Alba Rohrwacher Tumore

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Alba Rohrwacher Tumore
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Alba Rohrwacher Tumore – Alba In Italia, Caterina Rohrwacher è meglio conosciuta con il suo nome d’arte, Alba Rohrwacher. Due David di Donatello, un Nastro d’Argento, due Golden Globe, tre Ciak d’Oro, la Coppa Volpi per la migliore interpretazione femminile e tre Premi Pasinetti alla Mostra del Cinema di Venezia sono solo alcuni dei riconoscimenti che ha raccolto nella sua carriera di attrice cinematografica.

Ha frequentato il Liceo Classico di Orvieto e poi il Centro Sperimentale di Cinematografia, dove si è diplomato nel 2003. Da allora ha lavorato a diversi spettacoli teatrali, come l’adattamento di Valerio Binasco di Noccioline – Peanuts di Fausto Paravidino. Ha recitato nei film Il padre di Giovanna, Io sono l’amore, Cosa voglio di più, L’isolamento dei numeri primi, Le meraviglie, Cuori affamati, Perfetti sconosciuti e Il posto, oltre che nelle serie tv In Treatment e Il miracolo.

L’esordio cinematografico è del 2004 con L’amore ritrovato, regia di Carlo Mazzacurati. Nel 2005 lo interpreta nella commedia I Licaoni Baciami Lorena. Melissa P., regia di Daniele Luchetti, è stato il suo ruolo da protagonista nel 2007, dopo i ruoli in 4-4-2 – Il gioco più bello del mondo di Claudio Cupellini e Melissa P. Mia sorella interpreta la sorella di Elio Germano e Riccardo Scamarcio, con cui mio fratello ha preso lezioni al Centro Sperimentale; mio fratello è figlio unico.

Nel 2007 appare in Piano, solo di Riccardo Milani e interpreta la figlia di Antonio Albanese e Margherita Buy in Giorni e nuvole di Silvio Soldini, per il quale viene candidata e premiata l’anno successivo ai David di Donatello come migliore attrice non protagonista. Dopo averlo vinto l’anno prima, Isabella Ragonese si è portata a casa il Premio Schiaretti di Parma per gli astri nascenti del cinema italiano nel luglio 2009.

Agli occhi del pubblico, Alba Rohrwacher è stata mamma sul fatto che stia combattendo o meno contro un tumore. Apparentemente, è troppo occupata dalle riprese per commentare le storie che circolano su di lei.

Take Me Back, presentato in anteprima al Sundance Film Festival nel 2008, Caos calmo, diretto da Antonello Grimaldi, e il padre di Giovanna , diretto da Pupi Avati, le è valso il David di Donatello 2009 come migliore attrice protagonista e una candidatura ai Nastri d’Argento come migliore attrice. È stato un incontro artistico con Saverio Costanzo che ha cambiato la vita di entrambi per sempre.

Nel 2009, ha avuto quattro apparizioni cinematografiche: la sua filmografia include Two Games diretto da Enzo Monteleone, I Am Love diretto da Luca Guadagnino, The Man Who Will Come di Giorgio Rights e Il tuo disprezzo di Christian Angeli. È co-protagonista con Pierfrancesco Favino nel film del 2010 Cosa desidero di più, regia di Silvio Soldini, per il quale riceve il Ciak d’oro e un’altra nomination ai Nastri d’argento come migliore attrice protagonista.

Spicca l’adattamento cinematografico de La solitudine dei numeri primi di Paolo Giordano, per il quale vince il Nastro d’argento come migliore attrice l’anno successivo, la medaglia Pasinetti a Venezia e infine il Ciak d’oro. Alla 68a Mostra del cinema di Venezia, presieduta dal regista americano Darren Aronofsky, ha fatto parte della giuria internazionale nel 2011.

Alba Rohrwacher Tumore

Alba interpreta una signora, madre di quattro ragazze, sposata con un apicoltore tedesco che non vuole che la sua famiglia abbia contatti con lo sviluppo e la televisione nel film di sua sorella Alice Le meraviglie, ispirato all’infanzia delle sorelle Rohrwacher . Il Gran Premio speciale della giuria del Festival di Cannes 2014 è andato a uno dei lungometraggi in competizione. Molti l’hanno definita “meravigliosa” e “intensa” e la sua interpretazione è stata definita “la vera pietra angolare” del film.

Al Festival di Cannes 2017, questo è il cast di “I fantasmi di Ismael”. Nel settembre dell’anno successivo è in concorso con Hungry Hearts, sempre diretto da Saverio Costanzo, alla 71. Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia. Il film, tratto dal romanzo The Indigo Child, è ambientato nella moderna New York e racconta la storia di Mina e Jude , una giovane coppia il cui matrimonio è destinato a fallire.

A causa delle ossessioni ossessive di Mina per il figlio con bisogni speciali. Il film e le interpretazioni dei suoi due protagonisti sono ben accolti dalla critica e il 6 settembre 2014 Alba ha ricevuto la Coppa Volpi per la migliore interpretazione femminile, mentre Adam Driver è stato nominato miglior attore. La performance di Alba in Vergine giurata, film d’esordio di Laura Bispuri tratto da un romanzo di Elvira Dones, è stato presentato in concorso al Festival di Berlino 2015 a febbraio.

Alba interpreta Hana, una ragazza orfana che rinuncia alla sua sessualità per essere considerata e ottenere gli stessi benefici di un maschio nella cultura albanese, in questo film, in cui recita principalmente in albanese. L’autrice Laura Bispuri mi ha spinto a scrivere “Vergine giurata”, che racconta la storia di una giovane donna del nord dell’Albania che decide di passare all’identità maschile attraverso la negazione.

Per la sua interpretazione di Angelica, la madre della giovane protagonista de Le meraviglie, è stata nominata per il Ciak d’oro, il massimo riconoscimento italiano per la recitazione, nella primavera del 2015. Ha ricevuto il Golden Globe come migliore attrice per il suo lavoro in Hungry Hearts, oltre a candidature ai David di Donatello e ai Nastri d’argento per il suo lavoro in Vergine giurata.

Quando si tratta di connessioni profonde, Alba Rohrwacher: Non c’è niente di simile. Consiglieri di riunione che hanno shaIl mio punto di vista sul cinema e sull’arte è più importante per me di qualsiasi ruolo che potrei interpretare. Il mio primo ruolo cinematografico è stato in “L’ora della religione”, diretto da Marco Bellocchio, per il quale sono stato selezionato insieme ad alcuni amici del Centro Sperimentale di Cinematografia.

Ho continuato a lavorare con Bellocchio su altri tre film. In “Il padre di Giovanna”, diretto da Pupi Avati, interpreto un ruolo che è incredibilmente significativo per me a causa del mio legame personale con il personaggio. I registi Silvio Soldini, Guadagnino e Daniele Luchetti, con i quali ho lavorato a lungo durante gli anni della mia formazione e su tre lungometraggi, e con i quali ho anche collaborato a tre cortometraggi.

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