
Marta Donà Figlia Di – Le ultime tre vittorie al Festival di Sanremo sono state tutte ottenute da piloti donne. La sua importanza nell’industria musicale italiana sembra non avere limiti di età, dato che ha solo 40 anni. Tra i suoi artisti che hanno vinto Sanremo negli ultimi tre anni ci sono Marco Mengoni, Angelina Mang e Maneskin. Anche se hanno vinto l’Eurovision nel 2021, hanno deciso di smettere di lavorare insieme poco dopo. Attualmente, la coppia protagonista è composta da lei e Angelina Mango.
Allora, qual è lo scopo dell’uso del termine “Latarma”?
Perché? Perché è l’anagramma di “la Marta”. Quando lavoravo alla Sony, Fiorello si divertiva a prendere in giro il mio nome ogni volta che invitavo ospiti nel suo show. Ecco perché ho iniziato a usarlo nel 2016 per marchiare la mia attività e ne ho fatto anche il mio account Twitter. “Credo che questo rapporto non abbia fatto altro che facilitarmi lo svolgimento dei primi tre mesi di stage a Milano dopo il corso triennale in Scienze della Comunicazione, Editoria e Giornalismo frequentato a Verona”, racconta la studentessa.
Sembra che vada tutto bene adesso?
Quando Marta chiese: “Marta, lascerai il tuo lavoro e diventerai la mia manager?” una delle mie prime risposte è stata: “No, non sono capace”. Questo è il motivo per cui gli ho fornito un collegamento alla gestione reale. Nel frattempo è tornato da me con questa affermazione: “Sono consapevole che ci sono altre scelte, ma penso che tu sia il miglior candidato per la posizione perché mi fido di te e posso andare dove tu non puoi”. Finché tu torni a lavorare per l’azienda, io posso tornare a scuola.
Anche altri che erano completamente fuori di testa riponevano la loro fiducia in lei.
Il fatto che allora avessi poca conoscenza della televisione non faceva altro che aumentare la confusione! Solo di recente è scomparso Franchino Tuzio, il suo leggendario agente e formidabile manager. Anche se era completamente pazzo, Ale suggerì comunque di fare qualcosa. Ho comunque dovuto affrontare una sfida enorme, anche con il suo aiuto.
Senza esitazione, mi sono immerso nei miei studi e mi sono preparato. L’aggiunta di Antonio Dikele Distefano, che in precedenza aveva scritto una serie TV Netflix, è stato un passo ancora più grande. Di regola, mi piace imparare cose nuove.
Mi chiedevo come ti sono andati i primi contratti.
Un avvocato che rappresentava Marco è stato qualcuno che ho consultato quando ho iniziato inizialmente. L’immagine della sua casa – il divano, la moglie, le figlie e io – aggrappati a quelle carte, desiderosi di conoscere la logica dietro l’inserimento di alcune disposizioni, è ancora chiara nella mia memoria. Dopo essere stato inizialmente ignorato, ora sono noto per essere un fastidio. Per un colpo di fortuna, sono diventato il capo senza essere tirannico.
Fino a che punto avresti potuto aiutarla?
Mio zio Adriano era molto ordinario, proprio come mio zio Franco. Immagino che non dovrebbe sorprendere che il soggiorno fosse abbastanza grande da ospitare non solo il divano dove io e i miei fratelli giocavamo o finivamo i compiti, ma anche il computer con il microfono quando stavamo con mia nonna in estate e visitarlo. Consapevole della sua identità col passare del tempo, ho notato che altri volevano la sua foto.
Durante la nostra sessione di registrazione casalinga con mio zio, mi sono venuti in mente il testo di “I can’t talk about love” e la nostra canzone “Water and salt”. Non mi vengono in mente altri incontri; l’unica è stata la volta in cui lei e Gaber si sono abbracciati durante uno show televisivo. Solo in seguito se ne resero conto l’importanza.
Amministrazione degli artisti Marta Donà rappresenta famosi musicisti italiani attraverso la sua azienda tutta al femminile, LaTarma, da lei fondata e di cui è amministratore delegato. L’immeritato soprannome di “nipote d’arte” spetta a Marta Donà. Una curiosità sulla manager di Angelina Mango è che è la prima manager della storia a vincere quattro volte Sanremo con artisti sotto la sua gestione. Anche le famiglie Celentano e Mori la considerano nipote.
Un risultato davvero notevole per qualcuno che ha iniziato la sua illustre carriera nella comunicazione e ha continuato a lavorare come ufficio stampa di Sony, il tutto prima di compiere quarant’anni. Nella storia avviene una svolta drammatica quando Marco Mengoni le chiede di lasciare la sua vita e seguirlo. Da allora le cose prendono una brutta piega.
Inoltre, Marta Donà ha una lunga storia di rappresentanza di vari artisti all’Eurovision, avendolo fatto per Marco Mengoni nel 2013 e di nuovo nel 2023, Francesca Michielin nel 2016, Maneskin e ora Angelina Mango. L’azienda tutta al femminile LaTarma è stata fondata da lei nel 2016. L’immeritato soprannome di “nipote d’arte” apparteneva a Marta Donà. Ciò che rende unica la manager di Angelina Mango è il fatto di aver vinto quattro volte Sanremo utilizzando solo il proprio talento. Anche le famiglie Celentano e Mori la considerano nipote.
