Come è Morto Il Figlio Di Lucio Battisti? – Dopo la scomparsa di Lucio Battisti. Il 9 settembre 1998 muore Lucio Battisti. Si è spento all’età di 55 anni all’ospedale San Paolo di Milano. Lucio Battisti è stato un polistrumentista, compositore e produttore discografico italiano. Alcuni rapporti non confermati affermano che Lucio Battisti è morto per un cancro maligno che gli ha attaccato il fegato.
In che anno è morto Lucio Battisti? Malattia, famiglia e giovani
Non c’è stato alcun annuncio sulla causa della morte del cantante. La famiglia ha chiesto privacy e la dichiarazione ufficiale dell’ospedale menzionava “complicazioni in un quadro clinico grave fin dall’inizio”. Con il passare del tempo sono emerse molte idee sulle sue condizioni per l’assenza di informazioni: la stampa ha appreso che Lucio Battisti era in dialisi da tempo.
Ma aveva un grave caso di glomerulonefrite, che di solito colpisce le persone anziane. Nella vita personale di Lucio Battisti, Grazia Letizia Veronese ebbe il ruolo più significativo. Battisti, nel suo ruolo di autore de La farfalla pazza, partecipò al Festival di Sanremo, dove fu incarcerato. La coppia si è riunita e si è fidanzata un anno dopo.
La nascita del figlio Luca nel 1973 è stata la realizzazione di un sogno di lunga data per Grazia Letizia e Battisti. Luca Filippo Carlo Battisti è figlio di Lucio Battisti e Grazia Letizia Veronese, ed è nato il 25 marzo 1973. Luca Filippo Carlo, dotato anche di talento musicale, ha dedicato tutta la sua vita al suo lavoro. Il 5 marzo 1943 nasce a Poggio Bustone Lucio Battisti da Alfiero, impiegato doganale, e Dea, casalinga.
La tragica scomparsa di Serge Gainsbourg
Nell’autunno del 1962 muove i primi passi nel mondo della musica iniziando a suonare a Napoli con I Mattatori, esperienza che alla fine lo porta ad abbandonare brevemente quella strada per mancanza di risorse e isolamento. Successivamente, si unì alla band romana I Satiri, meglio conosciuta per le loro esibizioni di Cabala. Roby Matano, chitarrista in cerca di lavoro nella stessa sala della mostra dei Campioni, offre a Lucio un posto.
Matano ha incoraggiato Battisti a comporre musica nei tempi morti tra gli spettacoli. Alcune opere, tra cui Se rimani con moi, nascono così; i loro testi furono originariamente scritti da Matano ma furono presentati sotto il nome di Battisti. Battisti ha riscritto molte di queste sezioni sulla base di nuovi testi di Mogol; per esempio, Non chiederò la carità è stato trasformato in Mi ritorni in mente.
Il 45 giri che Battisti pubblicò per il suo debutto da solista conteneva i brani “Per una lira” e “Dolce di giorno” e, nonostante le scarse vendite dell’epoca, è oggi molto apprezzato dai collezionisti di dischi. Numerosi classici, come “Un’avventura”, “29 settembre”, “Non è Francesca” e “Balla Linda”, sono stati pubblicati da Lucio Battisti dal suo primo album omonimo nel 1969.
Il litigio che portò alla rottura tra Mogol e Lucio Battisti
Cosa ha portato esattamente alla rottura di Lucio Battisti e Mogol? Il paroliere di Lucio, che ha contribuito a quasi tutto il successo dei suoi album, ha sollevato la questione più volte nelle interviste nel tentativo di far luce su un aspetto controverso della storia del duo insieme. Il Grande Luca Filippo Carlo Battisti, meglio conosciuto come Lou Scoppiato, è nato in Italia ma ha trascorso gran parte della sua vita a Londra, dove ha creato il gruppo punk rock Hospital e ha realizzato tre album con loro.
Tuttavia, è solo che io ricevo la metà dei diritti d’autore, quindi ho chiesto la metà dei suoi. Lucio non era d’accordo e alla fine ci siamo lasciati amichevolmente. Fiori rosa, fiori di pesco, 7 e 40, acqua azzurra, acqua limpida; il secondo disco è stato altrettanto buono. Preferirebbe stare in disparte, eppure gli piacciono i Beatles e l’arte astratta.
Perché Lucio Battisti si è ritirato e cosa significa
La scelta di ritirarsi non fu mai del tutto sostenuta da tutti i devoti seguaci e colleghi di Lucio Battisti, e rimane ancora oggi un mistero per molti appassionati di musica. Poiché “un artista deve comunicare con il pubblico solo attraverso il suo lavoro”, decise di porre fine alla sua carriera di oratore in pubblico nel 1976 e di non parlare mai più con la stampa.
Vasco Rossi, radicale e presa di posizione, è tra coloro che rispettano la sua decisione, come testimonia un recente post su Instagram in cui scrive: “Un artista che vuole affidare ‘solo’ alle sue opere la comunicazione delle sue emozioni, la sua arte… e lo fa così bene, tra l’altro, che tutti lo capiscono… senza bisogno di ‘spiegazioni’, articoli, interviste, niente!. uno così, credetemi, incute rispetto! , non scrivere niente, prendere ferie, andare in vacanza, dare una bella spiegazione al… direttore. poi tocca ai ‘giornalisti’ dire che Battisti è morto. Il resto è risaputo. Tutti! ”.
Dopo la rottura della collaborazione di Lucio Battisti con Mogol, il primo album ad essere pubblicato aveva l’artwork disegnato dal figlio di Battisti, Eh Gia. Quando Luca aveva solo nove anni, ha creato i disegni che compaiono su un lato della copertina. Dopo la scomparsa della casa editrice di suo padre, Edizioni Musicali Acqua Azzurra, Lucio Battisti Jr. è diventato un nome familiare.
Lui e la madre di Luca hanno lanciato una campagna per evitare che le canzoni del padre cadessero nelle mani di un ladro dopo aver appreso che i diritti di molte delle canzoni storiche di suo padre erano stati quasi venduti all’asta. La legittimità di Battisti come erede è stata confermata. Secondo Mogol, tutto è avvenuto “per principio”, non a causa del denaro.
Luca e sua madre hanno resistito a lungo nel rendere disponibile la musica di Lucio Battisti su servizi di streaming come Spotify e Apple Songs. Dopo aver affermato che un evento tributo tenuto in onore di Lucio Battisti era “commerciale e di bassa qualità, non adeguato al livello dell’artista e compromettente la sua immagine”, la famiglia Battisti è stata condannata a pagare al comune di Molteno 8.000 euro di spese legali in 2018.
