Quanto e Alta La Meloni – Ottimo il giorno dopo. Non possiamo non sottolineare il fatto che Acciaierie d’Italia è stata ospite d’eccezione della conferenza stampa. Sebbene tutti siano a conoscenza del caso, nessuno ne parla per paura. Il presidente ha giustamente allontanato l’argomento dall’ex Ilva interrogato su di lei da alcuni giornalisti,
visto che l’incontro è fissato per l’8 gennaio. Le finanze nazionali crollerebbero se le acciaierie di Taranto chiudessero. Sarebbe meglio mantenerli perfettamente funzionanti. Di quanti soldi parliamo quando parliamo di cassa integrazione, bonifica impianti, ecc.?
Come se Taranto fosse stata colpita da un’arma atomica “tattica” o “da zaino”, nessun altro valuta il disastro sociale. Ci sono stati alcuni discorsi fuori tema sulla nazionalizzazione e sull’imminente nomina del commissario, ma finora tutti parlano solo di idee. Un paio di strane deviazioni dal percorso dell’acciaieria sono il risultato dell’attuale carenza di pezzi di ricambio nella fabbrica.
Interrompendo la presidente Meloni sulla quantità delle periferie italiane, un cittadino italiano l’ha “inchiodata” alle acciaierie “all’avanguardia” di Taranto, Genova e Novi Ligure. Tenendo conto della personalità del presidente, non avrebbe esitato. Il futuro della rinominata Ilva, che ora si chiama Acciaierie d’Italia, è incerto perché Arcelor Mittal detiene il 62% delle azioni con diritto di voto e Invitalia il 38,5%.
Nel campo della politica e dell’informazione i preparativi per la conferenza stampa del primo ministro si svolgono a ritmo serrato. Con due rinvii causati da problemi di salute, cresce la curiosità per le possibili dichiarazioni di Giorgia Meloni sugli ultimi, inaspettati sviluppi politici nel campo dell’informazione e della politica. Il MES, l’emendamento “bavaglio” Costa e altri recenti sviluppi politici hanno fatto sentire il calore del Presidente Meloni.
Non c’erano dubbi che avrebbe incontrato delle difficoltà alla luce delle vicende del caso Anas-Verdini e dello scandalo che ha coinvolto il pistolero deputato Pozzolo, sospeso da FdI -. Inoltre ci sono stati degli incendi dopo la conferenza stampa ma non durante la stessa.
I giornalisti uomini, a differenza delle loro controparti donne, erano sottomessi e raramente usavano il fioretto; gli oppositori politici, invece, hanno estratto le armi e sono intervenuti. Un’afasia inaspettata ha reso il Partito Democratico quasi inesistente, lasciando Renzi e Calenda a emergere in un’opposizione netta e senza filtri.
Ad essere onesti, il primo ministro ha mostrato una notevole maturità politica durante l’intera conferenza stampa, prendendo di mira i suoi critici e rispondendo direttamente alle loro domande. Era in grado di controllare la palla e giocare in una varietà di posizioni sul campo. Il complesso clima politico e le sfide poste dai problemi dell’Italia sono stati davvero conquistati da te.
La conferenza stampa è stata il lancio ufficiale della campagna elettorale della Presidente Meloni, nella quale lei si è concentrata sulla riproposizione della “maggioranza Ursula” con il sostegno convinto di Tajani più che di Salvini, da lei ricercato in relazione allo scandalo Anas-Verdini, all’inchiesta di cui, a suo avviso, dovrebbero essere indirizzate alla magistratura. Per la cronaca «non credo che debba venire alla Camera» a riferire, e il carattere di Salvini è del tutto chiaro.
Il grido d’allarme dell’economia sarà: “Più tagli alla spesa, meno tasse e avanti con le privatizzazioni”. Tali descrizioni sono più in linea con la narrativa thatcheriana che con quella sovranista. Giorgia Meloni è in una forma incredibile e svetta sui colleghi di FdI e alleati di governo.
Per questo ha messo in guardia i sostenitori di FdI dall’inciampare in sciocche bucce di banana e ha lanciato un messaggio in bottiglia in tal senso durante la sua presidenza del G7. È preferibile il torbido. Tuttavia, irremovibile nelle sue invettive antisemite, al pari di Israele, e assolutamente corretto sulla questione dell’Ucraina.
Non è stata una sorpresa che siano state avviate delle operazioni contro di lei, ma lei ribadisce che nessuno può obbligarla. Come ha affermato un funzionario di alto rango: “Gli uomini d’affari e i lobbisti non se la passano bene”. Non importa quanto sarai attento, per far sì che il nostro sistema democratico funzioni senza intoppi, prima o poi dovrai nominare i tuoi avversari. Così facendo fareste un favore agli italiani e a voi stessi.
L’Italia ha visto di tutto – brigatismo, massacri mafiosi, assassinio di Aldo Moro, persecuzione giudiziaria di leader politici e dissoluzione giudiziaria di governi – come ha sottolineato più e più volte il presidente Meloni. Questa è una cosa importante. Ne sono felice. Inoltre, speriamo davvero che il “favore delle tenebre” non chiuda il cerchio. Insomma, voi e il ministro Crosetto siete entrambi “preoccupati per alcune tendenze che vedo emergere in alcuni settori della magistratura”.
