Arresto Villaricca

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Arresto Villaricca – Diciannove persone sono state arrestate in una massiccia operazione combinata tra Carabinieri e Guardia di Finanza contro la famiglia Ferrara-Cacciapuoti a Villaricca, Napoli. Diciannove membri della famiglia Ferrara-Cacciapuoti sono stati arrestati dopo un’indagine di Carabinieri e Guardia di Finanza.

I detenuti in attesa di giudizio sono al vaglio del gip di Napoli per reati tra cui associazione a delinquere di tipo mafioso, estorsione, violazione della normativa in materia di armi e stupefacenti e tentato omicidio. Nel corso dell’operazione condotta da Carabinieri e Guardia di Finanza sono state sequestrate anche diverse imprese con un fatturato annuo complessivo di circa 16 milioni di euro. Le imprese erano coinvolte in settori diversi come quello immobiliare e delle costruzioni,

degli idrocarburi, dei servizi di ristorazione e della vendita al dettaglio. I Carabinieri e la Guardia di Finanza hanno preso il controllo della famiglia Ferrara-Cacciapuoti. Storicamente erano legati alla fazione corleonese di Cosa Nostra ed erano amici dei Nuvoletta di Marano e dei Casalesi nel cartello Nuova Famiglia.

L’indagine ha anche scoperto 9 casi di estorsione nei confronti di imprenditori nel settore edile, nel settore del fitness e nell’industria dell’intrattenimento. Le vittime dovevano pagare un canone mensile di protezione da 1.500 euro a 5.000 euro. I carabinieri del Nucleo Investigativo di Napoli e del Castello di Cisterna, insieme ai fiancheggiatori del Gruppo di Giugliano in Campania,

hanno eseguito l’ordinanza di custodia cautelare. La tribù aveva molta influenza nella regione di Villafranca. La sua influenza ha raggiunto molti settori illegali, sebbene il commercio di droga sia stato bandito nella loro comunità per prevenire i raid delle forze dell’ordine. Nonostante fosse uno dei più infami comandanti del cartello dell’Alleanza camorristica di Secondigliano,

il latitante Eduardo Contini era protetto dal braccio ferrarese, come testimonia un’ordinanza firmata dal giudice istruttore Marco Giordano. Il pentito Giuseppe De Rosa del 2015 dettaglia queste connessioni. Peppe ‘o guaglione prese il posto e mi disse di andare alla rotonda di Villaricca e di fermarmi vicino alla palestra,

sarebbero venuti a prendermi e mi avrebbero portato da Eduardo Contini”. “Ci sono andato da solo e quando sono arrivato sul posto mi hanno detto di andare, il proprietario dell’autofficina mi è venuto incontro e mi ha chiesto: ‘Sei Pino? Gli ho detto dove parcheggiare e lui è venuto con Me.
Così, abbiamo preso in prestito l’auto del proprietario dall’autofficina e siamo andati in un parco dove Mimmo vive in una villa con una governante.

Per incontrare Contini, Mimmo mi accompagnò all’ingresso della tenuta, dove andammo nel suo appartamento al piano rialzato. Continua dicendo di aver incontrato Mim Ferrara, un intermediario per tutte le fazioni, a questo evento. “Attraverso di lui ho conosciuto Mimmo, o meglio Mim Ferrara, un alto esponente della criminalità organizzata con stretti legami con le fazioni camorristiche che fanno parte dell’Alleanza di Secondigliano. Ferrara media le discussioni tra le varie fazioni.

La discussione verteva sulla vicenda di Eduardo Contini voglia di mangiare tutto quello che verrà consumato durante il matrimonio della figlia Antonella con Massimo Botta, che doveva svolgersi fra tre giorni. “Ho rintracciato più volte Contini tra i suoi latitanti, sempre in quell’appartamento che abitualmente utilizzava, ma ogni volta rimaneva solo per un paio di giorni.

Passò circa un anno mentre questo continuava. Venerdì 5 giugno 2023: Napoli. Su richiesta dei Magistrati della locale Direzione Distrettuale Antimafia, è stato emesso mandato di cattura nei confronti di 19 persone, di cui 3 già in stato di fermo. Le indagini hanno portato alla luce prove che collegano la fazione corleonese della camorra al clan Ferrara – Cacciapuoti,

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storicamente parte del cartello come Famiglia Nuova. Venne ricostruita anche la struttura del clan, con la famiglia Ferrara e la famiglia Cacciapuoti nettamente separate ei rispettivi capi e associati individuati grazie alla normativa vincolante. Lo studio ha inoltre confermato il costante interesse della criminalità organizzata nel settore degli idrocarburi e ha contribuito a identificare un membro periferico della famiglia Ferrara con una spiccata attitudine imprenditoriale.

È stato accertato che l’intenzione del clan nel vietare il traffico di droga a Villaricca era quella di proteggere il territorio dalle azioni e dalle attenzioni delle forze dell’ordine. Il clan ottiene una parte delle sue entrate dal traffico di droga. Sono state sviluppate nove ipotesi di estorsione, per lo più ai danni di imprenditori del settore edile,

titolari di palestre e sale giochi a cui è stato detto che dovevano versare importi variabili in una cassa comune. Sono stati raccolti elementi circa il tentato omicidio commesso da un esponente del gruppo Mauriello, ramo legato alla famiglia Ferrara, nei confronti di un esponente della famiglia Mazzarella,

e l’invoIl movimento dei capiclan è stato individuato nel latitante del noto Eduardo Contini, capo dell’omonimo clan che, insieme ai clan LicciardI e Mallardo, fa parte del cartello camorrista denominato Alleanza di Secondiglian. sarà attuato il decreto di sequestro preventivo emesso in via d’urgenza, che interessa le imprese dei settori immobiliare, edile, degli idrocarburi,

della mensa e della ristorazione e del commercio di generi alimentari, che sono state costituite dai vertici della frangia ferrarese da re -investire gli ingenti proventi delle attività dell’associazione mafiosa. Sono state acquisite undici imprese, per un fatturato annuo di circa 16 milioni di euro. I Carabinieri del Nucleo Investigativo di Napoli e Castello di Cisterna e gli investitori campani del Gruppo Giugliano hanno eseguito l’ordinanza di custodia cautelare utilizzando le loro componenti aeree separate.

All’alba di oggi, 19 persone sono state prese in custodia dalle forze dell’ordine di Villaricca. Il valore della proprietà confiscata è di 16 milioni di dollari. Una delle famiglie dominanti nel nord di Napoli, i Ferrara-Cacciapuoti, fu attaccata. La polizia ha emesso un’ordinanza cautelare nei confronti di 19 persone, tre delle quali sono già in stato di fermo,

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