Ragazzo Morto A Barrafranca – Un 42enne residente a Los Angeles è caduto da un’altezza di 7 metri a Barrafranca, in provincia di Enna. Le prime indagini suggeriscono che l’uomo sia stato sottoposto a misura restrittiva nell’ambito del procedimento giudiziario. Era in casa quando sono arrivati i carabinieri e ha cercato di scappare gettandosi da una finestra del secondo piano.
Quando ha toccato terra, il gioco era finito. L’individuo era già deceduto per le gravi ferite riportate alla testa quando gli operatori del 118 sono giunti da Caltanissetta in elicottero. Un uomo di 45 anni, oggetto di un’intensa sorveglianza, è stato ucciso nel cuore di Barrafranca. Gli spari hanno ferito anche un giovane. Gianni Tambe’ era il nome della vittima,
ed era un noto trafficante di droga. Il giorno di Santo Stefano del 2010, un killer solitario avrebbe aperto il fuoco in un bar, uccidendo un immigrato tornato in città per le vacanze. Tambe’ si è spento all’ospedale di Caltanissetta. Dinamismo ritrovato. L’ospedale dove è stato ferito il giovane lo ha dimesso. Gianni Tambe’, la vittima dell’agguato, era un giovane ferito di striscio mentre usciva dal bar e poi deceduto per le ferite riportate. Seduto davanti a un bar,
un uomo si è avvicinato a Tambe’, un uomo che in precedenza aveva scontato una condanna a 6 anni e 2 mesi per traffico di stupefacenti. Apparentemente il criminale ha anticipato le azioni dello sconosciuto e ha cercato di fuggire, ma è riuscito a raggiungere solo una breve distanza prima di essere catturato. L’assassino ha aperto il fuoco con una pistola calibro 7,65,
arma comune tra i mafiosi di Enna. Ci sarebbero stati almeno dieci colpi sparati, di cui almeno quattro apparentemente collegati. L’assassino si è quindi diretto verso un complice in attesa, che si nascondeva in un’auto ferma ma ancora in funzione. Il veicolo è partito senza indugio ei posti di blocco continuano a non fornire informazioni.
Bari e Cagliari pareggiano 1-1 in entrambi i tempi di recupero grazie a un rigore concesso dal VAR e realizzato da Antenucci. La gara d’esordio della finale dei playoff di Serie B si è conclusa con un pareggio. Ora che sono saliti più in alto nella classifica della regular season, ai biancorossi non resta che evitare la sconfitta di domenica per tornare in Serie A.
Ottimo inizio per i rossoblù, che con il cross dalla destra di Mancosu portano al gol della vittoria di Lapadula al nono minuto. Per tutta risposta, il Bari al 15′ mette a lato il suo tipico uek su un colpo di testa da calcio d’angolo. Al 20′ Deiola manda in corner, anche lui di testa. Al 39′ il Bari ottiene un rigore dopo un tocco di mano di Nàndez a seguito di una respinta alla coscia,
ma il tiro di Cheddira è debole e Radunovic si para. Nell’ultima giocata prima dell’intervallo, Cheddira ha avuto la possibilità di pareggiare la partita, ma si infila di testa nella propria rete su calcio d’angolo di destra. Tiro a botta sicura, e lo ripete intorno all’ora su colpo di tacco di Benedetti su altro corner. Dopo un primo tempo senza reti,
il Bari ha avuto le uniche vere occasioni da gol nella ripresa. A otto minuti dalla fine entra anche l’ex giocatore di Cèter, ma il suo tentativo viene bloccato da Radunovic. Cèter fa stoppata sulla linea Zappa al 90′, assist Cheddira. Al 96′ la tensione in campo sale quando un giocatore del Bari viene colpito da un oggetto e Altare calcia Folorunsho nel tentativo di ritardare l’azione.
Un altro rigore è stato assegnato dal VAR, e Antenucci è entrato in partita solo per colpire dal dischetto e segnare il pareggio. Domenica 11 novembre ci sarà la rivincita e finirà 1-1. Tutte le proposte azzurre del Consiglio odierno sono state approvate all’unanimità. Per cominciare, non abbiamo testato la teoria secondo cui il denaro veniva scambiato per trattenere gli immigrati clandestini in Italia e negli altri Stati membri di primo ingresso.
L’Italia non sarà più il centro di accoglienza dei migranti de facto in Europa. Lo ha annunciato il ministro dell’Interno Matteo Piantedosi, a conclusione del Consiglio Affari Interni di Lussemburgo. Abbiamo negoziato la creazione di un nuovo fondo europeo per i flussi di origine e di transito da paesi terzi, ha affermato.
L’approccio prevede la compensazione del “dublinant” come “misura di solidarietà obbligatoria complementare al trasferimento”. Siamo stati in grado di garantire una struttura giuridica modello per futuri negoziati con paesi terzi affidabili. Il titolare del Viminale sottolinea di aver bloccato le restrizioni che avrebbero tenuto fuori alcune nazioni. Grazie ai nostri sforzi,
è stata diminuita la colpevolezza del Paese di primo ingresso nei casi SAR. È la prima volta che all’Unione europea viene assegnata la responsabilità delle operazioni SAR. Infine, in tema di procedure di frontiera – ambito in cui l’Italia è leader in Europa a livello nazionale – siamo riusciti a garantire l’istituzione di un efficiente sistema europeo di controllo delle frontiere esterne grazie alle misure istituite dal Decreto Cutro. Inoltre,
abbiamo superato il test di sostenibilità iniziale e ci è stata concessa una clausola di revisione del sistema. In conclusione, ha detto Piantedosi,”abbiamo raggiunto un accordo sulle misure di sostegno finanziario per l’attuazione operativa delle procedure di frontiera”. possibilità presso i centri di assistenza della concessionaria.
Nissan Italia e le università italiane hanno lanciato un programma più ampio chiamato Nissan e-4U, dove “e” sta per elettrificazione, “4” si riferisce a iniziative dedicate a studenti, laureandi e laureati dei dipartimenti di Ingegneria, e “U” sta per Università. Gli incontri erano previsti per l’Università Federico II di Napoli il 5 maggio e l’Università di Palermo il 18 ottobre.
Anticipiamo Nissan e-4U. Ricerca: Borse di studio per studenti di master con tesi su argomenti automotive; impiego: stage per laureati magistrali presso Nissan Italia nei settori tecnico e commerciale; formazione teorica: seminari in aula su leadership e mobilità del futuro,