Lella Costa Malattia – Come Alice nel Paese delle Meraviglie, le donne di tutto il mondo si sentono come se non si adattassero perfettamente allo stampo. Ma nonostante le probabilità, prende comunque la decisione di procedere. Anche di fronte a una malattia terminale, non possiamo fare a meno di comportarci un po’ come Alice. Lella Costa, attrice e scrittrice, interviene all’assemblea annuale della Società Italiana di Oncologia Medica da una sede improbabile .
Spiega che il primo requisito è “l’ascolto rispettoso” sia da parte del medico che da parte del paziente. È fondamentale, a mio avviso, che le aree specialistiche della medicina tengano conto della convinzione diffusa che la complessità delle persone debba servire come focus primario dello studio”.”Continua dicendo che il cancro al seno è una malattia orribile perché attacca un potente emblema della femminilità. Oggi ho discusso di “The Body of the World” di Eve Ensler, una sopravvissuta al cancro.
Le storie che condivide qui non sono solo le sue propri, ma le storie delle tante persone che ha incontrato. Che sembrano non lasciare mai che la malattia o l’agonia impediscano loro di rispondere, sia individualmente che come gruppo. La domanda “perché io? È possibile che una mentalità diversa di fronte alla sfortuna potrebbe invece portarti a dire qualcosa del tipo “certo che mi è successo”. Andiamo avanti e “facciamo qualcosa” come gruppo. Nata a Milano nel 1952.
Lella Costa ha frequentato l’Accademia dei Filodrammatici e studiato lettere prima di pubblicare il suo primo monologo, Repertorio l’orfana e il reggicalze, nel 1980. I suoi lavori più recenti sono Traviata, Alice, Amleto e Ragazze.L’artista parla della sua vita, dei suoi amori e dei suoi odi in questo libro autobiografico. Come? Con una serie di discorsi tremendi come quelli che tiene sul palco. La sindrome di Gertrude è ciò che ha spinto la suora di Monza a dire “sì” a qualcuno che avrebbe fatto meglio a ignorare; era un sì detto per passione, noia, sfida, curiosità e stanchezza piuttosto che per tentazione perché era una maestra nel resistere a tutto il resto.
È la stessa condizione che ha Lella Costa, e aiuta a spiegare perché vedo il mondo così. Questo libro è l’ultima manifestazione del rifiuto di Costa di imparare a dire “no”, in cui racconta la sua esperienza nel suo stile unico. La mia vita, fatta di recitazione, scrittura, impegno sociale e civile, non è un’agiografia, né è pettegola, né contiene una quantità eccessiva di autoreferenzialità. Più che un’autobiografia, un autoritratto in cui l’autrice si presenta e racconta di carcere e cinema, scarpe e solidarietà, teatro e teiere, musica e memoria.
doppiaggio e diritti civili; e anche di musiciste, attrici, cantanti, scrittrici, poetesse, stiliste, veline, matematiche, registe, chirurghe, e soprattutto di quegli esseri dalla generosità sovrumana che vanno sotto l’etichetta riduttiva di pubblico.Una storia che conosce le corde dentro e fuori, con frequenti passaggi tra toni comici e seri, frenetici e disinvolti. Come nei suoi avvincenti discorsi. Ricapitolando: Lella Costa, che ha 69 anni, ieri sera si è ammalata ma ora sta meglio e stasera suonerà nuovamente al Teatro Sociale di Brescia. Si è verificata un’emergenza medica e lo spettacolo è stato interrotto.
Successivamente l’attrice è tornata a Milano per ulteriori esami. Per fortuna, oggi la sua salute è tornata alla normalità.Secondo un post su Facebook del Ctb, “Lella Costa ringrazia il pubblico bresciano per la vicinanza e l’interesse dimostrato in queste ore e per le tante parole di affetto ricambiate” tornerà in onda.Per compensare lo spettacolo dell’11 maggio, il Centro Teatrale Bresciano e Lella Costa propongono un insolito spettacolo domenica 15 maggio, alle ore 20:30; il pubblico potrà recarsi direttamente al Teatro Sociale con il vecchio biglietto d’ingresso, i posti rimarranno gli stessi.
Lella Costa è una superba attrice, scrittrice e doppiatrice che si distingue dalla massa come una vera originale nell’industria dello spettacolo italiana grazie al suo “marchio di fabbrica”, il monologo.Nel 1952 nasce a Milano Gabriella “Lella” Costa. Una prima forma dell’artista “multitasking”; sa recitare, doppiare e scrivere e ha accesso a un’abbondanza di materiali e alla capacità di prevedere le tendenze. Ha esordito con un monologo nel 1980 dopo aver studiato all’Accademia dei Filodrammatici ed è sorella del professore di musica Mario Costa.
È diventata una figura riconoscibile nelle famiglie italiane grazie alle sue frequenti apparizioni in programmi televisivi tra cui Fate il tuo gioco, Ottantanonpiùottanta e il Gioco dei Nove, così come le sue frequenti apparizioni al Maurizio Costanzo Show. Nel 2012, sei apparsa come special guest negli episodi di Zelig, L’infedele di Gad Lerner, L’siege di Daria Bignardi nota per il suo ruolo di Reva Shayne nella lunga opera seriale italiana Sentieri e Annie madre di Magic, il personaggio principale di Magic Amy.
Ha anche lavorato nel cinema, come mostrato nel suo ruolo in Ladri di biciclette, mettendo in mostra la sua flessibilità e la sua costante crescita come attrice e interprete onegli anni. Nel 1990 Lella Costa si sposò con Andrea Marietti. In Russia, precisamente a San Pietroburgo, la loro narrazione è iniziata tre anni prima. Hanno tre figli insieme: Arianna, Viola e Nina, e Andrea cerca di stare il più possibile fuori dai riflettori perché è un architetto e non è del mondo dello spettacolo.
La famiglia sembra felice ed è considerato un buon padre ed è amato dalle sue ragazze, quindi non accompagna la moglie in tournée. Dei tre figli di Lella Costa, solo Viola mostra interesse ad entrare nell’industria dello spettacolo per seguire le orme della sua famosa madre. Nasce nel 1992 e frequenta la Scuola del Piccolo Teatro di Milano, dove studia danza e canto prima di frequentare corsi come quello su Platonov. A Siracusa hai interpretato Teucro in Elena e Lampit in Lisistrata al fianco di Pupi Avati. Entro il 2018, lo ha fatto.