Matia Bazar Chi È Morto – L’Adnkronos ha dato la notizia della morte del musicista Mauro Sabbione; negli ultimi anni Sabbione si era occupato di scrivere le recensioni del Festival di Sanremo per la pubblicazione. Sabbione abbandona la sua famiglia di quattro persone, composta dalla moglie Simona Greco e dalle figlie Zoe e Morgana avute da una precedente relazione. Secondo l’Adnkronos, l’artista è morto all’età di 65 anni dopo una lunga battaglia contro una terribile malattia.
Nato il 17 aprile 1957, Mauro Sabbione ha ricevuto la sua formazione musicale presso il Conservatorio Niccol Paganini di Genova, sua città natale. È stato membro dei Matia Bazar dall’aprile 1981 all’aprile 1984, succedendo a Piero Cassano alle tastiere. Durante il suo tempo con la band, ha scritto diverse canzoni, tra cui Zeta, Astra, Palestina, Scacco un po’ matto, Bambini di poi, Casa mia, e altri come Elettrochoc e Intellighenzia.
Poiché all’epoca bridge, intro e outro non erano considerati melodie, il suo nome non compare tra gli autori. Mauro Sabbione ha suonato il pianoforte per i Litfiba, leggendaria band capitanata da Piero Pelù, ed è apparso negli album El diablo, Live on Line e Insidia. Oltre al suo lavoro con Modà, Diaframma, Violet Eves, Diskanto, Stellerranti, Garbo, Belzer e Mirage, Sabbione ha anche lavorato come arrangiatore e produttore con una serie di altre band italiane.
Oltre alla sua attività musicale, il musicista ha co-fondato negli anni ’80 il gruppo multidisciplinare Melodrama con il contralto Cinzia Bauci; il gruppo in seguito cambiò nome in Ensemble Mediterraneo e pubblicò una serie di lavori, tra cui Saudade Che Guevara, scritto per commemorare il 30° anniversario della morte di Ernesto Guevara De la Sierna e riconosciuto come la migliore produzione multimediale di Cuba del 1997.
Nel 2003, Sabbione ha pubblicato un nuovo album intitolato Gramsci Bar, che è stato seguito da un lungo tour con una pletora di ospiti speciali. Per il suo tour più recente, ha eseguito Tango nel dirt, la prima serie di performance che combina video e piano solo, in onore dell’epopea elettronica dei Matia Bazar degli anni ’80. Sabbione, apparso al Festival di Sanremo 1983 con Vacanze romane, ha recentemente curato le pagelle del Festival per l’Adnkronos sotto la rubrica, autoironica, Il fu Matia Bazar.
Un momento di lutto per l’industria musicale. Giancarlo Golzi, batterista e creatore della band, è morto all’età di 63 anni. I Matia Bazar sono stati uno dei gruppi pop italiani di maggior successo di tutti i tempi. Golzi è morto di infarto mercoledì notte nella sua villa di Bordighera. Attualmente stava celebrando il 40° anniversario della band andando in tour con loro. La band ha interrotto bruscamente il tour.
“Sento che il mio petto sta per esplodere… Dio, ti prego, salvami”, recita il messaggio su Facebook di Silvia Mezzanotte, cantante, subito dopo aver saputo dell’omicidio di Giancarlo Golzi. Anche la precedente vocalist del gruppo, Antonella Ruggiero, ha voluto onorare Golzi: “Aveva fatto del Matia Bazar il suo paradiso poiché amava la vita, era curioso per natura e amava interagire con nuove persone.
Cattive notizie in un momento di tristezza sono ciò con cui sta finendo l’anno 2022. Purtroppo Mauro Sabbione va in scena nell’ultima puntata (come è doveroso nell’ordine cronologico). Purtroppo, le vite di Matia Bazar e Litfiba sono giunte al termine. Ha avuto una lunga carriera come tastierista, compositore e pianista.
La sua famiglia è la sua ancora e il suo punto di riferimento “Sono un cantante, ha proclamato. “Non importa quanto tempo è passato dall’ultima volta che vi siete visti o parlati, ci sono alcuni legami che non possono essere spezzati a causa degli anni trascorsi insieme, delle strade percorse e dei chilometri percorsi. Inoltre, puoi contare sul tuo amico di esserci per te qualunque cosa accada. Anche Giancarlo si comportava così”.
Sono stati pubblicati numerosi messaggi di cordoglio online, tra cui alcuni di artisti come Eros Ramazzotti: “Guardaci da lassù e portaci dove il mare è più blu; sei stato un grande umile professionista con grande rispetto, e ti ricordo per la tua gentilezza , cosa ormai rara in questo mondo, non solo quello musicale. Eros, ti adoro, Gian”.
Giancarlo Golzi è stato l’unico membro fondatore a rimanere con i Matia Bazar per tutta la loro carriera. In una narrazione in cui la composizione del gruppo è cambiata frequentemente e talvolta drasticamente, è rimasto costante. Dopo la morte del bassista e paroliere Aldo Stellita nel 1998, ha in qualche modo assunto l’identità della band, riunendo i membri Piero Cassano, Silvia Mezzanotte e Fabio Perversi sotto la sua guida.
Il successo, però, è da attribuire soprattutto ai fan nati negli anni ’80 e familiari con Antonella Ruggiero alla voce e Carlo Marrale alla chitarra. In una fase precedente durante la quale la band vinse il Festival di Sanremo e si adattò a un sound a metà tra il progressivo e il melodico, Cassano suonava le tastiere; in seguito fu sostituito da Mauro Sabbione, che rimase alle tastiere per tutti gli ultimi anni più sperimentali della band. Vacanze Romane” e “Fantasia” sono solo due dei tanti classici elettronici dei Matia Bazar dal 1981 al 1984. La band ebbe un altro enorme successo con “Ti sento” nel 1984, dopo che Sergio Cossu aveva sostituito Sabbione.
La perdita di Ruggiero e successivamente di Stellita potrebbe aver segnato la fine dell’eredità della band, ma Golzi era determinato a mantenere vivo il nome. Quella con Silvia Mezzanotte e Cassano è una storia completamente diversa, ma anch’essa si conclude con una vittoria a Sanremo e una serie di tournée in tutta Italia e oltre, culminate nel 40esimo anniversario nel 2015.
Il pianista e compositore Mauro Sabbione, 65 anni, è morto mercoledì a Milano. Era più conosciuto per il suo periodo come membro dei Matia Bazar dal 1981 al 1984, periodo durante il quale ha dato un contributo significativo al periodo elettronico della band, e successivamente come tastierista dei Litfiba.Il talentuoso artista, nato il 17 aprile 1957 a Genova, era stato piuttosto malato nell’ultimo anno.
