Chiara Buratti Malattia – Massimo Cotto è nato ad Asti, dove risiede tuttora, da padre lavoratore e madre casalinga. Era figlio unico e un giocatore di basket di talento fino all’età di 16 anni e ascoltava un deejay che raccontava Thunder Road di Bruce Springsteen in macchina con alcuni amici in questo momento difficile e cosa c’è in cantiere per lei.
Subito dopo, il 4 giugno 2012, viene nominato consigliere di Fabrizio Brignolo assessore tecnico alla Cultura, Palio, Eventi e Pari Opportunità di Asti, segnando l’inizio di una carriera che spazierà dalla radio alla televisione, ai giornali, ai libri, al mondo artistico. direzione e persino politica. Cos’altro ha realizzato?
Avendo come testimone Francesco Renga, sposa nel 2006 Chiara Buratti, attrice con cui aveva lavorato a lungo. Il 14 febbraio 2007 gli nasce Francesco Danilo. Nel 2014, su richiesta di Roberto Vecchioni, assume il ruolo del direttore e dell’addetto stampa. E’ un grande sostenitore del Torino.
Collabora inoltre con Il Messaggero e co-conduce “Rock and Talk” su Virgin Radio con Maurizio Faullisi e Antonello Piroso sull’Alfabeto della Bellezza da lei curato lo scorso anno. Quando il pubblico si sentirà di nuovo sicuro andando a teatro per vedere uno spettacolo è un’altra domanda a cui bisogna rispondere.
Cambiata, dice Chiara Buratti, “tornerò sul palco”.
In occasione della Giornata mondiale del teatro sarà nuovamente disponibile domani alle 17 per un incontro online. In diretta sulla pagina Facebook della Biblioteca Astense e Festival Passepartout, proporrà una puntata speciale di “È arrivata la fine del mondo e non ho niente da mettermi”, il ciclo di letture.
Aspettava evidentemente che si riaccendessero le luci del palco per iniziare i preparativi per mettere in scena il musical “Decamerock” al Teatro Alfieri insieme al marito, Massimo Cotto, e a Mauro Ermanno Giovanardi. Abbiamo chiamato Chiara Buratti, attrice e conduttrice, per scoprire come sta.
Come stai vivendo questo periodo?
Come tipi creativi, abbiamo vita dura. Quando si è verificato il blocco iniziale, ho pregato che finisse presto in modo da poter tornare al lavoro. Con il passare dei mesi, tuttavia, il mio ottimismo si è dissipato e l’attuale “zona rossa” mi ha spinto a riflettere su un’ampia gamma di preoccupazioni esistenziali e professionali.
Ho condotto molti eventi online per la Biblioteca Astense, dove ho proclamato il vincitore del premio letterario Asti d’Appello e ho lanciato il relativo concorso “Parole in bottiglia”. Coloro che non hanno potuto vedere la trasmissione originale potranno farlo nuovamente il 30 aprile, diretta da Fabrizio Rizzolo e Isabella Tabarini.
Poi, durante l’estate del 2017, ho avuto l’opportunità di mettere in scena due rappresentazioni in anteprima della prima opera teatrale che ho scritto con l’aiuto di Giannino Balbis. Nella foto viene mostrato mentre conduce un esperimento in cui mescola cacao in polvere e tè al bergamotto con gli spaghetti.
Dato che per noi attori gli spettacoli cambiano a seconda delle sensazioni che proviamo, l’ho rivisto in base a come mi sono sentita durante il lockdown, anche se è stata scritta prima dell’epidemia. D’altronde il 14 febbraio di quest’anno sono stato uno dei protagonisti della webserie “Un loft per sei”.
Dall’alto GIORGIO ha la mano sulla mia.
Chiara Buratti sorride, mentre Giorgio Faletti è duro ai fornelli. L’attrice, cantante e conduttrice televisiva spiega: “Quella foto è stata scattata nella sua casa all’Isola d’Elba, dove mi aveva invitato a provare lo spettacolo”. Per quanto ricordo, eravamo praticamente sempre chiusi per lavoro, quindi raramente riuscivo a vedere l’oceano.
Giorgio Faletti ci lasciava il 4 luglio 2016. In suo onore, proprio quel giorno ad Asti, al Teatro Alfieri, verrà presentato in anteprima L’ultimo giorno di sole, opera scritta dall’autore come se fosse un abito su misura per la sua amico Buratti. Come te, sono residente nell’accogliente città di Asti, dove tutti conoscono il tuo nome.
La moglie di Faletti: “Giorgio si è sempre sentitocome un novellino”
Una donna ha raccontato a Vanity Fair: “Dopo la morte di Giorgio ho attraversato momenti di grande confusione; a settembre però ho ripreso le forze e mi sono ripresa per occuparmi delle sue cose, decidendo di portare a termine ciò che aveva iniziato”. Un ex avvocato penalista italiano è ora un nuovo assistente sociale e sanitario inglese.
Ha continuato dicendo che, nonostante le sue paure e i suoi dubbi, crede che il suo defunto marito sarebbe entusiasta di tutto questo oggi. Mi sono messo in contatto con Fausto Brizzi e ho riposto in lui la mia fiducia per condurre lo spettacolo. Grazie alla loro alta qualità, l’esperimento è stato considerato.
Straordinaria vittoria sul cancro e un prestigioso premio a Londra per Laura.
È la storia di una donna di 42 anni di nome Laura Mattei di Vallecchia che, come dice lei, “non sapeva una parola di inglese” quando quattro anni fa prese la decisione di sradicare la sua vita e trasferirsi negli Stati Uniti. Regno. Chiara, ma perché non ti ho mai scritto niente? leggermente acquosi e intensi, sorridono dolci e maliziosi a Chiara.
Quando si rese conto che non poteva fare quello che fino a quel momento era stato il suo lavoro, si buttò in un campo completamente nuovo. Ma so già tutte queste cose nella mia testa. L’idea si è concretizzata in questo modo e, dopo mesi di duro lavoro, a “L’ultimo giorno del sole” è stato dato un titolo che sembra quasi profetico.
Perché questo spettacolo-teatro-canzone è stato l’ultimo scritto da Giorgio Faletti, prima che la malattia gli strappasse la vita, non il suo animo amabile e la sua sensibilità, a tratti femminile, che ritroviamo in queste sue ultime righe. Dopo averli presentati in anteprima nella sua Asti lo scorso luglio.
l’attrice Chiara Buratti li porta in scena stasera, 8 agosto, al Parco Giardino Ducale Estense di Modena. E non è un colpo di fortuna; Giorgio li ha scritti dopo aver visto una sua produzione di un’opera di Michele Serra. Chi si è preso cura di lui può immaginarselo facilmente. Gli occhi di Giorgio Faletti, azzurri.
