Luca Barbarossa Malattia

Spargi l'amore
Luca Barbarossa Malattia
Luca Barbarossa Malattia

Luca Barbarossa Malattia-Nato a Roma, inizia il suo apprendistato come musicista di strada a Piazza Navona, cantando il repertorio folk americano ei classici dei cantautori italiani. Nel 1980 viene riconosciuto da Gianni Ravera, che lo incoraggia a partecipare al Festival di Castrocaro. Per celebrare il suo nuovo contratto discografico con la Fonit Cetra, Barbarossa ha eseguito per il pubblico il brano “Sara l’età”. Dopo aver vinto Castrocaro.

Fu automaticamente iscritto al Festival di Sanremo 1981, dove si esibì a Roma spogliato e si classificò inaspettatamente quarto assoluto e primo tra i giovani concorrenti (Luca scrisse questa canzone sui banchi di scuola durante la lezione di italiano). Il cantautore romano promuove il brano alla Mostra Internazionale di Musica Leggera di Venezia utilizzando il video del singolo “Da stasera”, ma lì il brano non va bene come a Sanremo.

Nello stesso anno va in tournée come spalla di Riccardo Cocciante. Luca Barbarossa è stato prodotto da Shel Shapiro e vede la partecipazione di Antonello Venditti. Un nuovo singolo, La strada del sole, prodotto da Shel Shapiro e pubblicato nel 1982 lo vede partecipare a Disco per l’Estate. La canzone è entrata in classifica, ma la crisi della Fonit Cetra ne ha smorzato l’impatto. Questo spinse Barbarossa a firmare con la CBS, che, prima di affidargli un intero album.

Gli fece pubblicare una sfilza di 45 giri a partire da Colore del 1984 per proseguire con Vita del 1985 e Via Margutta del 1986, quest’ultimo segnò l’inizio della la sua collaborazione con Antonio Coggio e il suo ritorno a Sanremo. Un anno dopo, nel settembre dello stesso anno, vince il premio per la migliore rivelazione al concorso Vota la voce, e si esibisce nuovamente al Festival con Like Inside a Film, titolo dell’album che la CBS accetta finalmente di pubblicare.

Nel 1988 è tornato a Sanremo per esibirsi, il che ha rafforzato il suo profilo e gli è valso più fan. All’Ariston esegue L’amore rubato, l’inno impenitente sull’aggressione sessuale che lo ha proiettato in cima alle classifiche. Barbarossa si mostra in diretta televisiva mentre legge un telegramma di lode di Franca Rame e Dario Fo. Altra canzone popolare è Yuppies, parodia degli omonimi giovani rampanti degli anni Ottanta, mentre Fiorella Mannoia partecipa al brano Quartiere. L’album Non tutti gli uomini vende infatti 350.000 copie entro la fine dell’estate del 1988, dopo che Barbarossa ha girato l’Italia con Paola Turci.

Luca Barbarossa Malattia

Nello stesso anno, con la canzone “Ti scrivo (Vivo)”, rappresenta l’Italia all’Eurovision Song Contest. Anche se la canzone stessa parla di barriere mentali, il suo titolo profetico, Al di là del muro, predice la caduta del muro di Berlino di pochi mesi quando fu pubblicata come singolo nel 1989. Without Panic è una canzone su un’improbabile apocalittica exodus, e presenta il lavoro di chitarra elettrica di Eros Ramazzotti. Il disco contiene anche una canzone dedicata a Nelson Mandela. Da segnalare anche Fine di un amore, una delle canzoni d’amore più sentite del cantautore romano.

Trasferitosi alla Columbia nel 1992, entra a Sanremo e vince con il suo brano “Portami a ballare”, che dedica a sua madre Annamaria. Sia il singolo che l’album creati da Roberto Costa, Cuore d’acciaio, salgono in vetta alle classifiche. Ha pubblicato un album dal vivo delle sue canzoni più famose, intitolato Vivo (un cenno a una canzone con lo stesso nome del 1988), nel 1993. Fu nell’estate del 1994 che Cellai pubblicò solo te, una canzone di successo sul romanticismo sodalizi grondanti di sardonica ironia (a cominciare dalla grafia volutamente errata del titolo).

Nell’album prodotto da Vincenzo Mancuso spiccano il lavoro di chitarra di Francesco De Gregori nel brano “I need you” e le cover di “Shower the People” (Sciogli l’amore) di James Taylor e “La canzone del sole” di Lucio Battisti Cose da salvare. In un brano intitolato “Cercautore”, Barbarossa suggerisce che avrebbe scelto i testi migliori da proporre al suo pubblico ai suoi concerti se glieli avessero inviati gli acquirenti del suo disco. In particolare, è stata selezionata e incisa Onda controvento di Paolo Audino. Nel 1996, quando la sua fama iniziò a scemare, firmò con la Sony.

Records ed eseguì il suo brano country Il ragazzo con la chitarra al Festival di Sanremo. Dopodiché, c’è Beneath the same sky, un album che contiene le canzoni “Cardboard wings” e “Seven candles”, che affrontano entrambe la persecuzione razziale degli ebrei sotto il nazismo. Musica e parole, title track dell’album, esce nell’estate del 1999; il singolo Segnali di fuma, in duetto con Tina Arena, promuove l’album.

Il suo album di debutto dei più grandi successi, Viaggio di Ritorno, è stato pubblicato nel giugno 2001 e conteneva le canzoni inedite Viaggio di Ritorno, Zerosei e Nobody like us. Canta a Sanremo nel 2003 con il brano Fortuna (presente nell’omonimo album) e vede come ospiti Marco Conidi e Roy Paci. Nello stesso anno scrive anche il brano Il canto per Luciano Pavarotti, che il tenore inserisce nel suo album Te adoro.

Oltre a scrivere per Pavarotti, Barbarossa ha anche scritto opere per artisti del calibro di Gianni Morandi, Fiorella Mannoia, Raquel del Rosario, Paola Turci, Tosca, Tina Arena, Alessandro Safina, Dhamm ed Extraliscio. L’album Via delle storie infinite è stato pubblicato nell’aprile 2008, tuttavia la canzone Abbiamo aspettato il 2000 è stata pubblicata quattro anni dopo, nel giugno 2007. Nell’album Q.PGA di Claudio Baglioni del 2009, ha contribuito con la voce al brano “My Freedom”.

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