Michele Santoro Malattia 2020 – Non mi considero un professionista esperto perché ho ancora opinioni da condividere. Desidero ardentemente l’industria televisiva perché era la mia professione e perché sento ancora di avere qualcosa da offrire. Forse non quello che ero una volta, ma comunque capace di molto. Dopo una pausa di circa due anni dalla televisione,
Michele Santoro si apre finalmente come ospite di Lilli Gruber su Otto e mezzo di La7. Pensavo che l’era Ciinquestelle avrebbe dato vita a un contraccolpo contro la censura, ma forse è perché un personaggio come il mio è incontrollabile nell’ambiente del conformismo che dilaga sulla tv come una cortina fumogena. Così si producono le rivoluzioni,
altrimenti avrei visto Marco well-Travail come direttore del Tg1. Dopo aver monitorato le notizie per un anno e mezzo, posso dire di non aver visto alcuna indicazione del malcontento diffuso nel Paese. Non vedo altri problemi; il telegiornale è in tv a dirci che dobbiamo unirci e vaccinare tutti. Quando inizia la Fase Due? Le disparità stanno peggiorando.
Attualmente circa il 10% della popolazione vive in condizioni di povertà. Quando inizierà la fase due in modo che possiamo vederti trasformare lo stato e le cure primarie? Quando una pandemia colpisce, indica che il corpo sociale nel suo insieme è malato. Come è stata gestita questa epidemia, esattamente? Costruito in caso di emergenza.
Perché abbiamo sciolto la Protezione Civile se quella doveva occuparsi delle vaccinazioni? Facciamo strutture che avanzino insieme allo Stato ora che lo abbiamo raddoppiato e nominato un commissario. Sto cercando uno stato reattivo in cui tutto funzioni insieme. Lo stato c’è, ma non è funzionale. Uno dei giornalisti più chiacchierati degli ultimi tempi è Michele Santoro.
Ma dov’è andato il conduttore? La sua storia passata.Signor Michele Santoro. Il solo sentire questo nome farebbe inondare la mente di milioni di spettatori di vecchie storie ed esperienze. Chiaramente hanno passato la vita davanti a una televisione. Parliamo però di uno dei giornalisti e conduttori più amati e discussi dell’era moderna. Ha guidato diverse iniziative,
ma è stato anche coinvolto in numerosi scandali, spesso al fianco di personaggi politici di grande visibilità. C’è molto da imparare e da discutere ripercorrendo la sua carriera passo dopo passo. Tutto ciò che riguarda ora è: “Cosa gli è successo?” Poiché la risoluzione di questo problema non è semplice, sono richiesti ulteriori dettagli. Ingegnere ferroviario,
suo padre ha rinunciato a molto affinché suo figlio potesse avere una vita serena. una vita familiare stabile e proseguire la sua formazione senza interruzioni. Il buon Michele ha proseguito la sua formazione dopo aver terminato il liceo e conseguito la laurea in filosofia presso l’Università di Salerno. Per quanto riguarda la sua vita personale, non si sa quasi nulla.
Non c’è dubbio, tuttavia, che sia stato sposato due volte. Tonia Cardinale, scrittrice ed ex imprenditrice, è stata la sua prima moglie. Sono stati insieme per 12 anni, durante i quali è nata Luna. Secondo un libro di memorie che la donna ha scritto sulla rottura dei suoi genitori quando aveva dieci anni. Sanja Podgajski,
una psicologa che aveva 13 anni meno di Michele Santoro quando si sono sposati, lo ha completamente affascinato nel loro primo matrimonio. È nata a Zagabria, in Croazia, ma si è trasferita a Rimini, in Italia, con sua madre quando era molto piccola. Ha conseguito il dottorato in psicoterapia dopo aver studiato psicologia.
Quando la donna si è trasferita a Roma, dove risiedeva il giornalista, è stato allora che le loro strade si sono incrociate per la prima volta. I due si sono sposati nel 1997 e da loro è nata la seconda figlia del conduttore, Mico. Tuttavia, alla fine è passato al livello successivo e ha iniziato a collaborare con importanti pubblicazioni come L’Unità e Il Mattino.
La svolta arriva nel 1982, quando esordisce in televisione sulla Rai. Da lì ha ideato e diretto fiction radiofoniche per Radio Uno e TG3, oltre alle rivoluzionarie serie investigative Samarcanda, Il rosso e il nero e il classico senza tempo Tempo Reale. Ha iniziato a condurre Moby Dick su Mediaset nell’autunno del 1996, dopo essersi trasferito lì. Ma il 1999 vede il suo trionfale ritorno in Rai.
Senza dubbio gli spettacoli Circus, Sciuscià e Il raggio verde gli hanno permesso di dedicarsi professionalmente. Ma per lui si prospettavano spostamenti e dibattiti. Infatti, il cosiddetto editto bulgaro ha preso di mira i suoi spettacoli, con la conseguente cancellazione di numerosi spettacoli e l’espulsione dalla Rai di numerosi giornalisti.
Questa accusa è stata rivolta alla coalizione di centrodestra del precedente governo. Da quel momento in poi, è stata una battaglia in salita per ripristinare la sua immagine di sé digitale. Ha combattuto per questa posizione e nel 2004 è stato eletto al Parlamento europeo. Una lotta in cui alla fine ha prevalso. In verità,
Michele Santoro è tornato in Rai nel 2006 con il programma Annozero. Tuttavia, questo programma è stato pesantemente criticato e oggetto di varie controversie. Ha ricevuto così tanto criticismo che ha deciso di lasciare la Rai e avviare la propria testata giornalistica multipiattaforma chiamata Servizio Pubblico. Dopo il successo iniziale,
il segnale è stato trasmesso a La 7 nel 2012, dove ha ottenuto buoni risultati anche negli ascolti. Ospite fisso Marco Travaglio ha litigato pubblicamente con noti politici tra cui Silvio Berlusconi e Pietro Grasso. Il maestro è tornato in Rai nel 2016 con il programma Italia e alcune osservazioni su temi storici e civili. Tuttavia, fu solo una breve pausa.
Santoro ha mandato in onda su Rai 2 il 22 e 29 giugno 2017 un programma in due puntate intitolato M per raccontare la vita di Adolf Hitler attraverso un format che ha unito approfondimento storico, teatro e spettacolo-dibattito. Lo stesso M è tornato in onda il giovedì su Rai 3 dall’11 gennaio al 1 febbraio 2018, per un totale di quattro puntate. Le apparizioni televisive più recenti del campano, però, sono recentissime. Nel 2021,
