Macia Del Prete Malattia Wikipedia – La ballerina e coreografa di Torre Annunziata Macia Del Prete ha fatto visita al gruppo Amici di Maria De Filippi. Un’altra stella della galassia Oplontina arriva sugli schermi televisivi dopo Stefano De Martino e Lorella Boccia. Macia, parlami dei benefici che hai ricevuto lavorando in una scuola di danza.
Macia del Prete ha 36 anni e non ha paura di invecchiare; ama gli animali e gli insetti; ed è così genuina che è come se anche tu ti guardassi allo specchio per scoprire di più su chi sei veramente. Si esibisce in tutto il mondo da quando ha iniziato la sua carriera in un’accademia di danza privata in una baraccopoli di Napoli.
Non era tanto difficile insegnare ai bambini le competenze tecniche quanto piuttosto il grande impegno profuso per educare i loro genitori; quei genitori, avendo capito di far parte di qualcosa di più grande, sono stati sopraffatti dall’entusiasmo e hanno dato il massimo. Come sei diventato disciplinato per la prima volta?
Ho iniziato con l’hip hop perché sentivo che era la forma di esercizio fisicamente più adatta a me. Ero piuttosto entusiasta delle esibizioni dal vivo, ma col passare del tempo mi sono interessato sempre di più alla coreografia. Cosa ti ha portato a decidere di fare di Milano la tua casa permanente?
Rendendomi conto che la danza aveva il potenziale per diventare il lavoro della mia vita, ho iniziato a prendere lezioni a New York, dove tornavo ogni tre mesi per mantenere il mio aspetto da “studente”. Macia Del Prete insegna danza contemporanea presso si sono DanceHaus Susanna Beltrami.
E anche tu sei nel mondo della danza da un po’, vero?
Assolutamente sì, ma ho smesso di farlo una volta che ho deciso che la danza era ciò su cui volevo concentrarmi. Nel 2013 Bill Goodson mi chiamò e mi chiese se poteva portarmi a fare un viaggio con Renato Zero. Sono venuto per offrire il mio aiuto, ma lui mi ha chiesto se invece ero interessato a ballare.
Essere un ballerino professionista è un’opzione solo per coloro che possono guadagnarsi da vivere, ma avere una conoscenza approfondita dell’industria della danza è essenziale per conoscere il mondo che ci circonda e gettare le basi per carriere che si basano sulla danza la concentrazione su nessuno di essi.
Dopo la lunga tournée di Renato Zero, ho sentito il bisogno di rimettere ordine nella mia vita, così ho approfittato del vivace mercato del lavoro di Milano e ho ripreso la mia carriera di insegnante espandendomi anche nel mondo della danza di apportare alcuni cambiamenti significativi nella mia vita.
Dopo anni di intenso nomadismo, durante i quali ho ritenuto fondamentale ampliare i miei orizzonti, ho capito che preferisco un certo grado di stabilità nella mia vita. Avere un posto permanente da chiamare casa è stato un enorme sollievo e mi ha aiutato a capire che avevo bisogno.
E poi a Milano è emerso un nuovo modo di pensare la danza.
Attraverso il mondo della moda, recentemente ho iniziato a ricevere chiamate in cui mi è stato chiesto di servire come “direttore del movimento” per diverse riviste. Poiché mi permette di raggiungere una clientela molto diversa dalla mia abituale pur fidelizzando i miei clienti abituali, sperimentare.
Il mio apprezzamento per l’arte è cresciuto man mano che sono stato esposto a nuove prospettive estetiche dal settore della moda. Dopo essermi trasferito a Milano nel 2016, ho iniziato a lavorare come coreografo fisso di Emma per i suoi concerti e diversi video musicali. È bello immaginarmi come una persona.
Cosa significa Milano per te come città e come influisce sul tuo lavoro?
Ho detto che Milano è ormai la mia residenza principale e mi sembra davvero casa. Dal punto di vista professionale mi è stato molto utile, ma ora più che mai rappresenta il mio laboratorio creativo, soprattutto perché è la sede artistica del mio Gruppo Collettivista Trasversale, con il quale ho avviato.
Inoltre, da un anno collaboro con la prestigiosa accademia italiana di formazione coreutica, l’Accademia Susanna Beltrami. Questa organizzazione è una delle tante, creativa che può cambiare rapidamente marcia tra più progetti senza perdere in questo ambito è una cosa che mi piace fare di ricerca e indagine.
Come decidi quale stile musicale utilizzare quando componi?
Ho avuto la fortuna di avere una vasta gamma di esperienze professionali, molte delle quali coinvolte lavoro di squadra in qualche forma. Ad oggi, credo che la mia collaborazione con la Peridance Contemporary Dance Company di New York, per la quale ho firmato una creazione qualche anno fa.
È stata la mia prima importante commissione all’estero e l’inizio della diffusione e commercializzazione internazionale del mio lavoro. La vita personale e professionale di Macia Del Prete raccontata agli amici, numero 22Susanna Beltrami attualmente lavora come insegnante di danza.
Fin da piccola si immerge nello studio della coreografia, ampliando i suoi orizzonti allo IALS di Roma e attraverso viaggi e perfezionamenti negli Stati Uniti e in Europa contemporanea per i professionisti di DanceHaus abbia lasciato il segno più duraturo.È vero che Stefano De Martino e Gilda Ambrosio lasciati?
Macia, Coreografa Vincitrice dell’ambito titolo “Del Prete” del talent show Amici di Maria De Filippi di Torre Annunziata
Inizia la sua formazione artistica presso il rinomato Dance Studio di Elena Gravina a Torre Annunziata, dove studia danza classica, danza moderna/contemporanea e hip hop. La sua vasta formazione nella danza include il tempo trascorso presso istituzioni di fama mondiale tra cui lo IALS.
Nelle stazioni, come negli aeroporti, c’è un flusso costante e frenetico di persone, suoni, gesti e incontri. Un entusiasmante scambio di racconti che mette in luce l’inventiva di Macia del Prete non poteva trovare luogo in una cornice più adatta domande dei giornalisti gossip questo percorso coreografica.
La ballerina professionista di Amici, che ha conosciuto e frequentato lo style blogger quest’estate, sostiene di essere stata tenuta prigioniera da lui per tutta la stagione. Se in passato l’ex marito di Belen ha sempre negato ogni possibilità di flirt, questa volta è rimasto in silenzio di fronte alle insistenti.
