Arresto Murgia

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Arresto Murgia – Il ROS ha intrapreso in Sardegna una vasta operazione di contrasto al traffico di stupefacenti, a seguito della quale sono state arrestate e poste in custodia cautelare 31 persone con l’accusa di associazione per delinquere di tipo mafioso, associazione finalizzata allo spaccio di sostanze stupefacenti, abuso d’ufficio, divulgazione di segreti d’ufficio e corruzione. Attualmente ci sono 18 persone agli arresti domiciliari e 13 in carcere.

Una menzione particolare merita l’ex assessore all’agricoltura della Regione, Gabriella Murgia. Smascherato anche il nipote di Graziano Mesina, noto criminale sardo, Tonino Crissantu. Le indagini, secondo le autorità, sono iniziate nel gennaio del 2020. L’operazione ha coinvolto l’intera Isola, oltre a Milano e Torino.

A ciò hanno contribuito i risultati elettorali, il ritrovamento di 130 kg di cocaina e l’inerzia di Mesina.

Il giro criminale, messo insieme dagli investigatori, comprendeva “esponenti del mondo istituzionale” con una conoscenza privilegiata dell’amministrazione regionale attraverso rapporti di lavoro o legami politici. Mentre lavorava per conquistare gli elettori, il gruppo ha favorito la scomparsa di Mesina, che è stato poi catturato dai Ros il 18 dicembre 2021.

Nel corso dell’operazione sono stati sequestrati oltre 130 chilogrammi di marijuana e un’ingente somma di denaro. Ciò ha portato alla scoperta che quattro persone erano in libertà mentre erano in possesso di armi, munizioni e/o droga illegali.

Quello che voglio dire è: chi è esattamente Gabriella Murgia?

Dopo quasi quattro anni nel consiglio di Christian Solinas, Gabriella Murgia, 56 anni, è stata rimossa durante uno smembramento. Ha ricoperto incarichi come presidente della Commissione Pari Opportunità e presso un’agenzia regionale per il lavoro. La nomina “è avvenuta in modo sorprendente”, come riporta il Corriere della Sera, “dato che la Murgia non aveva competenze specifiche nel settore”.

Questa è la procedura

Il ROS ha iniziato la sua attività all’alba di mercoledì 27 settembre per dare esecuzione ad un’ordinanza di custodia cautelare emessa dal tribunale di Cagliari. I Carabinieri del Reparto Speciale hanno guidato il blitz per demolire la macchina della corruzione nascosta all’interno dell’organizzazione del narcotraffico, aiutati dai loro colleghi dei comandi provinciali di Cagliari, Nuoro, Oristano, Sassari, Milano, Torino e dallo Squadrone Cacciatori Eliportati Sardegna.

Date le accuse,

A carico dei 31 indagati sono molteplici i capi d’imputazione tra cui associazione per delinquere di stampo mafioso, associazione segreta, associazione per il traffico di stupefacenti, abuso d’ufficio, divulgazione di segreti d’ufficio, corruzione aggravata con il metodo mafioso, peculato e procurata inosservanza di sentenze.

Tonino Crissantu, nipote del bandito Graziano Mesina, esponente di spicco dell'”Anonima sequestri” arrestato dal ROS nel 2021, è uno degli uomini più ricercati in Italia. La sua assenza sarebbe stata preferita da alcuni dei soggetti arrestati, che si sarebbero posti anche “in un rapporto continuativo” con i gruppi criminali nati in Sardegna negli anni ’60.

Dov’è Gabriella Murgia, che faceva parte del consiglio?

Gabriella Murgia, che lavora presso l’Agenzia regionale per il lavoro della Regione Sardegna, è la principale sospettata. Originaria di Lanusei, 56 anni, ora residente a Oristano, è stata nominata nel primo consiglio del presidente Christian Solinas come capo della commissione regionale e assessore all’Agricoltura.

Tutte le altre grandi imprese calabresi del ROS

Una delle più recenti significative operazioni antimafia del ROS che ha coinvolto esponenti politici è stata l’inchiesta della DDA di Catanzaro contro la ‘Ndrangheta, che ha incluso l’ex presidente della ‘Ndrangheta tra i 123 indagati e si è conclusa con l’esecuzione di 43 custodie cautelari. Mario Oliverio, calabrese.

Quando accusati di associazione di tipo mafioso, associazione per delinquere, associazione per delinquere finalizzata a commettere frode aggravata da finalità mafiose, turbata libertà del procedimento di scelta dell’appaltatore, estorsione, concorrenza illecita con minaccia o violenza, ecc., la direzione distrettuale antimafia reagito. Nell’operazione ‘Monte Nuovo’ dei carabinieri del ROS sono state arrestate diverse persone, tra cui un ex consigliere regionale della Sardegna e un noto medico.

Attualmente ci sono 18 persone agli arresti domiciliari e 11 in carcere, senza contare le due sopra citate. Affiliazione per delinquere di stampo mafioso e associazione clandestina sono solo due dei capi di imputazione a carico di Murgia e Cocco. I due uomini, secondo la polizia, fungevano da crocevia di numerose imprese illecite.

Come risultato dell’intreccio tra criminalità e istituzioni, si crea una rete di favori e promozioni, di potere e intimidazione che si estende fino alle autorità e alle istituzioni locali, e oltre. Lo hanno scoperto i carabinieri del Ros. Le 31 persone sono sospettate di vari reati, tra cui il traffico di drogatruffa, appropriazione indebita, corruzione e organizzazione criminale di tipo mafioso.

Con il Maxi in notturna dal Piemonte attraverso la Lombardia fino alla Sardegna. Per vari motivi, tra cui associazione di tipo mafioso, associazione segreta, traffico di droga, abuso d’ufficio, divulgazione di segreti d’ufficio, corruzione aggravata, peculato, inosservanza della pena aggravata dal metodo mafioso, la polizia intendeva eseguire un’azione cautelare ordine di custodia cautelare su 31 indagati.

Arresto Murgia

Gabriella Murgia, e l’ex assessore all’Agricoltura della Regione Sardegna. Il Ros ha designato “Monte Nuovo” come nome in codice per un’operazione di cooperazione che coinvolge i Comandi provinciali dei Carabinieri di Cagliari,Sassari, Nuoro, Oristano, Milano e Torino, e lo Squadrone Cacciatori Elicotteri della Sardegna.I provvedimenti sono stati chiesti dalla Procura antimafia di Cagliari e il Tribunale ha accolto la richiesta.

che questa mattina ha dato il via all’operazione dei Carabinieri del Ros con 31 arresti in Sardegna, ci sono l’ex assessore regionale all’agricoltura Gabriella Murgia e il primario del reparto di terapia del dolore dell’Ospedale Ospedale Marino,Massimo Temussi.

allora commissario dell’ATS, abbia spinto per accreditare la struttura di terapia del dolore di base di Binaghi pur sapendo che “mancavano i requisiti strutturali, impiantistici, tecnologici e organizzativi” per erogare servizi all’interno il servizio sanitario nazionale.

Poi, avrebbe collaborato con dirigenti e funzionari dell’Assessorato alla Sanità “per far sì che” il bando “prevedesse il possesso di requisiti che solo Cocco era in grado di soddisfare”. In cambio, Cocco avrebbe sostenuto di essere assunto. È qui che viene svelato il segreto: Temussi gli avrebbe fatto un resoconto completo della procedura di selezione. C’era un’ingiunzione che riportava “notizie che per legge dovevano restare segrete”, come riporta L’Unione Sarda.

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