Sonia Sarno Vita Privata – Dopo una breve pausa estiva, continuiamo la nostra avventura con un raduno cruciale. A Saxa Rubra, tra i padiglioni degli studi Rai, ci aspetta Sonia Sarno, storica conduttrice degli ultimi mesi delle prime mattine del Tg1. Sonia, ammirata dai lettori di Telegiornalisti per la sua compostezza ed eleganza, ci tratta con la massima gentilezza in ogni momento, ma soprattutto quando ci sediamo con un piatto di spaghetti alla fine di una lunga mattinata.Quali sono i pro ei contro di essere la prima conduttrice del Tg1 della giornata?
“Non ho ottenuto altro che cose buone,” ha detto. A parte la sveglia mattutina alle 4, la prima edizione va in onda alle 6:30 e richiede l’arrivo in redazione alle 5:00 per la preparazione.Ma ti identifichi più nel ruolo di conduttore o in quello di sentinella?Entrambi, nonostante le sfide che devono affrontare siano distinte. Quando si lavora come reporter, trovarsi dall’altra parte del mondo e riuscire ancora a trasmettere in Italia è un problema non da poco. Devi fare reportage per tutte le edizioni del Tg1, il che può richiedere molto tempo e può farti dormire pochissimo senza una buona ragione.
Hai bisogno di nervi saldi se vuoi essere un presentatore perché ci sono sempre cose inaspettate che possono accadere durante una trasmissione in diretta. Un dato degno di nota è che dalle 7:00 alle 11:00 ci sono sette diverse puntate del Tg1. È un grosso problema.Sei una delle poche conduttrici del Tg1 che abbiamo visto sorridere davvero alla fine del telegiornale; è apposta o è stato suggerito?”È una seconda natura per me. È fondamentale salutare le persone con un sorriso ogni giorno, ma la prima cosa al mattino è particolarmente cruciale.
Mi chiedevo se, nelle tue interviste, sei mai stato attaccato per avere un comportamento “morbido” nonostante lavori nella redazione “politica” e sei a contatto quotidiano con l’autorità.
Parafrasando Voltaire: “Le critiche sono sempre accettabili, purché non siano gratuite e basate su una totale mancanza di comprensione dei fatti”.Trovi che i media italiani siano tipicamente molto sottomessi ai politici?”Non è così, almeno nel mio giudizio professionale e nel giudizio di molti miei colleghi”.Quali sono stati i commenti più perspicaci fatti da un fan durante le tue interazioni con loro?I miei follower mi inondano di amore e ammirazione, e mi chiedo se sia meritato.
Cosa hai fatto del tempo dopo la scomparsa di Daniele Vimercati e Indro Montanelli, due persone per te molto importanti? Ho avuto la fortuna di lavorare con persone che mi hanno dato molto e continuano a farlo. Ma Indro e Daniele mi hanno insegnato le basi quando ero giovane e appena agli inizi sul campo. È stato un piacere aver lavorato con Montanelli — nel 1995, a La Voce, il quotidiano da lui fondato in Toscana dopo aver lasciato Il Giornale; Montanelli ha sempre sottolineato il valore del pudore, e ricordo che faceva sempre rileggere i brani da qualche collega prima di mandarli in stampa.
Nonostante fosse molto anziano all’epoca, conservava la vitalità e lo spirito che lo avevano contraddistinto. Mia moglie Daniele mi ha aiutato ad inserirmi nel mondo della televisione dopo anni di lavoro sul giornale. È stato in grado di insegnarmi molto ed è stato lui che per primo mi ha esposto al giornalismo politico.Perché è successo?Sebbene si fossero appena svolte le elezioni politiche, Daniele doveva recarsi a Roma il 29 maggio per lavoro e, poiché entrambi vivevamo a Milano, mi ha chiesto di accompagnarlo per poter trascorrere il mio compleanno a Roma, che cade a maggio 29.
Quando arriviamo a Roma, mi dice di chiamare un cameraman e di incontrare alcuni legislatori a Montecitorio mentre siamo lì. Così, passiamo l’intera giornata insieme… una piccola “trappola” — Daniele era piuttosto convinto che io mi occupassi di politica — che ha segnato uno spartiacque nella mia vita: «Roma è ormai casa mia, e la politica è il mio campo d’azione.Tra dieci anni sarai…
Voglio svilupparmi in un intero essere spirituale. Mi piacerebbe essere circondato da animali, soprattutto randagi come cani e gatti, e spero che le difficoltà e le sofferenze che ho attraversato mi aiutino ad acquisire maggiore saggezza e tranquillità.
Tuttavia, l’obiettivo finale è diventare un genitore adottivo.Avrai notato che il nostro forum ha un sotto-forum dedicato ai “tagli virtuali dei parrucchieri”, di cui sei una delle “vittime” più devote; forse potresti prendere spunto dai succhi creativi dei nostri lettori per sviluppare il tuo stile unico.
“Sì, scoppia a ridere, Ed. Diverse foto hanno mostrato persone con i capelli corti; l’ho trovato divertente e rinfrescante. Quindi, ragazzi, non dispiacetevi per me; ho adorato i miei capelli lunghi sin da quando ero una bambina. Monica Giandotti è in isolamento dal 30 novembre 2020, quando è risultata positiva al Covid e ha continuato a guidare.
In verità, è anche un giornalista di spicco che, a differenza della moglie, ha potuto lavorare principalmente sulla stampa ma non solo: è stato anche un autore televisivo molto famoso e apprezzato che ha contribuito a realizzare numerosi programmi, molti si riferisconod alle notizie e ai reportage, che hanno raggiunto un’enorme popolarità. Pietro Cappellini non gli è del tutto estraneo; lo conosce da molto tempo. Il 23 maggio 1978 Roma dà alla luce Monica Giandotti.
Chatta politica su Canale Dieci dal 2000. Gemelli, ha sempre avuto un forte desiderio di scrivere e pubblicare; infatti, si è sempre immaginata come giornalista. Giandotti ha conseguito un Master in Diritto Europeo e un Dottorato in Filosofia presso l’Università degli Studi di Teramo nonostante la sua fitta agenda professionale.
