Malattia Giovanni Soldati-Compagno “storico” dell’attrice Stefania Sandrelli Soldati, figlio dello scrittore e regista Mario Soldati e dell’attrice Jucci Kellermann (pseudonimo di Julca Giuliana Kellermann), Soldati ha frequentato l’Università di Cambridge e ha lavorato nel cinema come assistente alla regia di registi di rilievo come Bernardo Bertolucci, Duccio Tessari, Tinto Brass.
Dopo aver esordito alla regia nel 1984 con la miniserie televisiva I racconti del maresciallo, in cui Sandrelli recitava al fianco di Arnoldo Foà, ha diretto due lungometraggi, Attention e La sposa americana. Successivamente, si è concentrato principalmente sulla regia televisiva, con crediti tra cui Vite a termine (1995), Mia per sempre (1998) e Il bello delle donne 2001.
La produzione di The Smoking Man, con Stefania Sandrelli, è iniziata nel 2020.L’attrice Stefania Sandrelli ha detto: “Vorrei almeno una carezza, lasciarci è una cosa che forse farebbe più per Giovanni che per me”. Lo ha detto durante un momento di tensione tra lei e il fidanzato, Giovanni Soldati.Stefania Sandrelli si è aperta sulla malattia del marito, Giovanni Soldati, e sulla forte tensione del loro rapporto durante un’intervista al mensile italiano Oggi.Ad esempio, l’attrice si lamenta che suo marito non le dia mai “affetto” o “una carezza”, nonostante lei lo ami ancora.
Di seguito i commenti resi pubblici da Stefania Sandrelli al settimanale Oggi.
C’è stata un’emergenza sanitaria; ha bisogno di assistenza. non ho potuto partecipare. Ovviamente, non sono stato in grado di farlo.Forse, in questo momento, è giusto che lo faccia io. In effetti, è abbastanza salutare per me. Giovanni è stato ricoverato per diverso tempo a causa di un disturbo che gli rendeva difficile la deambulazione. Sperimentare la sua sofferenza mi ha notevolmente indebolito. Tuttavia, questa non è l’unica cosa.Eravamo entrambi sfiniti dalla sua malattia e dalla prolungata separazione che aveva causato. Sia lui che io eravamo probabilmente preoccupati per altre persone in quel momento. Entrambi credevamo che fosse necessario condividere l’alloggio.
Ho perso la speranza negli ultimi anni con lui. Per quanto riguarda l’amore. Al tocco di un dito. Sono stato sollevato nel vederlo lasciare l’ospedale e tornare da me. L’ho fatto nonostante i miei figli e tutti gli altri che mi avevano avvertito che non ci sarebbe stato alcun cambiamento. Anche adesso, non mi ha dato quell’impressione. Forse sono tutto ciò che le è rimasto, ed è per questo che è qui. E lui è tutto ciò che ho. Per favore, dammi un bacio o una carezza. Puoi fidarti di lui poiché è degno di fiducia. La sua mancanza di finzione… Non condivido il livello di fiducia che ho in lui con molte persone. Forse è stufo di soddisfare le richieste irragionevoli di Sandrelli.
Tuttavia, non sono in grado di percepire questo tratto come un difetto e non posso cambiarlo. Stefania, inoltre, siede accanto a Sandrelli. È stata una presenza costante. Penso che lasciarci sarebbe più utile a Giovanni che a me. Riaverlo con me è qualcosa che vorrei costantemente. Terminata l’intervista di Stefania Sandrelli al giornalista di Oggi, Giovanni Soldati è entrato a trovare Fiamma Tinelli. La moglie di Sandrelli usa un bastone ma non ha perso l’arguzia e il senso dell’umorismo; dice a un intervistatore che sua moglie, Stefania, è quella dal gusto impeccabile.
Mentre spiega e si scusa con il giornalista, Stefania Sandrelli chiede una carezza, spingendo il marito a darle una “pacca impacciata sulla guancia”. D’altra parte, ho un profondo affetto per questa donna. Stefania Sandrelli ha annunciato che “la sua vita professionale sta per finire” prima di parlare della sua vita personale e del suo matrimonio con Giovanni Soldati. L’attrice, che riceverà il Premio Bianchi per la sua interpretazione in “Acqua e Anice” di Corrado Ceron alla prossima Mostra del Cinema di Venezia, ha espresso soddisfazione per la sua esperienza professionale e per tutta la sua carriera .
In un’intervista al settimanale italiano Oggi, Stefania Sandrelli ha condiviso i seguenti dettagli sulla sua vita professionale: ho lavorato nel cinema, in televisione, in teatro e nell’opera; il mio curriculum ammonta a ben più di cento crediti. Anche se le riprese di ‘Acqua e Anice’ sono state un punto culminante della mia carriera, presto andrò in pensione. Mi perdoni? Tuttavia, ho fatto molto, dato molto e non sono uno che si arrende. C’è pace ora che la tempesta è passata. C’è qualcos’altro che mi preoccupa. Un calo del tenore di vita è inevitabile se smetto di lavorare.
L’attrice passa poi a denunciare il fatto che le donne nell’industria cinematografica guadagnino meno degli uomini ea discutere le questioni finanziarie che potrebbero costringerla a rinunciare alla recitazione. Come altre attrici, ho sempre fatto una miseria. Per tutto il tempo che posso ricordare, mi sono lamentato del fatto che le donne ricevono solo una frazione della paga che ricevono i maschi. E mi hanno pagato solo 50 milioni visto che non ho mai fatto un film per soldi, nemmeno La Chiave. Per quanto mi riguardava, il denaro era solo qualcosa che andava e veniva.
Se smetterò di lavorare qui, devo accettare che le cose cambieranno. Questa settimana su Verissimo, abbiamove Stefania Sandrelli. Racconterai a Silvia Toffanin tutti i succosi dettagli della sua vita personale e professionale. Il tuo ruolo più recente è stato nel film Acqua e anice di Corrado Ceron. Nata a Viareggio, la Sandrelli ha oggi 76 anni e nel corso della sua carriera ha recitato in più di 100 film, per i quali è stata insignita di tre David di Donatello (su undici nomination totali), un premio alla carriera nel 2018, e sei Nastri d’Argento. Durante la 62a Mostra del cinema di Venezia nel 2005, ha ricevuto il più alto riconoscimento del festival, il Leone d’oro.
