesso in appello che il 15 aprile 2021, al Ceretolo di Casalecchio di Reno in provincia di Bologna, ha tentato di avvelenare la madre, Monica Marchioni, con un piatto di penne al salmone. Il giovane non aveva mai accettato la responsabilità delle sue azioni. Ha migliorato la qualità della vita dei suoi genitori cucinando loro penne con pesce avvelenato.
Ha espresso rammarico e ha affermato di essere giunto alla sua scelta di confessarsi dopo aver attraversato un “viaggio psicologico” in carcere in dichiarazioni lette davanti alla Corte d’Assise d’Appello di Asoli. In appello il pm aveva chiesto l’ergastolo. Eccoci due anni dopo, e la trama si infittisce con la confessione del giovane. Se arriva in un momento inopportuno, mi scuso, ma devo dirti la verità.
Sono pronto ad affrontare le mie paure, assumermi la responsabilità e scusarmi con coloro a cui ho fatto un torto. Quello di cui sono stato accusato è qualcosa che ho effettivamente fatto. Prego che mia madre mi perdoni in modo che io possa ricominciare da capo. Ogni mattina dico una preghiera sull’immagine di quel ragazzo. Invece non sopporto di ascoltare la sua voce nei video che abbiamo fatto insieme.
Motivo: lucro Il presunto omicidio del nonno Loreno Grimandi, 56 anni, da parte di Alessandro Leon Asol, e il tentato omicidio della madre, Monica Marchioni, sono stati entrambi motivati da difficoltà economiche. L’imputato ha iniziato a singhiozzare poco dopo aver dato la sua confessione e ha chiesto di essere riportato nella sua cella. Aveva già ammesso di aver commesso il delitto.
Sua madre ha detto: “Non è più mio figlio, sentire la sua voce mi spaventa” dopo che li ha avvelenati con penne al salmone. Stava cercando i soldi.
Ogni mattina dico una preghiera sull’immagine di quel ragazzo. Invece non sopporto di ascoltare la sua voce nei video che abbiamo fatto insieme. Mi è stato detto che ho rovinato l’intera serata. In attesa che il suo appello venga ascoltato, Marchioni si apre al suo avvocato milanese, Marco Rossi, su quanto accaduto dopo “il film horror che ha distrutto la mia famiglia” e dopo la punizione.