Carmen Lasorella Malattia Età – Lavorare come giornalista in una zona di combattimento è più allettante che destreggiarsi nelle meschine dispute politiche italiane. Carmen Lasorella, nata Carmela, ha 63 anni ed è originaria di Matera; è stata il volto storico del Tg2 quando aveva 13 anni ed è stata poi schierata nelle zone di conflitto.
Nel 1995, è caduta in un’imboscata in Somalia ed è scampata a un infortunio mentre il suo cameraman, Marcello Palmisano, è stato ucciso. In precedenza aveva lavorato come giornalista, ma negli ultimi mesi si era trovata attratta dalla politica e aveva deciso di candidarsi alla guida della Regione Basilicata in una lista civica chiamata Luci, che significa .
“Lucani insieme”, e che recentemente è convergente con LeU e stato inserito nella coalizione di centrosinistra che deve cercare di difendere la Regione dall’assalto del centrodestra. Ha fatto uno sforzo considerevole nell’impresa, ma alla fine si è arresa e ha lasciato che il candidato principale del Partito Democratico cadesse nel dimenticatoio.
Si dipana, dunque, il copione di una sinistra allo sbando, che commette harakiri in prossimità di una scadenza elettorale, mandando al patibolo di un suicidio civico anche un noto personaggio con l’appello. Le sue esibizioni al Tg sono leggendarie, e ora riflette su quanto fosse difficile la vita per qualcuno “non parte della famiglia” su Craxian Tg2.
La routine quotidiana consisteva nel prendere alcune pillole sgradevoli e stabilire il ritmo mentre tutti gli altri procedevano per inerzia. Questa anomalia ha un costo, ma non ero in quota e non lo sono ancora.A cavallo del secolo, Enrico Mentana mi chiese di accompagnarlo nella sfida dell’attualità sui canali di Silvio Berlusconi.
In precedenza aveva lavorato per la Rai. C’era molto fascino nella proposta e il contratto sembrava molto favorevole. Avrei potuto essere in una posizione più remunerativa e più rispettata. Siccome sul lavoro mi trovavo bene con Enrico, decisi di parlarne con il mio direttore, Alberto La Volpe, e per farlo fissai un appuntamento con il Cavaliere.
La promessa di uno spazio ufficio aggiuntivo da parte di uno mi ha indotto a rimanere, mentre l’aumento dell’offerta finanziaria da parte dell’altro ha semplicemente sigillato l’affare. Senza ripensamenti, ho deciso di restare in Rai.Nel passato. Ora ha accantonato la sua dedizione e le sue aspirazioni politiche, ha inviato un j’accuse a una sinistra divisa e ha salutato i suoi ex compagni.
In parole povere, si è più efficaci in battaglia che in politica.Dice “Mi fermo qui perché il sentiero è evidentemente inutile, ha vinto l’equivoco”. Ci sono regole a cui dobbiamo attenerci e la trasformazione da sola non è sufficiente a farle crollare. Fino alla fine abbiamo provato con ostinata persistenza, ma sembra che qui non si possa fare nulla che non sia già stato provato.
Al fine di fornire agli elettori un’alternativa ai piani divisivi e mal spiegati sul tavolo, eravamo disposti a rischiare la loro confusione. Persone meravigliose hanno fatto questo viaggio con me, e abbiamo condiviso una logica fondata su fatti e cifre, oltre che un modello civico basato sull’esperienza abruzzese.
Solo l’esito positivo delle elezioni abruzzesi le aveva dato motivi di ottimismo: «Con la sua dedizione e la responsabile confluenza di forze politiche e civili, il candidato del centrosinistra Giovanni Legnini è riuscito a realizzare un risultato importante che ispira fiducia».
In Basilicata, però, il centrosinistra non si è trovato unito, seppur nelle varie componenti, sul nome del giornalista e puntava a ribaltare i sondaggi che gli danno la sconfitta, ma si è invece perso in faticose trattative, prima sul nome di Marcello Pittella, e poi tirando fuori dal cilindro quella di Carlo Trerotola, farmacista, una scelta che ha fatto storcere il naso ad alcuni elettori storici della sinistra da quando suo padre era sindaco.
Ha etichettato l’accordo tra leader, che includeva la sinistra radicale che aveva desiderato Lasorella, un “pasticcio”, perché è stato raggiunto alle spalle di membri e indipendenti come lei. Sembra proprio che non riesca a capire il fatto che una transazione è stata effettuata a sua insaputa. Le persone che avrebbero dovuto accompagnarla nel suo viaggio non hanno battuto ciglio quando ha detto loro che avrebbe abbandonato gli studi.
L’ex governatore di Piddino, Marcello Pittella, si è dimesso il 24 gennaio dopo essere stato interrogato nell’ambito dell’inchiesta della Procura di Matera sulla sanità in Basilicata. Nessuna lista lo vorrebbe, ma LeU ha respinto la sua candidatura .Di conseguenza, il Pd ha scelto di non appoggiare Lasorella perché la sua presenza non è necessaria.
Di conseguenza, Pittella e Lasorella sono rimasti nella polvere dopo che i veti della coalizione sono stati superati e Trerotola è stato chiamato a salvare la situazione.Alle prossime elezioni Trerotola se la vedrà con Vito Bardi, generale della Guardia di Finanza e membro di Forza Italia. Silvio Berlusconi e Matteo Salvi ni ha convenuto, infatti, che gli azzurri propongano un candidato.
Dunque la forza sarà quella dei grillini e del centro-avversario. di sinistraIl viaggio verso l’Aventino è qualcosa che fa Carmen Lasorella. Poco prima dell'”errore”, lei aveva sottolineato, “non apparteniamo a nessun partito, la posizione del nostro movimento resta del tutto estranea alle vicissitudini del presidente uscente ed è disponibile a una soluzione vincente e condivisa”.
Va presentata all’elettorato un’alternativa credibile e potente agli obiettivi della destra e dei pentastellati.Ha affermato che la politica è l’arte della mediazione, ma solo nei limiti del possibile, quindi non è escluso che scenderà dall’Aventino dopo le elezioni.
Non ero spaventato dall’arroganza o dal cinismo degli artisti perché ho visto di peggio, ma ho notato una mancanza delle emozioni condivise necessarie per il progresso indipendentemente dalla posta in gioco.
