Esine Bambino Morto – Ad Esine, oggi è un giorno di lutto per Evan Giroletti, 4 anni, scomparso a causa di un’emorragia cerebrale causata da una patologia estremamente insolita. Lunedì si è ammalato all’asilo; martedì la sua famiglia ha appreso che aveva vissuto solo poche ore all’Ospedale Civile dopo essere stato trasferito lì da Esine.
Evan lascia i fratelli Mattia e Chiara, Michael, Gabriel, Diego e Luca, oltre alle nonne Luisa e Marietta, zie e cugine; i suoi funerali si terranno venerdì pomeriggio nella chiesa parrocchiale di Esine, il paese dove viveva con i genitori. Al termine dell’evento, i palloncini bianchi verranno lanciati in aria. In tanti, in questi giorni,
hanno reso omaggio alla famiglia Panighetti nella sala d’addio. Venerdì sarà una giornata di lutto e funerali nel comune di Esine. Piccolo, che aveva solo quattro anni quando è morto, potrebbe aver subito un’emorragia cerebrale, secondo i medici. Ha frequentato la prima elementare, dove si è impegnato nelle tipiche attività dell’asilo: correre,
saltare e ridere. Un’esistenza calma e insignificante dedicata esclusivamente all’umorismo. L’altro ieri è arrivata la notizia che era morto improvvisamente in ospedale per un malore. I medici di Esine, in Valcamonica, ipotizzano che Evan Giroletti, un ragazzino che vi abitava con la famiglia, sia morto per un’emorragia cerebrale, una complicanza non rara anche nei bambini.
Il bambino, che non risulta aver sofferto di particolari patologie pregresse, si sarebbe ammalato lunedì scorso il primo giorno di scuola dell’infanzia. Evan è stato salvato con un’eliambulanza dopo che i suoi insegnanti hanno avvisato i suoi genitori e chiamato il 112. È stato subito sospettato un problema significativo.
Il neonato è stato trasferito nella terapia intensiva pediatrica dell’Ospedale Civile di Brescia. I suoi sintomi clinici sono peggiorati nonostante tutti gli sforzi terapeutici, raggiungendo un crescendo martedì scorso, quando il suo cuore ha finalmente ceduto. A tutta la famiglia, compresi mamma e papà Glenda e Andrea e i fratelli Mattia e Michael e Gabriel e Diego e Luca e nonna e nonno Luisa e Marietta e un gruppo di zie e parenti.
E non solo il sindaco Emanuele Moraschini, ma l’intero paese colto alla sprovvista da questa inaspettata tragedia. Evan è stato trasferito nella camera d’addio di via Chiosi all’hotel Panighetti. Venerdì 16 giugno, invece, alle ore 16.00, si svolgeranno i funerali nella chiesa parrocchiale del paese. I campioni del trasporto hanno difeso il loro titolo nell’edizione più lunga nei quattro decenni di storia della squadra.
Si è conclusa la 41esima edizione della Mille Miglia, con l’ultima tappa che si è conclusa sulla banchina di viale Venezia a Brescia dopo oltre 2.300 chilometri di corsa attraverso l’Italia in cinque giorni. Freccia Rossa è sempre iniziata e finita alla Leonessa d’Italia, e l’edizione 2023 è stata vinta da Andrea Vesco e Fabio Salvinelli su Alfa Romeo 6C 1750 SS Zagato del 1929. Quattro titoli consecutivi per Andrea Vesco (su un totale di sei) e tre consecutivi per Fabio Salvinelli,
a pari merito con Giuliano Canè. ”All’inizio ci sono state delle difficoltà”, ha detto Vesco a motori spenti. ”Ma poi ci siamo esibiti con costanza, accusando un numero esiguo di penalità. Solo quando ho gareggiato al fianco di mio padre sono riuscito a raggiungere questo livello di successo; Sono incredibilmente orgoglioso di questo traguardo.
Andrea Luigi Belometti e Gianluca Bergomi su Lancia Lambda Spider Tipo 221 Casaro del 1929 hanno concluso al terzo posto, seguiti da Gianmario Fontanella e Anna Maria Covelli su Lancia Lambda Torpedo Tipo 218 Casaro del 1927. L’edizione 2018 della Mille Miglia, che si è conclusa oggi, è stata la più lunga nella storia della corsa.
I partecipanti hanno sopportato di tutto, dalla pioggia insistente prima di arrivare a Roma al sole cocente di Alessandria, con tappa a Cervia-Milano Marittima prima della svolta nella Capitale, prima di proseguire per Parma e infine Milano, con Controllo Timbri in Piazza Duomo e arrivo a City Life, per l’ultima notte di gara prima di arrivare a Brescia. Tremosine, il sentiero di montagna scavato lungo il torrente Brasa, è uno dei luoghi più visitati del Lago di Garda per il panorama mozzafiato.
Il Tremosine è stato soprannominato “L’ottava meraviglia del mondo” da Winston Churchill. Alcuni l’hanno definita addirittura “la strada più bella del mondo”. Il tratto di Strada Provinciale 38 che parte dalla Gardesana, sale verso Tremosine, e poi attraversa la forra del torrente Brasa è noto come Strada della Forra,
e non solo regala scenari mozzafiato ma sembra anche “pesare” sulle spalle dei viaggiatori . Francesca Frigerio, presidente della Proloco, descrive “due personaggi visionari e lungimiranti: Arturo Cozzaglio, progettista, e don Giacomo Zanini, parroco di Vesio, che nel 1913 inaugurarono l’itinerario, mirabilmente ambientato nel fosso di Brasa,
per un tratto e per l’altro sovrastanti strapiombi che permettono di godere di uno dei più bei panorami del Benaco”; il sentiero era chiuso da tempo IlStrada della Forra non può essere pienamente apprezzata, anche attraverso le fotografie, fino a quando non la si vive davvero di persona. Dopo aver ammirato l’azzurro del lago,
il sole tramonta improvvisamente e la strada si snoda tra gallerie e rocce, con imponenti scogliere da un lato e il torrente Brasa che stuzzica i viaggiatori dall’altro. Il letto del torrente sale e scende rispetto alla strada, ma rimane estremamente sicuro anche quando piove. Qui si può ammirare un’ampia gamma di sfumature,
dal verde verdeggiante della vegetazione all’azzurro limpido del torrente che si snoda tra rocce grigie e rosate prima di emergere alla fine della Gola, dove la percorrenza diurna è limitata a una direzione verso l’alto ma è consentito il viaggio serale e notturno in entrambe le direzioni. Il paese di Pieve, con il suo centro storico medievale e la sua splendida chiesa con torre risalente all’anno 1000,
