Nella Valle Di Elah Storia Vera – Da questa sera in televisione verrà nuovamente proiettato il film tragico Nella valle di Ela. Interpretando la parte di un patriarca la cui fede vacilla dopo aver perso due figli in battaglia, Tommy Lee Jones mostra la profonda angoscia di quell’uomo. Al suo fianco ci sono Theron e Sarandon.
Questa è la Valle di Elah, proprio ai piedi della montagna che Paul Haggis ha utilizzato come sfondo per il suo film.
Sfortunatamente, il corpo di Mike viene scoperto non molto tempo dopo. Dopo essere stato assassinato con 42 coltellate, smembrato e dato alle fiamme, è stato lasciato a marcire nella natura. Frank, nel disperato tentativo di scoprire il destino di suo figlio, parte per una caccia incessante con Sanders come unico compagno. Dopo una serata trascorsa in uno strip club, litigherà con i suoi commilitoni per questioni futili e questi lo uccideranno. La verità che deve affrontare è terribile e solitaria.
Haggis dirige In the Valley of Elah, un film che esplora il terribile destino subito dal soldato Richard T. Davis, con un portamento sicuro e potente. Ma va oltre l’essere solo un documento storico, perché affronta questioni delicate a cui il pubblico americano ha prestato meno attenzione. In verità, il film è una critica feroce di una particolare cultura politica e sociale americana, toccando argomenti come il terrorismo, il disturbo da stress post-traumatico e il fronte del Medio Oriente.
Considerando quanto il popolo americano fosse inorridito dal terribile evento, la storia di Davis merita un ulteriore esame per la sua prospettiva unica. Figlio di due soldati dell’esercito, Richard si è arruolato nel 1998 e ha prestato servizio in Iraq e Bosnia. La sua città natale è una stazione militare tedesca.
Due giorni dopo il suo ritorno in Iraq, il 15 luglio 2003, fu trovato morto fuori Fort Benning. Suo padre Lanny ha implorato gli ufficiali militari di non confondere la sua partenza improvvisa con la diserzione, ma ci sono voluti due mesi dopo la sua scomparsa prima che il suo corpo fosse ritrovato. Similmente a Nella valle di Elah, il costante impegno di un padre nei confronti dell’indagine di suo figlio alla fine lo porta all’orribile realtà. Tre dei suoi colleghi di dipartimento – Douglas Woodcoff, Jacob Burgoyne, Alberto Martinez e Mario Navarette – furono i veri responsabili della morte di suo figlio.
La sua morte avvenne dopo che fu trafitto 33 volte. Il trio procedette a smembrarlo nella speranza che le creature selvagge lo scacciassero. Nella sostanza, il crimine ebbe senza dubbio inizio quando Davis cercò di pubblicare il suo resoconto di stupro e altri atti di brutalità perpetrati dai soldati americani. Poiché Richard non era a conoscenza del fatto che tre degli uomini con cui era quella notte avevano commesso crimini mentre combattevano in Iraq, i quattro uomini presero la decisione immediata di rapire Richard e di estorcere le sue prove.
Mark Boal, il cui pezzo per Playboy Death and Dishonor costituisce uno spartiacque nel riferire sul fronte interno della guerra al terrorismo, viene introdotto in Nella valle di Elah. Il libro rivela anche che il disturbo da stress post-traumatico è stato un fattore importante nella sfortunata scomparsa di Davis. La sua storia è stata oggetto di un programma della CBS chiamato Duty, Death and Dishonor; ha dato origine a diversi romanzi e a un film di Haggis, che il padre della vittima ha lodato come un film eccellente e brutale. semplice e genuino, in risonanza con un vasto pubblico.
Dopo la morte di Richard Davis, la sua famiglia e i suoi amici hanno formato la Richard Davis Foundation for Peace per aiutare i veterani che hanno subito traumi, disturbo da stress post-traumatico e altre difficoltà a reintegrarsi nella vita civile. Il fatto che il caso continui ad essere ai primi posti in termini di spettatori tra gli americani dimostra ulteriormente che Nella valle di Elah è un film genuino, basato sui fatti e realistico che descrive il tragico svolgersi di un evento onesto e significativo che mette a nudo l’orribile stato dell’America. nel nuovo millennio.
Nella valle di Elah, un film di Paul Haggis, andrà in onda stasera alle 21 su Iris. Temi pesanti come l’abuso di droghe, il disturbo da stress post-traumatico (PTSD) e la guerra in Iraq vengono esplorati in questo film, che fa parte della 64a Mostra del Cinema di Venezia. Quattro attori – James Franco, Susan Sarandon, Charlize Theron e Tommy Lee Jones – interpretano i ruoli di un padre e un figlio alla ricerca.
