Marito Di Iva Zanicchi Malattia – Iva Zanicchi è un’artista italiana di talento che ha lavorato anche come politica, conduttrice televisiva, attrice e commentatrice.Tra le figure più influenti della storia della musica italiana, insieme a Mina, Ornella Vanoni, Orietta Berti, Patty Pravo e Milva, fu soprannominata “il pollice della canzone italiana” da Alighiero Noschese nel 1970 per il suo canto tenace e appassionato, versatile contralto.
registro vocale e capacità di eseguire musica in un’ampia varietà di stili, inclusa musica melodica, musica pop e canzoni scritte appositamente per bambini.È conosciuta come “l’Aquila di Ligonchio” ed è stata chiamata “l’Amália Rodrigues italiana” dai critici musicali. Insieme a Mina “la Tigre di Cremona”, Milva “la Pantera di Goro”, Patty “la Civetta di Venezia” e Orietta “l’Usignolo di Cavriago”, è considerata una delle cinque più grandi voci femminili italiane degli anni ’60 e Anni ’70.
Molti autori importanti hanno scritto opere su di lei, tra cui Cristiano Malgioglio, Franco Califano, Paolo Conte, Lucio Battisti, Carla Vistarini, Roberto Vecchioni, Mogol, Umberto Balsamo, Umberto Bindi, Shel Shapiro, Giuni Russo, Donatella Rettore, Zucchero Fornaciari, Pino Donaggio. e altro ancora. Sal Da Vinci, Mario Rosini, Mariella Nava, Tiziano Ferro, Avion Travel e Avion Travel.Dopo undici tentativi, ha finalmente trionfato per tre volte al Festival di Sanremo, diventando l’interprete femminile di maggior successo nella storia del concorso.
Biografia
Nacque a Vaglie il 26 settembre 1940 da Zefiro ed Elsa Raffaelli. Era il terzo di quattro figli; cantanti furono anche le sorelle Maria Rosae Viria e il fratello Antonio .Si classificò seconda nella fase finale del concorso Voci Nuove Disco d’Oro di Reggio Emilia del 1961, svoltosi il 15 aprile al Circolo della Tarantola, dietro a Paola Neri, e davanti ad altre cantanti come Orietta Berti.
e Gianni Morandi . Nel 1962, su suggerimento di Gianni Ravera, partecipa al Festival Nazionale Voci Nuove di Castrocaro. A causa della forte concorrenza, decide di approfondire le sue capacità vocali studiando con il Maestro Bertani a Reggio Emilia.Ora c’è l’accesso a Castrocaro. Nonostante sia chiaramente la favorita, alla fine perde l’ultima notte.
Le è stato offerto un contratto dopo che le etichette discografiche della nuova etichetta Ri-Fi l’hanno ascoltata e sono rimaste colpite dalla sua voce oscura. Zero in amore e Come un tramonto, composti appositamente per lei e arrangiati dal grande Gorni Kramer, apparvero nel suo primo 45 giri nel maggio del 1963. Un altro 45 giri, con Tu dirai e Sei ore, uscì nel giugno dello stesso anno.
Seguono i primi successi: nello stesso anno vince il concorso Ribalta per Sanremo – precursore di Sanremo Giovani – e partecipa al Festival della Canzone Italiana in Svizzera con il brano Quando verrai. Dopo averla sentita esibirsi a Castrocaro, un impresario italo-americano le offrì di portarla in aereo a New York per farla cantare alla Carnegie Hall ; accettò, ebbe un enorme successo tra i suoi connazionali all’estero e alla fine si trasferì negli Stati Uniti, dove si innamorò del jazz, del blues e della musica soul.
Come ti vorrei, la versione italiana di Cry to Me di Solomon Burke, fu il suo primo successo commerciale quando la pubblicò nel 1964. Fu presentata in anteprima al Burlamacco d’oro di Viareggio e poi di nuovo nel programma musicale di Giorgio Gaber Questo e questo. Vennero vendute 400.000 copie e il disco arrivò direttamente in vetta alle classifiche dei best-seller.
Insieme, Mina e Ri-Fi
Forte del travolgente successo dell’anno precedente, torna al Festival di Sanremo nel 1965 per interpretare I tue anni più belli, scritta da Mogol ed Enrico Polito. Musicalmente, la canzone è costruita su cali e picchi, con un cenno alle influenze rock in alcuni arrangiamenti. Iva potrebbe non arrivare al grande spettacolo, ma trova il successo con il suo stesso gruppo demografico: i giovani.
Nel 1965 partecipa anche a Un disco per l’estate con Accarezzami amore, ma non arriva alla fase finale. La composizione, che scorre a metà tra il blues e la melodia, si adatta perfettamente al suo stile di interpretazione. La risposta del mercato dimostra che la sua voce riconoscibile è diventata riconoscibile quanto il suo volto.
Il suo album di debutto, Iva Zanicchi, fu pubblicato dalla sua etichetta discografica e conteneva le stesse canzoni apparse in precedenza sui suoi singoli a 45 giri, oltre a una nuova interpretazione del classico “Ma l’amore no” di Augusto Martelli, che il cantante aveva proposto per il programma La prova del nove, condotto da Corrado. Hanno dato a questo album il loro Record Critics’ Choice Award.
In ogni caso, i primi anni di Zanicchi alla Ri-Fi furono impegnativi. Condivide un’etichetta con la leggendaria Mina, i cui successi come “Tintarella di luna” e “Il cielo in una stanza” e le apparizioni in programmi come “Studio Uno” la spinsero ad una popolarità diffusa all’epoca. Oltre ad essere tenuto a debita distanza dal record lAbels, a Zanicchi raramente viene data l’opportunità di eseguire le sue canzoni più prestigiose finché Mina non rifiuta.
Fu in questo periodo che iniziarono a circolare sulla stampa voci di una rivalità tra i due cantanti; queste voci potevano essere fondate su fatti o speculazioni, ma senza dubbio furono alimentate da episodi come quello avvenuto nel 1966, poco dopo l’uscita di Fra noi ma prima della telefonata di Breve amore e Se di Mina.
La programmazione radiofonica di Ri-Fi ne è un esempio. La partenza di Mina per l’etichetta rivale PDU nel 1967 segnò l’inizio dell’attenzione totale di Ri-Fi e del trattamento adeguato di Iva Zanicchi. Tuttavia, secondo un sondaggio pubblicato nel numero di Ciao amici del gennaio 1966, lei era già arrivata a la posizione di terza cantante italiana più popolare dell’epoca, dopo Rita Pavone e Mina.
Con La notte dell’addio di Alberto Testa e Memo Remigi torni per la seconda volta al Festival di Sanremo. La canzone arriva in finale ma alla fine perde. Nonostante ciò, la canzone è comunque considerata un momento culminante della carriera perché ha dimostrato che poteva esibirsi con successo in generi al di fuori di quelli inizialmente attesi da lei.Forte di questo successo,