Battisti Come È Morto – Come è morto Lucio Battisti, esattamente? L’attore 55enne che ha narrato “Emozioni” e “I giardini di marzo” è morto di cancro al fegato. Stava discutendo da tempo sulle ragioni della morte di un leggendario cantante italiano. La malattia renale di Battisti e i trattamenti di dialisi furono ampiamente riportati all’epoca dai media. Il linfoma maligno del fegato è stato trovato durante una procedura di routine di rimozione della cistifellea dopo una batteria di test. Nel 1998, Lucio Battisti muore all’ospedale San Paolo di Milano nonostante fosse sottoposto a molteplici trattamenti chemioterapici. Una telefonata alla moglie Grazia Letizia Veronese e al figlio Luca Filippo Carlo Battisti nelle prime ore del 9 settembre 1998, è stato il suo ultimo messaggio.
Poche ore dopo, la sera del 9 settembre 1998, la sua famiglia rilascia un breve comunicato che conferma la notizia che l’artista è deceduto all’ospedale San Paolo di Milano. La notizia della sua morte e del lascito artistico del cantante è stata sorprendentemente scarsa, e ciò è probabilmente dovuto al fatto che la sua vedova, Grazia Letizia Veronese, ha sempre preferito assumere un atteggiamento “protezionista” nei confronti dello sfruttamento del suo lavoro e del marito. Immagine. La morte di Lucio Battisti ha sconvolto l’industria della musica e dello spettacolo.
Un tumore linfoma maligno alla fine si è rivelato fatale e il cantautore è morto alla giovane età di 55 anni nell’infermeria dell’ospedale San Paolo di Milano. Dopo pochi giorni le condizioni della cantante sono peggiorate al punto da dover essere trasferita nel reparto di Rianimazione dell’ospedale milanese. Poco si sa degli ultimi giorni di Battisti, anche se si dice che il cantante abbia ricevuto una lettera dal suo amico e socio Mogol. La famiglia, la mattina del 9 settembre 1998, ha inviato un breve comunicato ai media, annunciando la sua scomparsa: “il paziente è deceduto a causa di complicanze insorte in un quadro clinico grave fin dall’inizio”.
Un linfoma maligno si è diffuso al fegato di Lucio Battisti, provocandone la morte. Oltre a un complicato quadro clinico mai provato, negli ultimi anni sono state molte le segnalazioni di morte del cantautore. Tuttavia, la stampa dell’epoca apprese che Battisti era malato da tempo di malattie renali ed era attualmente in dialisi. La malattia mortale, per la quale si è sottoposto a infruttuosi cicli di chemioterapia, è stata scoperta dopo un intervento chirurgico alla cistifellea. Nel 1998, Repubblica riferì che l’ultima riacutizzazione era avvenuta dall’oggi al domani.
Sua moglie e suo figlio sono stati avvisati tramite telefono, e poi c’è stata una folle corsa per vederlo mentre respirava ancora. Il cappellano di San Paolo che amministrava l’estrema unzione descrisse un volto senza vita e occhi vacui. Era rimasto privo di sensi per ore prima di essere mandato in terapia intensiva, dove è rimasto intubato e collegato alle macchine fino a quando le sue condizioni non si sono stabilizzate. Eppure, come ha spiegato il direttore dell’Ospedale San Paolo Franco Sala, non c’è stata alcuna caparbietà terapeutica. Che fine ha fatto Lucio Battisti? Quello che oggi è ancora un mistero, con una marea di indiscrezioni e aspetti ancora poco chiari.
torna oggi alle cronache come terzo appuntamento di “Una storia da cantare”, il miniciclo di spettacoli condotto da Enrico Ruggeri e Bianca Guaccero per rendere omaggio a Fabrizio De André, Lucio Dalla, e nello specifico all’artista originario di Poggio Bustone, andrà in onda su Rai 1. Battisti nasce in provincia di Rieti nel 1943, ma si spegne alla giovane età di 55 anni a Milano, dove era ricoverato da tempo all’ospedale San Paolo, come rivelano i suoi familiari in un breve comunicato stampa del 9 settembre 1998. Anche sull’eredità artistica di Battisti, la vedova Grazia Letizia Veronese adottò una posizione cosiddetta “protezionista”.
per quanto riguarda l’uso del suo lavoro e l’immagine del suo ex partner, aggiungendo un’aria di mistero alla storia. Diverse teorie sono state avanzate nel corso degli anni riguardo alla sua morte, e sebbene ci siano ancora alcuni misteri da risolvere, queste teorie probabilmente non sono troppo lontane dal segno.Per capire cosa sia successo a Lucio Battisti, bisogna tornare al 1997, quando il cantautore laziale era appena tornato dal flop di “Hegel”, un album che non fu mai compreso dalla critica e che lasciò disorientati gli stessi fan. E in quell’anno era cresciuta una vera moda, iniziata da un programma televisivo dell’epoca, e cioè gli “abbattistamenti”.
ovvero gli avvistamenti da parte dei suoi estimatori di Battisti, che si vedeva sempre meno in pubblico, anche se nelle sue poche uscite sembrava in buona forma e ben lungi dall’essere malato. E subito dopo l’annuncio “bufala” dell’uscita a marzo del suo nuovo album — con tanto di pesce d’aprile — che l’artista avrebbe voluto pubblicarlo sul web per mancanza di case discografiche interessate, si è sparsa la voce del suo ricovero qui al fine agosto: da allora buio assoluto, con la famiglia che di fatto vieta la diffusione di qualsiasi bollettino medico. Dopor undici giorni di permanenza nell’ospedale milanese.
la mattina del 9 settembre la sua morte è stata annunciata con un breve bollettino in cui si afferma che “il paziente è deceduto per complicanze intervenute in un quadro clinico grave fin dall’esordio”. Tutto quello che sappiamo è che il cantante era in terapia intensiva in quel momento e che ha ricevuto un’ultima lettera da Mogol. Fermare. Anche se nei giorni successivi alla sua morte qualcuno ha accennato alla glomerulonefrite, una patologia che colpisce i reni.
l’ipotesi più probabile cioè quella che più si avvicina alla verità e che trova maggiori riscontri è che l’artista avesse un linfoma maligno di il fegato. Questo nonostante la famiglia in tutti questi anni non abbia mai detto una parola. Non è chiaro se Battisti fosse malato da tempo e in che condizioni si trovasse nei mesi precedenti il ricovero a Milano, ma la tesi di un tumore al fegato è stata, seppur confermata.