Marta Donà Padre

Spargi l'amore
Marta Donà Padre
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Marta Donà Padre – Perché? Perché è l’anagramma di “la Marta”. Quando lavoravo alla Sony, Fiorello si divertiva a prendere in giro il mio nome ogni volta che invitavo ospiti nel suo show. Era perfetto per il nome della mia startup del 2016 e l’ho utilizzato anche come handle di Twitter. “Credo che questo rapporto non abbia fatto altro che facilitarmi lo svolgimento dei primi tre mesi di stage a Milano dopo il corso triennale in Scienze della Comunicazione, Editoria e Giornalismo frequentato a Verona”, racconta la studentessa.

Sembra che vada tutto bene adesso?

Quando Marta chiese: “Marta, lascerai il tuo lavoro e diventerai la mia manager?” una delle mie prime risposte è stata: “No, non sono capace”. Dato che è stato così, gli ho affidato dei veri manager. Nel frattempo è tornato da me con questa affermazione: “Sono consapevole che ci sono altre scelte, ma penso che tu sia il miglior candidato per la posizione perché mi fido di te e posso andare dove tu non puoi”. Finché tu torni a lavorare per l’azienda, io posso tornare a scuola.

Anche altri che erano completamente fuori di testa riponevano la loro fiducia in lei.

Il fatto che allora avessi poca conoscenza della televisione non faceva altro che aumentare la confusione! Franchino Tuzio, la sua famigerata agenzia e duro manager, era appena morto. Anche se era completamente pazzo, Ale suggerì comunque di fare qualcosa. Ho comunque dovuto affrontare una sfida enorme, anche con il suo aiuto. Senza esitazione,

mi sono immerso nei miei studi e mi sono preparato. L’aggiunta di Anthony Dikele Distefano, che in precedenza aveva scritto per una serie TV Netflix, è stato comunque un altro enorme passo avanti. Di regola, mi piace imparare cose nuove.

I primi contratti sono stati tuoi da firmare?

Un avvocato che rappresentava Marco è stato qualcuno che ho consultato quando ho iniziato inizialmente. L’immagine della sua casa – il divano, sua moglie, le sue figlie e me – aggrappati a quelle carte, desiderosi di conoscere la logica dietro disposizioni specifiche, rimane chiara nella mia mente. Nonostante il mio disprezzo iniziale, ora sono diventato famoso per essere un vero rompicoglioni. Per un colpo di fortuna, sono diventato il capo senza essere tirannico.

poiché sua zia è Claudia Mori. Fino a che punto avresti potuto aiutarla?

La mia impressione di zio Adriano era che fosse davvero ordinario, proprio come zio Franco. Quando io e i miei fratelli andavamo a casa sua e stavamo con mia nonna durante l’estate, giocavamo sul divano o facevamo i compiti. Anche il soggiorno era abbastanza grande da contenere il computer, che aveva un microfono, così potevamo rimanere in contatto. Consapevole della sua identità col passare del tempo, ho notato che altri volevano la sua foto.

Mentre mio zio stava registrando con me e Mina a casa, mi è venuto in mente il testo “Non posso parlare d’amore” e la nostra canzone “Acqua e sale”. Non mi vengono in mente altri incontri; l’unica è stata la volta in cui lei e Gaber si sono abbracciati durante uno show televisivo. Solo in seguito se ne resero conto l’importanza.

Li ho visti di sfuggita nel camerino poco prima che andassero a X Factor. Erano quindi cristallini sui brani che intendevano eseguire. Poiché non ha cercato di domare i loro talenti innati, sono stati fortunati ad avere Manuel Agnelli come allenatore. Riaffiorano solo le mutande e i tacchi a spillo di Damiano incentrati sui baci.

Le ultime tre vittorie al Festival di Sanremo sono state tutte ottenute da piloti donne. La sua importanza nell’industria musicale italiana sembra non avere limiti di età, dato che ha solo 40 anni. Tra i suoi artisti che hanno vinto Sanremo negli ultimi tre anni ci sono Marco Mengoni, Angelina Mang e Maneskin. Anche se hanno vinto l’Eurovision nel 2021, hanno deciso di smettere di lavorare insieme poco dopo. Attualmente la coppia di protagoniste è composta da lei e Angelina Mango.

Marta Donà però è un mistero. In Italia c’è un 40enne che gestisce la carriera di Alessandro Cattelan e di altri attori e musicisti famosi. Chi è questa persona? Avrei ragione? Insieme possiamo trovare una soluzione. La manager artistica Marta Donà gestisce noti musicisti italiani attraverso la sua organizzazione tutta al femminile, LaTarma, di cui è cofondatrice e di cui attualmente è amministratore delegato. L’immeritato soprannome di “nipote d’arte” spetta a Marta Donà.

Storia vera: la manager di Angelina Mango ha vinto quattro volte Sanremo con il suo talento. È il primo management ad averlo mai realizzato. Ha come nonne anche Claudia Mori e Adriano Celentano. Un risultato davvero notevole per qualcuno che ha iniziato la sua illustre carriera nella comunicazione e ha continuato a lavorare come ufficio stampa di Sony, il tutto prima di compiere quarant’anni. Quando Marco Mengoni le chiese di lasciare la sua vita e seguirlo, la storia prese una piega drammatica. Le cose presero una brutta piega dopo.