Un risultato davvero notevole per qualcuno che ha iniziato la sua illustre carriera nella comunicazione e ha continuato a lavorare come ufficio stampa di Sony, il tutto prima di compiere quarant’anni. La storia ha preso una svolta drammatica wallora Marco Mengoni le chiese di abbandonare la sua vita e di seguirlo. Le cose presero una brutta piega dopo.
A parte questo, Marta Donà ha una serie di artisti Eurovision di successo, tra cui Marco Mengoni nel 2013 e ancora nel 2023, Francesca Michielin nel 2016, Maneskin nel 2021 e Angelina Mango quest’anno. Alessandro Cattelan tifa per questa donna che continua a vincere alla grande.I suoi compiti di conduttrice dell’Eurovision Song Contest nel 2022 sono stati condivisi con Mika e Laura Pausini.
Inoltre, dopo che Angelina Mango ha vinto Sanremo, Marta Donà andrà sicuramente all’Eurovision con la giovane artista, e non ci sorprenderemo se finirà per vincere o almeno piazzarsi terza. Il suo anno è finalmente arrivato, a quanto pare. Protagonista di spicco del mondo della musica e manager di numerosi interpreti famosi,
Marta Donà non ha legami con Claudia Mori o Adriano Celentano, ma è comunque molto conosciuta. Con le sue performance con i Maneskin e Marco Mengoni ha vinto tre volte il Festival di Sanremo, diventando la prima donna under 40 a riuscirci.
Ha vinto il premio BEA come miglior evento nel 2022 e nel 2023 con una squadra femminile sotto i 40 anni, secondo Il Messaggero, che scrive della sua agenzia, LaTarma srl. Nato nel settore della stampa, Donà ora supervisiona gli sforzi globali di Mengoni, Francesca Michielin, Alessandro Cattelan e Antonio Dikele Distefano, scrittore e direttore di Esse Magazine.
Un anno fa ha ristrutturato l’azienda in tre dipartimenti: Records, Entertainment e Management, che lavorano insieme per espandere l’attività. Questa dedizione è ciò che l’ha spinta a farlo. Alla domanda se Claudia Mori e Adriano Celentano le avessero dato qualche consiglio in quanto loro nipoti, ha detto: “Sono sempre stata supportata dalla mia famiglia e dai miei zii,
che non ha mai provato a intervenire, anche quando avevo bisogno di qualcuno con cui parlare e invece è rimasto al mio fianco. Interrogati sulla rottura avvenuta nel 2021 con la band più chiacchierata degli ultimi cinque anni, i Maneskin hanno invece affermato:
“Ho capito che essere il manager di un artista è molto più di un matrimonio o di una relazione: diventa una famiglia”. La stessa logica che vale per un matrimonio può valere anche per le relazioni tra artisti. Altrimenti non avrei scritto il mio dolore; il finale è stato inaspettato. Eppure, in questo mondo, una cosa del genere accadrà sicuramente.
Come ha dimostrato la crisi mondiale dei mutui subprime del 2008, si tratta di un rischio potenzialmente catastrofico. Ma quale grande banca sembra colpire questo “rischio sistemico”? In Europa ci sono banche che trattano frequentemente derivati? Rifletti su questo: 1. Attività bancarie presso Deutsche Bank L’esposizione creditizia da derivati presso la German Bank è diminuita del 22,2% dal 2013 al 2012, per un totale di 4.265 miliardi di euro alla fine del 2022. Quando si tratta di derivati, le banche europee hanno ancora il sopravvento.
Secondo i dati R&S Mediobanca, le 27 maggiori banche continentali detenevano derivati nel 2017 con un valore nozionale di 283mila miliardi di euro. Nell’UE, questo rappresentava il 42% dei derivati misurati dall’ESMA. Tanto per essere chiari: i prodotti con leva finanziaria sono strumenti finanziari complessi che comportano il rischio di perdita totale del capitale per l’investitore. Ti invitiamo a prendere in considerazione questi prodotti solo se possiedi un livello medio di conoscenza e competenza finanziaria. eccessivamente alto.
Verranno prese in considerazione anche le banche e le assicurazioni? Non sappiamo ancora, però, se i nostri istituti finanziari siano sufficientemente “coperti” nel caso in cui dovesse verificarsi un altro 2008. Quasi tre volte più alto nel 2008, pari a 673.000 miliardi, il valore dei derivati è noto per aver causato e continua a causare enormi danni.
Le grandi aziende americane, europee e cinesi sono tutte coinvolte nell’imminente crisi immobiliare, il che è motivo di preoccupazione. E il resto del popolo italiano? Le rate del nostro mutuo sono diventate più difficili da gestire e recentemente abbiamo stipulato un contratto con una grande azienda romana che sta per fallire.
Infine, a causa del COVID-19 e dei numerosi riscatti in corso, il settore dei fondi immobiliari è in condizioni pietose e si avvia verso una crisi finanziaria. Molte persone, tra cui banche, compagnie assicurative e privati, soffrirebbero molto se il mercato immobiliare dovesse crollare, ma la BCE continua a sottovalutare questa delicata classe di asset.
