Matteo Messina Denaro Malattia

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Matteo Messina Denaro Malattia
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Matteo Messina Denaro Malattia – reparto di oncologia dell’ospedale Sant’Antonio Abate è stato perquisito dai carabinieri del comando provinciale di Trapani alla ricerca dei risultati delle prime analisi istologiche eseguite sul malato di tumore al colon Matteo Messina Denaro. La situazione del medico di base, Filippo Zerilli, è al vaglio degli inquirenti. Zerilli era assente dalla perquisizione di ieri mattina per malattia. Gli investigatori stanno esaminando i ruoli di altri medici per vedere se conoscevano la vera identità di Andrea Bonafede, che è qualcosa su cui sono interessato a saperne di più.
Secondo l’Ansa, citando fonti mediche, il professor Luciano Mutti, primario del reparto oncologico a gestione universitaria dell’ospedale San Salvatore, ieri mattina ha visitato Messina Denaro nell’infermeria penitenziaria del carcere Le Costarelle dell’Aquila. Durante la riunione sarebbe trascorsa circa un’ora. È stato rivelato che, nonostante il rigoroso anonimato, si preferisce che tutte le terapie e le procedure siano effettuate all’interno del carcere stesso, in modo da limitare le visite ospedaliere, che attiverebbero misure di sicurezza cruciali.Catturato lunedì e detenuto a L’Aquila da ieri in regime di 41bis, l’ex boss è solo all’inizio di un complesso iter medico e organizzativo che porterà all’avvio di un percorso di cura.

Le sue condizioni di salute sono tenute segrete. I medici stanno attualmente vagliando gli esami e la documentazione inviati dai medici di Palermo, dopodiché verrà definita una strategia di intervento, comprensiva probabilmente della chemioterapia, che potrebbe iniziare già da domani (giovedì 19 gennaio ndr). Si è appreso che l’oncologo, molto probabilmente lo stesso professor Mutti, sarebbe presente per la somministrazione, che avverrà in un’apposita area del carcere. L’Asl provinciale dell’Aquila si è assunta la responsabilità del paziente ed è in costante contatto con l’amministrazione penitenziaria, secondo fonti sanitarie.

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Alfonso Tumbarello, medico di famiglia a Campobello di Mazara, è stato citato come indagato poiché curava sia il boss, alias Andrea Bonafede, sia l’attuale Bonafede.
In qualità di presidente dell’ordine dei medici trapanesi, Vito Barraco ha rilasciato la seguente dichiarazione: “Apprendo dalla stampa che alcuni colleghi iscritti all’ordine dei medici trapanesi sarebbero coinvolti nelle indagini relative all’arresto del latitante Matteo Messina Denaro. Anche se non ho ancora sentito nulla di ufficiale dai pubblici ministeri interessati, sta iniziando il processo per stabilire se qualcuno dei suoi colleghi abbia o meno violato il codice etico partecipando all’inchiesta giudiziaria di oggi.

E prosegue: “Inizierò la convocazione dei medici che presumibilmente parteciperanno all’indagine, ed entro 10 giorni li ascolterò io stesso come previsto dal nostro regolamento nazionale”. Il consiglio disciplinare dell’associazione esaminerà il verbale dell’udienza e deciderà se intraprendere o meno un’azione disciplinare dopo aver esaminato le prove presentate. Le infrazioni più gravi possono comportare la sospensione immediata dall’ordine medico da parte della commissione disciplinare.

Bettino Craxi merita la nostra attenzione non sull’argento di famiglia ma sulle incalzanti sfide della giornata. In realtà, la cultura e la politica contemporanee cavalcano le onde di un comunismo romanzato, di un fascismo rivalutato e di un’Italia repubblicana accusata, dando vita a una leadership di governo conquistata da soggetti cresciuti nell’estrema destra e una leadership di sinistra che è un enigma, oscillante tra populismo e neoliberismo attraverso la mediazione del “partito radicale di massa”.
La figura di Craxi solleva due questioni fondamentali in questo contesto: in primo luogo, fino a che punto un partito può spingersi da solo in termini di identità e “anticorpi” competitivi; solo sull’onda del “miracolo economico”, ma affronta anche una stagione di contrapposizione con alternative concrete alle formule della destra. Da Gramsci e Togliatti al saggio contro il leninismo in nome della pluralità politica ed economica, la cultura comunista è stata contestata di fronte a un Pci considerato “egemonico”. Il riformismo di Filippo Turati e il socialismo liberale di Carlo Rosselli venivano «riscoperti» e «riabilitati» insieme, sul piano storico.

In secondo luogo, la riorganizzazione e il rilancio della presenza socialista in campo sindacale, che ha visto, con Giorgio Benvenuto, il ritorno di una figura socialista ai vertici tra governo e sociale, con Agostino Marianetti una rinnovata caratterizzazione nella CGIL, e con Mario Did divenuto uno dei principali interlocutori socialisti di Jacques Delors, funse da “anticorpo” al rinnovamento generalizzato nella leadership delle federazioni di partito. Il terzo “anticorpo” fu una presenza socialista più assertiva sulla scena globale, con una concentrarsi sull’Europa e una solida attenzione e rete di legami con il Mediterraneo e

America latina. Ad esempio, nell’incidente di “Achille Lauro”, gli Stati Uniti sono stati colti alla sprovvista da Craxi, che in sole ventiquattr’ore è riuscito a chiudere tutti i porti, costringendo così i terroristi ad arrendersi ad Arafat.L’archiviazione del “superamento del capitalismo” e la piena accettazione dell’economia di mercato o come “economia di mercato sociale” sono le basi su cui è stato costruito il nuovo governo di sinistra. In precedenza, l’attenzione della sinistra si era concentrata sulla nazionalizzazione e la pianificazione, con obiettivi primari di redistribuzione e assistenza.

Ciò ha portato a legami più stretti con la Cisl di Carniti e, infine, con i socialisti della CGIL, la cui unità ha sostenuto la rielaborazione dei programmi dell’ascensore e del lavoro attivo. La connessione di Craxi e Pertini è stata una parte importante della storia. (Di questi tempi, è più probabile che gli storici chiedano scusa per gli anni ’70 che per gli anni in cui un socialista occupò il Quirinale e un altro Palazzo Chigi, che sono considerati tra i più oscuri della storia della nostra nazione). Pertini ha avuto un ruolo cruciale nel permettere a Craxi di guidare il governo, a cominciare dal salvataggio “incarico esplorativo” dopo il deludente risultato elettorale del ’79, e proseguendo con il suo forte appoggio a Craxi sugli euromissili e nel decreto sulla scala mobile.

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