Quando si parla di Eurovision, Marta Donà ha un track record di successi. Dal 2013 al 2023 si esibisce con Marco Mengoni, nel 2016 con Francesca Michielin, nel 2021 con i Maneskin e quest’anno con Angelina Mango. Alessandro Cattelan, che ha co-condotto l’Eurovision Song Contest nel 2022 insieme a Mika e Laura Pausini, è gestito da questa donna di successo, che continua a prosperare nel suo ruolo.

Marta Donà Padre

Seguendo le orme del trionfo di Angelina Mango a Sanremo, Marta Donà accompagnerà sicuramente la giovane artista all’Eurovision, dove sarà sicuramente una delle migliori interpreti, se non la campionessa. Il suo anno è finalmente arrivato, a quanto pare. La storia d’amore tra la manager Marta Donà e la “sua” creatura Angelina Mango è diventata virale sul web e tutti gli occhi sono puntati su di lei quando stasera ha annunciato il vincitore del Festival di Sanremo.

Il giovane cantante, alla convocazione di Fiorello e Amadeus, è stato accolto a braccia aperte. È nato a Maratea 22 anni fa. Questa donna dai capelli ricci ha pubblicato il suo post confessionale su Instagram sabato, molto prima della finale. Perché? Perché questo è più di un semplice lavoro; è un intero stile di vita. Sì, Nina, te ne sono grato.

Nonostante la sua relativa oscurità, Marta Donà si è guadagnata il rispetto dei suoi colleghi del settore dell’intrattenimento, in particolare dell’industria musicale, grazie al suo ruolo di manager per i Maneskin. Attualmente si occupa non solo della carriera di Mango, ma anche della musica e dei personaggi pubblici di Marco Mengoni e Francesca Michielin, nonché di Antonio Dikele Distefano e Alessandro Cattelan, noto personaggio televisivo che ha lavorato per Factor e ha sostenuto lo stesso. conduttore del 22° Eurovision Song Contest.

Questa è la quarta vittoria di Mengoni in un decennio, quindi sono esperti nelle trovate del palco dell’Ariston. Lungo la strada hanno avuto i Maneskin e, più recentemente, hanno vinto con Angelina. Ha chiaramente dei sentimenti per Angelina, come dimostrano i suoi numerosi post e storie sui social media, come il sentito “Noi” di quattro giorni fa, che mostra te e Angelina Mango in una foto insieme, e la risposta di Angelina Mango è stata un semplice “Io ti amo.”

Questa 40enne è la “nipote d’arte” di Adrigo Celentano e Claudia Mori. La sua carriera è iniziata nel giornalismo, ma presto si è ritrovata nell’ufficio stampa, da dove ha potuto sfondare nel settore musicale. Mentre va a comprare le sigarette incontra Marco Mengoni, il cui incontro con la Sony darà impulso alla sua straordinaria carriera, e mi ha proposto di diventare il suo manager”, come racconta Elle.

Nel 2012, ha fondato l’agenzia di marketing per sole donne LaTarma per sostenere le carriere dei pesi massimi del settore dell’intrattenimento come artisti, attori e personaggi televisivi. Protagonista di spicco del mondo della musica e manager di numerosi interpreti famosi, Marta Donà non ha legami con Claudia Mori o Adriano Celentano, ma è comunque molto conosciuta. Con le sue performance con i Maneskin e Marco Mengoni ha vinto tre volte il Festival di Sanremo, diventando la prima donna under 40 a riuscirci.

Secondo Il Messaggero, la sua agenzia LaTarma srl ha vinto i BEA, i Best Event Awards, nel 2022 e nel 2023. Da notare che la squadra femminile ha meno di 40 anni. Figlio d’arte del mondo della stampa, Antonio Dikele Distefano, gestisce attualmente i progetti globali di Mengoni, Francesca Michielin, Alessandro Cattelan e dello scrittore e direttore di Esse Magazine, Donà.

Un anno fa ha ristrutturato l’azienda in tre dipartimenti: Records, Entertainment e Management, che lavorano insieme per espandere l’attività. Questa dedizione è ciò che l’ha spinta a farlo. Alla domanda se Claudia Mori e Adriano Celentano le avessero dato qualche consiglio in quanto nipote, ha risposto: “Sono sempre stata sostenuta dalla mia famiglia e dai miei zii, che mi hanno sostenuto ma da lontano, senza mai interferire”.

Interrogati sulla rottura avvenuta nel 2021 con la band più chiacchierata degli ultimi cinque anni, i Maneskin hanno invece affermato: “Ho capito che essere il manager di un artista è molto più di un matrimonio o di una relazione: diventa una famiglia”. Anche gli artisti, infatti, possono divorziare allo stesso modo dei coniugi. Senza sapere cosa sarebbe successo, non avrei mostrato quanto fossi devastato. Eppure, in questo mondo, una cosa del genere accadrà sicuramente.

Con un totale di 1.364.686 pensioni distribuite nel 2023, sono passati di mano 14,3 miliardi di euro. La quota delle pensioni assistenziali, ora al 46,5%, è aumentata del 48,6% rispetto al 2022. La quota delle pensioni totali pagate dal governo nel 2003 è stata del 36%, in aumento di 11 punti percentuali rispetto al decennio precedente. Ne è derivato un notevole aumento.

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