Gli eventi mostrati nel film sono realmente accaduti, anche se il regista ha cambiato alcuni dettagli e ha omesso alcune identità dalla trama originale. Uno dei riferimenti forniti è un articolo del giornalista Mark Boals intitolato “Morte e disonore”, basato su un vero caso di omicidio. Alla luce dell’elevato numero di perdite e casi di disturbo da stress post-traumatico tra le forze americane in servizio nella guerra in Iraq, questo sviluppo ha sbalordito la nazione. Unisciti a me stasera mentre guardiamo Nella valle di Elah e scopriamo la vera storia.
Un resoconto della vita di Richard T. Davis nella valle di Elah
Un riferimento al luogo biblico dell’incontro tra Davide e Golia, “Nella valle di Elah” riporta le analogie del film tra soldati e combattimento. È già stato detto che la storia è basata su una storia vera. Il nome di quel soldato è Richard T. Tra i treIl veterano della guerra in Iraq assassinato dai suoi commilitoni era Davis. Nonostante i migliori sforzi degli avvocati per minimizzare la colpa del loro cliente sostenendo il disturbo da stress post-traumatico, la giuria li ha condannati colpevoli di omicidio. Lanny, padre di Richard ed ex ufficiale militare, ha promesso di scoprire la verità sull’omicidio di suo figlio.
Tommy Lee Jones è il protagonista del film, Hank Deerfield. La notizia che il figlio di Hank è scomparso lo spinge a intraprendere una missione per localizzarlo. Un’investigatrice di nome Emily Sanders, con la quale Hank ha occasionalmente dei conflitti, sta seguendo i casi. Mesi dopo, il suo corpo gravemente ferito fu portato alla luce; i suoi assassini avevano smembrato e bruciato i suoi resti per nascondere le loro tracce. Ha subito trentatré coltellate. Le truppe hanno assassinato il giovane soldato perché si era espresso contro lo stupro di una donna irachena da parte delle forze americane.
Non merita considerazione il fatto che i militari inizialmente abbiano scelto di ignorarlo e di trattarlo come un disertore. Senza alcuna preoccupazione al mondo, Lenny riprese il viaggio dalla sua casa nel Missouri al campo di Richard a Fort Worth, in Texas. Alla fine, nel febbraio 2004, i responsabili furono assicurati alla giustizia dopo aver avviato un’indagine per loro conto.
Nonostante i migliori sforzi della difesa per minimizzare il comportamento come disturbo da stress post-traumatico, l’omicidio colposo è stato comunque ritenuto colpevole. Nel corso della situazione di stallo a Baghdad, Richard è stato, come ha dimostrato il processo, sottoposto a numerose aggressioni. Era passato un po’ di tempo dall’ultima volta che i suoi amici avevano cospirato contro di lui.
Dopo la sua morte per mano dei suoi commilitoni, la questione scatenò un acceso dibattito pubblico e la risposta del film del 2007 fu equamente divisa su linee politiche. Non importa come la si consideri, la storia di Richard T. Davis è un dramma umano straziante che mostra quanto sia più facile morire che affrontare i ricordi di una tragedia. Nel novembre 2002, i suoi genitori lo videro per l’ultima volta prima che fosse portato in Kuwait. Richard iniziò a mettere in dubbio che la guerra sarebbe scoppiata anche subito dopo la dichiarazione di guerra di Bush.
Le ricostruzioni fanno luce sul fatto che la compagnia di Richard, la Baker Company, il Primo Battaglione, il 15° Reggimento di Fanteria, la Terza Brigata, la Terza Divisione di Fanteria, attraversarono l’Iraq e combatterono in sette diversi villaggi. Sono venuti direttamente dal Kuwait. Nella primavera del 2003, il padre di Richard, Lenny, ricevette una chiamata dal Pentagono in cui si informava che suo figlio era scomparso, nonostante fosse previsto il suo ritorno.
Richard, nato in una base militare tedesca, si arruolò nell’esercito nel 1999 quando aveva diciannove anni. Voleva diventare un patriota come suo padre prima di lui, quindi si arruolò nella guerra del Vietnam. Le Nazioni Unite lo hanno mandato in Bosnia dopo aver prestato servizio nelle loro forze. Dopo aver visto gli orrori della battaglia con i suoi occhi, tornò a casa e ne parlò con suo padre. Tuttavia, Richard continuò a servire; era un soldato coraggioso e competente. Era un esperto di gadget e meccanica e possedeva altre armi che gli fornivano un vantaggio in combattimento.
Un padre milanese intraprende una missione attraverso il paese per trovare giustizia per il figlio tradito, deluso sia dai suoi amici che dalla politica americana. In questo film Paul Haggis, premio Oscar, racconta una storia vera. All’interno della Valle dell’Elah, Basato su una storia che scatenò uno scandalo nazionale durante la presidenza Bush. Susan Sarandon, Tommy Lee Jones e Charlize Theron sono i protagonisti del film; interpretano i detective che indagano sulla misteriosa morte di Richard T. Davis e di suo padre, Lenny.