In altre parole, era lui il punto di svolta che, di tanto in tanto, lanciava la palla sugli spalti del Campidoglio. Con ogni avversario scelto, spesso scambiava la palla da un lato all’altro. In effetti, potrebbe incontrare EllySchlein faccia a faccia al posto di Conte, che in precedenza aveva criticato Conte per aver portato il caso Mes davanti al Grand Jury della Camera.
Sarebbe un peccato per l’Italia, uno dei Paesi fondatori dell’Ue, se potesse nominare un presidente della Commissione senza allinearsi alla maggioranza, perché gli mancherebbe comunque un commissario di prim’ordine. L’analisi successiva rivela che il suo contributo politicamente più carico è la sua proclamazione di non andare mai al governo con la sinistra.
Mantiene l’incoerenza politica e la segretezza del suo partito di destra, il Partito dei Conservatori e Riformisti Europei. Chissà quante persone hanno votato contro Von der Leyen o chiunque lei abbia scelto come avversario, ma non erano la maggioranza. Non ha ancora deciso in quale delle cinque circoscrizioni elettorali candidarsi come capolista mentre è ancora in Europa.
Ma siamo certi che farà la sua comparsa per costringere altri leader a fare lo stesso. In altre parole, avete praticamente bloccato lo spazio politico di manovra di Salvini nelle prossime elezioni europee, il che potrebbe aiutarlo a riconquistare il sostegno della destra. Passare alla modalità campagna è una scommessa persa per tutti, anche per i tuoi alleati e nemici. Poiché l’identità con cui sei stato eletto è sacra, non toglieremo la “Fiamma” della tradizione MSI dal simbolo di FdI.
Qui finisce il mio rapporto quasi decennale con Andrea Giambruno. Così il premier Giorgia Meloni ha risposto sui social alla recente messa in onda dell’ex compagno presso gli studi Mediaset. Il filmato è stato girato da Striscia la Notizia e includeva battute a sfondo sessuale esplicite. Mi ha dato nostra figlia Ginevra, il dono più grande della mia vita, e gli sarò eternamente grato per tutti gli anni meravigliosi che abbiamo trascorso insieme, per le difficoltà che abbiamo superato e, cosa più significativa, per avermi sposato.
Da tempo siamo su strade separate e la Meloni dice: “È ora di prenderne atto” ancora. Il mio vocabolario è completamente prosciugato oltre a ciò. Coloro che progettavano di picchiarmi in casa dovrebbero sapere che una pietra, per quanta acqua una goccia cerchi di rimuoverla, sarà pur sempre una pietra e la goccia sarà pur sempre acqua.
Il 45enne ha una laurea, uno stipendio confortevole e la passione per il campeggio sul Lago Trasimeno. Eccoci qui: i maschi desiderano una sposa con desideri sessuali maturi, i figli si vergognerebbero se vedessero il padre uscire con donne più giovani… e poi la mamma non c’è per un po’. Statistiche corporee: altezza media, grasso moderato. Altamente competente in molti ambiti, compresi quelli non legati alla tecnologia.
Iniziamo mettendo insieme la macchina della solidarietà. Voglio dare a Giorgia un abbraccio appassionato a nome della mia amicizia e del mio sostegno. Procedi con orgoglio mentre continui a marciare avanti! Secondo il post social del leader della Lega e vicepremier Matteo Salvini, si dice così. Anche il vicepremier e leader di Forza Italia Antonio Tajani ha espresso solidarietà attraverso i social media, attirando l’attenzione.
Fate attenzione, perché La Repubblica ha detto che la cerchia ristretta del primo ministro avrebbe chiesto a Berlusconi e Tajani di aiutarli a far revocare l’embargo televisivo da Striscia la Notizia. Il messaggio espresso dalle poche parole che Tajani ci ha regalato è “Giorgia, ti abbraccio”. Gilberto Pichetto Fratin, ministro dell’Ambiente, ha espresso la volontà di tenersi informato sulla questione dicendo: “Si tratta di un problema molto personale per il primo ministro, che non è inerente al mio ruolo di funzionario governativo”.
Per quanto riguarda una delicata questione familiare che coinvolge una ragazzina, Giorgia Meloni segue lo stato di diritto. Poiché le separazioni sono transizioni intrinsecamente impegnative, i bambini necessitano di tutto l’aiuto possibile in questo momento. Per questo motivo, qualsiasi forma di previsione politica è del tutto inaccettabile. Nelle dichiarazioni della portavoce di X by Action la senatrice Mariastella Gelmini ha espresso “solidarietà” a Giorgia Meloni. Nemmeno una cosa: armonia e comprensione.
Il deputato Ettore Rosato ha espresso sui social la convinzione che questa sia una questione troppo personale per trasformarla in una grossolana arma politica. Ogni aspetto di questa situazione è piuttosto controverso. L’assurdità della richiesta alla Meloni di rispondere alle affermazioni di Giambruno, l’uso manipolativo delle trasmissioni off-air da parte delle reti televisive affiliate ai partiti politici.
E tutto questo accade mentre un bambino di sette anni insiste nel voler condurre una vita spensierata. Molte volte non sono d’accordo con Giorgia Meloni, ma stasera sono addirittura dalla sua parte. Il leader del partito italiano Carlo Calenda si è rivolto ai social media per dichiarare che il suo Paese continuerà a produrre solo letame finché il fango non mangerà tutto e tutti.