Albertina Carraro Moglie – Uno spacco che sarà udibile nei salotti milanesi chic. L’alto funzionario di Farmindustria Sergio Dompè ha ammesso pubblicamente di avere una relazione con la figlia dell’alleato di Berlusconi Franco Carraro, ex ministro e sindaco di Roma e presidente della Federcalcio italiana. Dagospia aveva già notato la coppia; Umberto Pizzi li ha catturati “intrecciati” alla festa per l’80esimo compleanno di Marta Marzotto,
e le foto sono diventate dei classici all’istante. Nei giorni scorsi, Albertina Carraro è arrivata sul fronte dei media rosa. Avrebbe ricevuto 30.000 euro in un bonifico firmato dal già citato amico del padre Silvio Berlusconi, come riportato da Piero Colaprico ed Emilio Randacio su Repubblica. Ci riferiamo a “L’elenco delle operazioni di bonifico con destinatari noti estratte dal conto Monte dei Paschi di Siena intestato a Berlusconi Silvio”.
Il denaro contante, consegnato bunga bunga dopo bunga bunga, è escluso da questo calcolo perché rientra nella categoria dei “prestiti infruttiferi”. Adelina Escalona Maria Alonso e Valentina Costanzo. Il 18 maggio Mariagrazia Veroni ha 36mila euro depositati sul suo conto corrente. Tutti i 32.000 euro saranno trasferiti ad Anna Restivo tutti in una volta,
ma Konstanze Girth riceverà 31.000 euro in meno distribuiti su tre pagamenti uguali. Sia Albertina Carraro che Erminia Salmieri ricevono $ 30.000 per i loro sforzi. Seguiamo la giovane donna di Portici di nome Noemi Letizia, la cui madre, Anna Palumbo, potrebbe essere stata il catalizzatore di Veronica Lario per chiedere il divorzio.
Franco Carraro non è il “Poltronissimo” che alcuni lo dipingono, né l’inarrestabile surfista delle correnti politiche e imprenditoriali che lo hanno portato attraverso la Prima Repubblica e in gran parte indenne nella Seconda. È molto di più di questo, e molto di più. L’influenza di Carraro si fa sentire a livello fisico. Roma è l’ultima vera corte del mondo,
ma le sue origini e il suo consolidamento la collocano in un ambiguo e immateriale universo parallelo di politica e mondanità. La prima stranezza si presenta sotto forma di una coppia di Carraro. Perché senza Sandra, nata ad Alecce, figlia di un importante imprenditore farmaceutico, e le sue straordinarie capacità nelle pubbliche relazioni,
difficilmente Carraro avrebbe stretto amicizia con Giulio Andreotti e Bettino Craxi, Cesare Romiti, che ha nominato Carraro presidente dell’impresa edile Impresilo, o Cesare Geronzi, che ha portato Carraro ai vertici del Mediocredito. Carraro ha inizialmente guadagnato notorietà sui media come campione di sci nautico. Nasce a Padova nel 1939.
Da lì parte la sua carriera di dirigente sportivo, che lo porta dalla guida del Milan a 27 anni alla commissione, vicepresidenza e presidenza della Federcalcio. Carraro si dimette da presidente della FIGC dopo che il Vicenza ha speso 5 miliardi di lire per rapire Paolo Rossi dalla Juve. Nel 1989, dopo che uno scandalo aveva travolto la precedente giunta pentapartitica di rito andreottiano-sbardelliano, Craxi e Andreotti proposero Carraro come loro candidato sindaco di Roma.
Carraro rimase in Campidoglio fino al 1992, un annus horribilis della politica italiana. Dopo aver lasciato la carica pubblica, entra nella terza fase della sua multiforme carriera, questa volta come dirigente sportivo e anche come banchiere. Dopo essere stato presidente di Impregilo, Carraro ha conosciuto il settore bancario grazie a Geronzi.
Nel 2000 il Banco di Sicilia, già in orbita attorno alla Banca di Roma di Geronzi, acquisisce il controllo di Mediocredito e Carraro ne assume la presidenza. Così l’ex presidente della Fifa torna nel mondo dello sport. Capitalia non solo salva la Roma di Franco Sensi trasformando 35 milioni di dollari di debito in azioni e acquisendo una parte cospicua del patrimonio del costruttore,
ma anche Mediocredito salva il Napoli prestando miliardi di dollari alla città dopo il crollo di Corrado Ferlaino. Quando arriverà il momento dello smaltimento, naturalmente Mediocredito se ne occuperà. Carraro è stato anche direttore di Ipse 2000, il consorzio UMTS che è stato sciolto prima ancora di decollare.
Ma la sua reintegrazione come capo della Federcalcio lo segna come una delle persone che contano davvero. D’altra parte, nessun italiano è così inserito nel mondo dello sport internazionale come lui. Carraro è amico di Juan Antonio Samaranch, ex presidente del Comitato Olimpico Internazionale, e di Joao Havelange, ex presidente della Fifa.
È un instancabile ambasciatore dello sport italiano, ma è attento a non farsi coinvolgere in intrighi o giochi di palazzo. Nel gennaio 2003, Carraro ha assunto Maurizio Costanzo come consulente per aiutare a rinominare la Federcalcio. Tuttavia, solo pochi mesi dopo, la FIGC era ancora una volta nell’occhio del ciclone come ilscoppia la rivolta e molte squadre di A e soprattutto di B chiedono le dimissioni di Carraro, l’opposizione e Alleanza Nazionale.
Molte persone credono che la sopravvivenza di Carraro sia un miracolo. Non sto cercando di minimizzare il fatto che abbia dei difetti. È il tipo di persona che avrebbe detto Silvio Berlusconi, “ma suggerisco che se lo mandiamo via rischiamo che alla fine peggiori solo. Questa battuta è un fantastico riflesso dell’uomo come leader, manager e pacificatore.
La Procura di Roma ha esaminato il capo della Federcalcio nel marzo 2004 come parte del loro “dovere” per scoprire l’origine dei budget gonfiati di diverse squadre, in particolare la Lazio “Sono stato indagato molte volte nei tanti anni di attività professionale di dirigente sportivo, ministro e sindaco di Roma”, afferma Carraro. sono stati scagionati in ogni singola istruttoria, è vero, e anche questo aspetto della loro personalità non è casuale.