Paolo Antonacci Malattia – Uno dei compositori italiani più famosi è Paolo Antonacci, figlio di Biagio Antonacci anche lui cantautore e nipote di Gianni Morandi. Il 28enne ha messo la sua firma su parole famose come “La dolce vita” e “Mille”, oltre a brani come Rosa Chemical Made in Italy” e Tananai eseguiti al Festival di Sanremo “Tango”. Paolo Antonacci è un “figlio di” e un “nipote di” allo stesso tempo. Un problema che si è presentato occasionalmente. In un’intervista, ha detto: “Ho il terrore di essere un aneddoto. Non voglio essere ridotto a una curiosità perché ciò sminuirebbe quello che faccio”. Invece, mi piacerebbe essere ricordato per i miei contributi alle arti.
Questo Sanremo ha operato su di me la sua psico-magia, e alla fine ho accettato il mio cognome e il dolore che deriva dall’essere figlio e nipote di. È grazie a questo lavoro che ora posso permettermi di comprare una casa. Si è commosso fino alle lacrime dopo aver sentito nonno Gianni chiamarlo per nome dal palco dell’Ariston. Ce la giochiamo noi, sappiamo che questa faccenda è come andare sulle montagne russe, che tutto è provvisorio, ma lo sanno anche loro”, sottolinea, “quindi dobbiamo anche capire che in storie come la mia anche i genitori/nonni hanno preoccupazioni.”
Per aggiungere la beffa al danno, diciamo che molti validi aneddoti italiani sui figli di… sono caduti preda del cliché. Stavo pensando a mia mamma Marianna Morandi; ndr quando ho sentito le canzoni in finale ., e ricordavo le cene piene di stress e quiete di quando a 16 anni lasciò il liceo scientifico per andare in tournée con suo padre. Finita la scuola mi diplomai anche io. Mentre lei finiva la scuola lavorava come un facchino per sbarcare il lunario. Continua spiegando: “È stata una fuga per me; Frequentavo la terza elementare e a metà dell’anno scolastico stavo bocciando tre materie.
Stavo attraversando quella fase in cui inizi a vedere i tuoi nemici come membri della tua stessa famiglia, e questo non mi ha aiutato, in i giorni prima di Instagram, le celebrità erano avvolte nella mitologia e il grande pubblico si sentiva in dovere di interrogarle. Detto questo, avrei preferito un cognome diverso. Dopo c’era finalmente la calma, potevo apprezzare i suoi sforzi e le sue assenze. Quando il Il cerchio si è concluso quando Tananai ha condiviso la foto di una maglietta con il volto di Biagio in onore del loro duetto, ha detto il paroliere. Quando Paolo Antonacci aveva circa 20 anni, ha attraversato un momento difficile. condizione compulsiva, vivevo in una foresta di simboli e mi sentivo in imbarazzo come un cane.
I farmaci antidepressivi per la mia depressione mi hanno portato in un ospedale diurno. Ero immerso nel fango, armato di musica ma terrorizzato all’idea di chiarire tipico affare di famiglia. Il dottore era preoccupato per l’effetto di rimbalzo quando ho interrotto i trattamenti, dicendo: “Finirà a fare zapping sul divano”. Dopo sei mesi, ho cambiato terapia e ho iniziato a sentirmi meglio. “Mi ha aiutato con le donne il fatto che io sia il figlio di Biagio? Forse, ma presumo fosse perché mancava loro papà. L’incidente lo ha lasciato vulnerabile e si lamenta: “Ora tutti mi guardano più attentamente perché sappi che sono Paolo.”
Giovanni ex di Jasmine Carrisi, ndr Antonacci è il fratello di Paolo; nacque anche da Biagio Antonacci e Marianna Morandi. «Ha fatto un paio di pezzi rap — aggiunge Paolo — ed è stato attore per un po’, ma ora è in tutte le radio e portavoce di Zeta. Finalmente un membro della famiglia che in qualche modo rompe gli schemi. Il giornalista lo incalza, vuole sapere se è disposto a pompare il tormentone estivo del 2023. Sto cercando di pensare a qualcosa, ma mi rendo conto che la moda degli anni ’60 è probabilmente passata. Spero di stupire”, ribatte. Né “figlio di” né “nipote” andranno bene. C’è di più in Paolo Antonacci di quanto sembri.
Ha solo 28 anni, ma ha già iniziato a tracciare la sua rotta ea fare piani concreti per il suo futuro che non sono limitati dal suo nome di battesimo o dalla famiglia artistica in cui è nato. In realtà Paolo Antonacci è il primogenito di Biagio Antonacci e Marianna Morandi, entrambi figli di Gianni Morandi. Quindi, non solo ha un grande padre, ma anche un nonno che ha contribuito in modo significativo allo sviluppo della musica italiana. Questo potrebbe spiegare perché ha sempre accolto in opere d’arte e musica. Ma in quanto figlio di un artista, ha dovuto anche superare stereotipi e pregiudizi associati a questo fatto. Nonostante questo, ora afferma: “Ho fatto pace con il mio cognome.
Dopotutto, Paolo Antonacci è ormai uno scrittore affermato. Ha impresso la sua firma su canzoni che sono diventate tormentoni come Mille e La dolce vita. Ha anche eseguito Tango di Tananai e Made in Italy di Rosa Chemical, tutti grandi successi a Sanremo 2023. Ha lavorato con alcuni dei più grandi nomi della musica italiana, tra cui Eros Ramazzotti e Alessandra Amoroso.Una vera abilità quindi. Che è cristallino sui suoi obiettivi: saltoe che la mia eredità musicale e artistica durerà. Questo Sanremo ha operato la sua psicomagia su di me, e alla fine ho accettato il mio cognome e le difficoltà che derivano dall’essere figlio e nipote di.
Posso comprare una casa con i soldi che guadagno da questo lavoro», ha detto al Corriere della Sera. In esso, Paolo Antonacci discute candidamente della sua vita, senza proteggere il suo pubblico da nessuna delle sue angosce personali. Perché superare i preconcetti è una sfida per tutti. I fan sentivano di avere il diritto di molestare costantemente le celebrità perché le loro vite erano ammantate di mistero prima di Instagram. Ora, poi, ha risposto: «Avrei preferito un altro.
