Stefano Bandecchi Famiglia – Parlando con Il Messaggero, il presidente ha scritto un nuovo capitolo della zuccherosa telenovela rossoverde. Nel mezzo ci sono i tifosi, che non vogliono altro che essere trattati come dei re dal club. E invece… Sarebbe quasi divertente se i tifosi e la squadra al centro non fossero un vantaggio per la città e la sua gente,
come ha sottolineato in più occasioni l’amministrazione locale. Dopo l’ultimo voltafaccia del presidente Bandecchi, però, l’umorismo non è più di casa. Sia chiaro: l’imprenditore livornese che mette la cassa può farne quello che vuole, anche vendere la mattina dopo se vuole. Le sorti della società dipendono dal campo, prima ancora che dalle scelte di Bandecchi,
ma in questo momento cruciale della stagione rossoverde la squadra avrebbe bisogno di serenità e certezze. AMANTI. Le dichiarazioni odierne del patron Bandecchi al Messaggero, in cui si legge: “Nel momento in cui l’ho messo in vendita ho capito che la Ternana è mia e sento che lo è”, non fanno certo notizia. L’avvocato Proietti e gli altri mi hanno aiutato a capire meglio i meccanismi interni del mondo del calcio e il fatto che sputare su un campo di calcio non è come sputare per strada.
Condivido parte della colpa per la posizione attuale in classifica. Tuttavia, sono determinato a guidare la squadra al posto che le spetta. E continua: “Diciamo che mi sento un po’ come un uomo che viene tradito dalla sua donna e che, dopo il tradimento, decide di restare con lei perché è troppo innamorata”. LA MOGLIE ORIGINALE.
A noi che seguiamo assiduamente le notizie rossoverdi, sentendo Bandecchi dire: “Siamo spiacenti di vendere Fondi, ma è un po’ come dover scegliere tra la moglie e l’amante e scegliendo la Ternana abbiamo scelto l’amante”, il giorno della presentazione di due anni fa riporta alla mente ricordi dolorosi. GIOVANI. Tutte le mogli,
le amanti e i tradimenti si sommano a una sorta di telenovela rosso-verde. Come nelle migliori telenovele, l’unica cosa che potrebbe mancare alla Ternana in questo momento è la tranquillità di puntare solo su un riscatto che in questo momento sembra difficilissimo. Se questo è il caso, allora le uniche persone danneggiate dai racconti di “corna” sono i bambini,
come spesso accade in situazioni come questa. Cioè, i seguaci devoti che sono stati allevati da genitori combattivi che alla fine li hanno abbandonati. Per riconquistare il loro favore, dobbiamo impegnarci. La troupe, capitanata da Gallo, si è impegnata a fare la propria parte. Questo però non è un argomento sufficiente. Che tipo di persona è secondo lei il nuovo sindaco di Terni?
Uno che “ritrae perfettamente il modo di essere e di lavorare, sempre con grande integrità”. Sul suo sito personale, “l’imprenditore dai mille ruoli”, si definisce Stefano Bandecchi. Rovesciati i risultati del primo turno di votazioni nel capoluogo umbro, che ha ottenuto il 28,14% dei voti contro il 35,81% del suo avversario Orlando Masselli. Bandecchi ha ottenuto il 54,
62% delle preferenze contro il 45,38% di Masselli al secondo turno, quando nessuno dei due aveva l’appoggio di una grande alleanza. Di conseguenza, il centrodestra perde il controllo della città che aveva guidato per cinque anni sotto Leonardo Latini. Bandecchi è il coordinatore nazionale dell’Alternativa Popolare di centrodestra di Angelino Alfano, nata nel 2017.
È l’unico candidato nella tornata amministrativa, iniziata due settimane fa, a vincere in uno dei 13 capoluoghi di provincia senza l’appoggio di i maggiori partiti. Oggi, 29 maggio, rincuoriamo la seguente dichiarazione: «Sarà un grande onore gestire una città come questa dove possiamo fare la differenza, insieme, con impegno e dedizione.
Con il nostro piano Terni non solo avrà un governo attento ai suoi cittadini, ma diventerà anche una città modello per tutta l’Umbria e il centro Italia. Durante la campagna fece l’audace affermazione: “Prenderò Terni, poi l’Umbria, poi Roma”. Il primo obiettivo è stato raggiunto. L’imprenditore è diventato la persona più potente del capoluogo umbro ora che possiede la Ternana, squadra di calcio di serie B della città.
Tuttavia, prima della sua carica elettiva, Bandecchi ha accumulato una così vasta gamma di esperienze che è difficile trovare un filo conduttore. Quello che farà dopo nel suo tentativo di “prendere la Roma” è anche un’ipotesi di nessuno. Bandecchi è nato nel 1961 a Livorno, ma ha trascorso la maggior parte della sua vita a Roma.
Ha prestato servizio nell’esercito italiano da giovane, e lo ha fatto come membro della brigata aviotrasportata d’élite Folgore. Inoltre, era in Libano per una missione speciale. Afferma che prima di diventare “un imprenditore poliedrico”, ha lavorato come pescatore e operaio. Ora si definisce “uno dei maggiori contribuenti italiani”.
Il vero valore del reddito dichiarato è di quattro milioni di euro. Ha fondato l’Università telematica Niccol Cusano nel 2006 e attualmente ne è il presidente. Ha poi continuato a fondare università nel Regno Unito e in Francia. Dal 2017 è presidente della Ternana, acquisita nel 2017. Un successocarriera imprenditoriale all’apparenza,
ma le fiamme gialle hanno sporto denuncia all’Unicusano per presunta mega evasione fiscale. Bandecchi potrebbe aver nascosto diversi milioni di euro, e l’università è diventata il centro di investimenti che non hanno nulla a che vedere con l’attività universitaria o istituzionale, stando agli atti. I banchieri, con l’ausilio della Procura di Roma,
hanno effettuato un sequestro preventivo di quasi 20 milioni di euro di beni dell’ateneo. Bandecchi ha affrontato più volte l’argomento, negando sempre l’illecito. Il parco auto dell’ateneo, tra cui una Rolls Royce da oltre mezzo milione di euro e una Ferrari, è stato protagonista della chat di La7 Piazzapulita,