Alessia Pifferi Genitori – Si dice per strada che il padre di Diana sia un uomo basso e ricco di Ponte Lambro. Morì di fame all’età di 18 mesi perché lui la ignorò dopo che la madre, Alessia Pifferi, l’aveva abbandonata per giorni in casa. Dato che è tornato dalla moglie dopo una lunga storia d’amore con la madre del bambino, è altamente improbabile che sappia di essere il padre biologico.
Per evitare l’impatto emotivo, Alessia Pifferi probabilmente non lo avrebbe detto al suo ex quando si è trasferita e ha scoperto di essere incinta. Fino a poco tempo fa la donna non aveva nemmeno pensato di chiedere all’uomo la custodia del figlio, ma solo di riscuotere il mantenimento.
Poiché aveva appena iniziato una nuova relazione con l’elettricista di Leffe, che spesso chiamava “l’uomo giusto”, aveva sempre negato di conoscere l’identità del padre del bambino. Aveva tenuto loro segreta la sua gravidanza e aveva mentito al riguardo per molto tempo. La pancia crescente dell’elettricista e l’assenza di mestruazioni erano i segni più evidenti. In risposta alle domande, tuttavia, ha costantemente negato il coinvolgimento.
Per il momento il 37enne è detenuto a San Vittore. Gli investigatori stanno esaminando i suoi messaggi in cui esprimeva la preoccupazione che avere figli sarebbe un “ostacolo alle speranze”, come ha detto lei. Una vita “bella come quelle che si vedono in TV”, con tanto di autista per Leffe e futura sposa.
L’accusa sostiene che Alessia Pifferi ha avuto una «chiara e lucida strategia complessiva di vita che ha guidato molte delle sue recenti scelte». Nell’accusa si dice che la donna “appare estremamente lucida nei suoi comportamenti, anche in quelli precedenti la morte della giovane Diana”.Diana è libera di concentrarsi sulla costruzione del proprio futuro perché Alessia prende le sue decisioni su cosa fare e con chi uscire senza il suo contributo.
Puoi imparare molto sulla donna e sui regni alternativi che ha considerato attraverso le loro chat. Nonostante il costo per la neonata.Alessia Pifferi, 37 anni, è stata arrestata con l’accusa di omicidio volontario nella zona di Ponte Lambro a Milano, lasciando lì la madre affamata. Originario di Crotone, Pifferi ora vive a Milano.
Diana è nata da lei il 29 gennaio 2021. La piccola bambina, che appariva più giovane della sua età effettiva, non sarebbe mai stata visitata da nessun pediatra del sistema sanitario; a casa giaceva sola e immobile in un lettino da campeggio con una bottiglia, ma anche una bottiglia mezza vuota di benzodiazepine. La settimana del 14 luglio l’avrebbe vista chiusa da sola nella casa di via Parea.
L’ex marito di Pifferi vive ancora nel quartiere dove avevano una casa insieme, e lei vive ancora con la madre, che l’ha aiutata finanziariamente fino a poco tempo fa. Disoccupata e sicura della paternità del nascituro, la donna ha raccontato al pm Francesco De Tommasi di aver saputo tardi della sua gravidanza.
Dopo il “freddo” interrogatorio del pm De Tommasi, ha escluso la possibilità che la donna fosse in terapia per depressione post parto, cercasse aiuto presso un consulente o facesse abuso di stupefacenti. Lei “non ha mai pianto” durante l’interrogatorio, dimostrando all’accusa che era emotivamente preparata ad affrontare le conseguenze del suo abbandono.
Parlava della figlia come se fosse un fastidio o un problema da risolvere, ma anche lei faceva lunghi silenzi per paura di ammettere un “desiderio intermittente” di non voler più essere madre. La terribile fine fu il fatto che il bambino fu lasciato solo per “sette giorni”. Come ha liberamente ammesso la signora, non era la prima volta.
Giovedì 14 luglio, la madre, che all’epoca aveva 37 anni, scolò il biberon e lo posò vicino al lettino mentre voltava le spalle al bambino. Dopo aver mentito al suo nuovo compagno per quasi 160 ore su dove si trovasse sua figlia, affermando che era in spiaggia, mercoledì sera è tornata a casa e l’ha trovata morta.
Tra i risultati delle indagini figura una morte dovuta a “avversità estreme”. Quando si è avvicinata per chiedere aiuto è scattato l’allarme e il pubblico ministero di turno ha dato ordine alla Squadra Mobile e alla Polizia Scientifica di indagare. Evidentemente il bambino era stato abbandonato, poiché dall’interrogatorio erano emerse risposte contrastanti. Il giudice incaricato delle indagini utilizzerà i fatti acquisiti durante l’interrogatorio per convalidare l’arresto del 37enne.
Milano – Secondo Arpa Lombardia, la temperatura media giornaliera a Milano il 23 agosto è stata di 33 gradi Celsius, un valore superiore al precedente record di 32,8 gradi Celsius, stabilito l’11 agosto 2003. Questo record resisteva da 260 anni, ovvero da allora. 1763, quando la stazione di Milano Brera iniziò per la prima volta a registrare i dati di temperatura.
La lunga e intensa ondata di caldo iniziata intorno al 15 agosto ha raggiunto il suo culmine nelle ultime ore, con valori massimi compresi tra 35 e 39 gradi comunemente registrati in pianura e sull’Appennino, ma in alcuni casi prossimi ai 40 gradi.Le temperature scenderanno coPreferibilmente all’inizio della prossima settimana, forse fino a 15 gradi Fahrenheit rispetto ai massimi attuali, quando forti temporali sostituiranno il caldo nelle prossime ore.
Lo rende noto Arpa Lombardia in una lettera. Il tradizionale andamento climatico di agosto è in pericolo a causa di un’ondata di temporali, alcuni dei quali piuttosto forti.Mentre giovedì 24 agosto è stato stabilito un nuovo record di minima con 28,1 gradi, la massima di 37,8 gradi è stata inferiore al precedente record di 38,1 gradi, stabilito l’11 agosto 2003.
Il 23 e 24 luglio, la temperatura ha raggiunto i 39 gradi e oltre a Cremona e Pavia, così come nel resto della Lombardia, con massime di 38 gradi e oltre a Mantova, 38 gradi e oltre a Como e Brescia, 37 gradi e oltre a Bergamo e Sondrio, 36 gradi o superiori a Lecco e 35 gradi o superiori a Varese. In alcune località dell’Appennino pavese, tra cui Canevino e Ponte Nizza, e in una cittadina del Cremonese, Pieve San Giacomo, si sono registrate temperature superiori ai 40 gradi Celsius.