Michele Santoro Malattia

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Michele Santoro Malattia
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Michele Santoro Malattia – Michele Santoro Salerno è un giornalista, conduttore televisivo, autore televisivo, produttore televisivo ed ex politico italiano; è nato il 2 luglio 1951. Santoro, figlio di un ingegnere ferroviario di Monteverde, è nato e cresciuto a Salerno, dove si è poi laureato in filosofia sotto la guida di Biagio De Giovanni. Ha iniziato sia nell’attivismo politico che nel giornalismo come membro del gruppo maoista Unione Comunisti Italiani (UCI), la cui pubblicazione Servire il popolo ha cessato le pubblicazioni nel 1975 dopo la scomparsa dell’UCI.

Il bisettimanale La Voce della Campania del PCI campano lo ha assunto in seguito, e ne è stato direttore per nove mesi fino a quando è stato licenziato per aver espresso opinioni diverse dalla posizione ufficiale del partito. In seguito ha lavorato per l’Unità, Il Mattino ed Epoca.
Oltre Samarcanda, pubblicato nel 1991 da Sperling & Kupfer, vince l’anno successivo il Premio Cimitile. Michele Santoro è stato consigliere provinciale per Taranto dal 2004 al 2009, e la sua morte è stata avvertita in tutta la provincia.

Era risoluto, onesto, leale, un guerriero e, soprattutto, era convincente. Aveva sessantasette anni, un rispettato esperto nel suo campo e una figura popolare che amava la politica. Era uno dei membri più in vista di Forza Italia a Taranto all’epoca, prima che il gruppo si trasformasse in PDL. Nel 2016 è stato al ballottaggio con Ciro D’Al, sindaco uscente della città della ceramica, ed è andato molto vicino a diventare sindaco.

Sua figlia Maria condivide il suo zelo per il servizio pubblico, e lei stessa si è candidata all’ultima tornata di elezioni amministrative, guadagnandosi entrambe le volte l’entusiastico sostegno del padre. Anche un giornalista fa fatica a scrivere di un amico poche ore dopo la sua morte. I nostri cuori vanno a sua moglie, Annamaria Spagnulo, e ai suoi figli, Maria e Giovannino. Tuttavia, questo è uno dei conduttori e giornalisti più amati e discussi dell’era moderna.

Ha guidato diverse iniziative, ma è stato anche coinvolto in numerosi scandali, spesso al fianco di personaggi politici di grande visibilità. C’è molto da imparare e discutere ripercorrendo la sua carriera passo dopo passo. Rimane solo un mistero da risolvere: che fine ha fatto? Entra nel nocciolo della questione, perché la soluzione non è facile da capire in questo scenario. Come ingegnere ferroviario in pensione, suo padre ha fatto innumerevoli sacrifici per garantire che suo figlio avesse la sicurezza di concentrarsi sulla sua educazione.

Michele Santoro Malattia

Dopo il diploma di maturità classica, l’ottimo Michele si è iscritto all’università e si è laureato in filosofia all’Università di Salerno. Per quanto riguarda la sua vita personale, non si sa quasi nulla. Una cosa che si sa per certo, però, è che è stato sposato due volte. Tonia Cardinale, scrittrice ed ex imprenditrice, è stata la sua prima moglie. Sono stati insieme per 12 anni, durante i quali è nata Luna. Aveva dieci anni quando i suoi genitori si sono separati, secondo un libro di memorie scritto dalla donna.

Questa prima moglie, Sanja Podgajski, psicologa di 13 anni più giovane di Michele Santoro, lo ha davvero affascinato. È nata a Zagabria, ma si è trasferita a Rimini, in Italia, con sua madre quando era molto piccola. Ha conseguito una laurea in psicologia e ora lavora come terapista in seguito. Si sono conosciuti quando la donna si è trasferita a Roma, dove risiedeva il giornalista. Si sono sposati nel 1997 e dalla coppia è nata Mico, la seconda figlia del direttore d’orchestra.

La palestra del giornalista è stata la stampa e altre realtà minori, tra cui Servire il popolo e La Voce della Campania. Tuttavia, alla fine è passato al livello successivo e ha iniziato a collaborare con importanti pubblicazioni come L’Unità e Il Mattino. La sua grande occasione è arrivata quando ha fatto il suo debutto televisivo in Rai nel 1982. Tutto è iniziato con lui dirigendo e componendo fiction radiofoniche per Radio Uno e TG3, ma ha incluso anche l’inizio di diversi programmi innovativi come Samarcanda, Il rosso e il nero, e Tempo Reale.

Quando Moby Dick arrivò a Mediaset nell’autunno del 1996, lui era lì per condurlo. Nel 1999, tuttavia, torna trionfalmente in Rai. Dal punto di vista professionale, gli spettacoli Circus, Sciuscià e Il raggio verde sono stati senza dubbio quelli che gli hanno permesso di dedicarsi. Ma i turni e i dibattiti stavano arrivando presto. Dopo aver trascorso la primavera e l’estate del 1999 in Mediaset, Santoro torna in Rai in autunno per condurre su Rai 1 il programma Circus. 2000 (eccetto marzo e aprile); Ruotolo, Iacona e Formigli hanno sempre lavorato insieme al progetto.

Sempre su Rai 1, in prima assoluta nel marzo 2000, Sciuscià di Santoro. Va in onda il giovedì sera a mezzanotte. La serie originale di Sciuscià è andata in onda da marzo ad aprile ed era composta da reportage girati e montati con lo stile di un film; la seconda serie è andata in onda da luglio a settembre ed è andata in onda alla stessa ora del giorno e della notte ma o.

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