Grazia Letizia Veronese Oggi

Spargi l'amore
Grazia Letizia Veronese Oggi
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Grazia Letizia Veronese Oggi – Velezia è lo pseudonimo di Grazia Letizia Veronese , poetessa e compositrice che fu vedova di Lucio Battisti.Miki Del Prete, nato in Brianza, è stato allevato nel Clan Celentano da Adriano Celentano . Incontrò per la prima volta Lucio Battisti il 28 gennaio 1968 al Festival di Sanremo dove il cantante eseguiva la sua canzone “La farfalle mazzita”; i due si fidanzarono l’anno successivo; il 25 marzo 1973 è nato il figlio Luca; e si sposarono con rito civile il 3 settembre 1976, sette anni dopo il loro primo fidanzamento.

Nel 1982, dopo che lei e suo marito si separarono creativamente, aiutò a scrivere alcune delle canzoni per il suo album E gia con lo pseudonimo Velezia . L’archivio SIAE afferma che lei e Battisti hanno composto la musica per Don Giovanni e L’appearance , anche se nessuno dei loro nomi compare nei titoli dell’album.

Controversie

Mogol, che ha evitato volutamente l’argomento , ha chiarito che Veronese sarebbe più volte intervenuto nei rapporti tra lui e Battisti, spingendo Lucio a non sostenere Mogol nella questione dei diritti d’autore che portò alla rottura del loro sodalizio artistico e impedendo ogni successivo tentativo di ripresa dei rapporti tra i due Sembra che il rapporto tra il figlio di Alfiero Battisti, Nicola, e Mogol si sia inasprito in gran parte a causa della nuora. Queste accuse hanno portato alcuni a paragonare Veronese a Yoko Ono, moglie e socio in affari di John Lennon, che molti incolpano per l’accaduto. scioglimento dei Beatles.

Il sospetto è aumentato

I fiori posti sulla tomba del marito venivano regolarmente gettati via e si diceva che la scomparsa di Battisti dalla vista del pubblico fosse stata entrambe colpa di Veronese. La confutazione di queste accuse è che Lucio Battisti ha sempre fatto da solo le sue scelte artistiche e personali, compreso quello di stare lontano dai riflettori, perché voleva che la sua musica parlasse da sola.

Nella sua ultima intervista alla radio svizzera nel maggio 1979, Battisti parlò della rottura creativa con Giulio Rapetti, spiegando che lui e Mogol si erano visti raramente nei successivi quattro-cinque anni a causa della loro programmi fitti di impegni e il fatto che si erano evoluti in persone molto diverse con poco in comune. Il coinvolgimento di Veronese nel modellare questi risultati è sconosciuto.

Nel settembre 2013 Veronese e suo figlio decisero di cremare il corpo di Lucio e fece trasferire le sue spoglie da Molteno a San Benedetto del Tronto per la cremazione. Nell’ottobre del 2013, venne riferito che la vedova Battisti aveva chiesto la distruzione della cappella di Molteno.”Il profitto dovuto all’autore dei brani di Veicoli online è ridicolo”, di Michele Bovi, è una frase tratta dal suo libro Ladri di canzoni .

Lucio Battisti, se glielo avessero chiesto, avrebbe detto categoricamente di no. Quando gli è stato chiesto della sua musica, ha dichiarato con sicurezza: “Chi lo vuole sa dove trovarlo e quanto vale”. Sua moglie, però, rimane impassibile nella sua posizione.

“Il nostro rapporto con Lucio Battisti è stato problematico”, ha detto l’ex direttore artistico della BMG Roberto Gasperini. Secondo i termini del suo contratto, era libero di distribuire la sua musica su qualsiasi servizio ritenesse opportuno. Quando abbiamo deciso di stampare i CD oltre agli LP e alle cassette, ci ha inviato una lettera di avvertimento formale.

Grazia Letizia Veronese Oggi

Secondo lui il CD è ancora in fase promozionale, il che significa che l’artista guadagnerebbe meno dalle vendite. Per Lucio la velocità minima accettabile era di 33 giri al minuto. Dopo un po’ di tempo e una nuova conversazione, ha deciso di riconsiderare l’acquisto del CD.

“Con la scomparsa di Lucio Battisti le cose sono cambiate”, ha rimarcato Franco Reali, ex presidente e amministratore delegato della BMG Ricordi. Alcuni hanno cominciato a paragonare la vedova dell’artista, Grazia Letizia Veronese, a un’italiana Yoko Ono a causa del danno arrecato alla sua reputazione dalla morte dell’artista. Fu universalmente insultata a causa della sua intransigenza nel difendere i desideri e le creazioni del marito.

Era rimasta fuori dai riflettori per un bel po’ di tempo, scegliendo invece di riaffermare le mosse finanziariamente rischiose e spesso impopolari del marito che riteneva necessarie alla visione creativa di suo marito. Dopo la scomparsa di Lucio, azioni che sarebbero state impensabili mentre era ancora in vita sono diventate all’ordine del giorno. Senza dubbio, sono preoccupazioni legate al copyright.

In gioco c’è lo sfruttamento commerciale del repertorio storico, e la signora Battisti è ferma quanto il marito nel rifiutarsi di offrire qualsiasi tipo di concessione per l’utilizzo della sua musica in qualsiasi contesto. Secondo l’autrice, lei insisteva quanto il marito nel rifiutare sconti per l’ascolto delle sue opere, al fine di proteggere l’opera del marito dalle forme più umilianti di sfruttamento commerciale.

Secondo l’autrice, lei era insistente quanto suo marito nel rifiutare gli scontiper aver ascoltato le sue opere al fine di tutelare l’opera del marito dalle più avvilenti forme di sfruttamento commerciale. A quanto pare, la signora Veronese non ha fatto altro che opporsi ai peggiori tipi di sfruttamento commerciale dell’arte del marito, se si deve credere al libro.

Sebbene non vi siano state dichiarazioni ufficiali sull’argomento, è opinione diffusa che le azioni di Veronese siano intese a contrastare progetti considerati di bassa qualità e dannosi per la reputazione di Battisti con tentativi di sfruttare il nome di Battisti per scopi promozionali da parte di terzi . Ciò sarebbe coerente con la filosofia dichiarata e praticata da Battisti verso la fine della sua carriera; smise di mostrare segni di pietà.

Tale presa di posizione è stata però ampiamente criticata perché l’ostracismo riguardava anche manifestazioni organizzate da storici collaboratori di Battisti e manifestazioni interamente dedicate a Battisti e alla diffusione della sua opera, al punto da sembrare, secondo alcuni, una vera e propria proprio tentativo di far cadere nell’oblio Battisti e tutto ciò che lo riguarda; al contrario, l’opera di Ombretta Colli e Dori Ghezzi, vedove di Battisti,È per questo motivo che nel 2016 Paolo Giordano ha scritto per Il Giornale un articolo dal titolo Salvate LucioBattisti,

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