Fratel Biagio Conte Malattia

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Fratel Biagio Conte Malattia
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Fratel Biagio Conte Malattia – Quando aveva tre anni, il padre lo mandò in un convento di suore in Svizzera, e quando ne aveva nove fu mandato nel collegio di San Martino delle Scale a Palermo, dove rimase per quattro anni. Biagio Conte, missionario laico di 59 anni, si è spento a Palermo dopo una lunga battaglia contro un cancro al colon. Conte ha fondato la Missione Speranza e Carità nei primi anni ’90 in via Decollati, a poca distanza dalla stazione centrale di Palermo;

è un ente di beneficenza dedicato ad aiutare i diseredati della città e, grazie agli ampliamenti nel corso degli anni, ora offre rifugio a circa 600 persone bisognose. A giugno il missionario ha fatto il seguente annuncio sulla sua salute: “Voglio che tutti preghino per me”. Domenica scorsa ha chiesto di assistere alla Santa Messa nella chiesa della Missione dove aveva trascorso i suoi ultimi giorni. Nel corso degli anni, i digiuni di Biagio Conte in segno di protesta contro la povertà ea sostegno dei poveri hanno raccolto un’ampia attenzione da parte dei media.

Nell’agosto 2021, ha organizzato la sua manifestazione più straordinaria ritirandosi in una grotta su una delle montagne intorno a Palermo per circa quaranta giorni per protestare contro una società che riteneva insensibile alla difficile situazione dei poveri. Nel gennaio del 2018 il missionario ha compiuto un’altra azione per attirare l’attenzione sui senzatetto della città dormendo per diversi giorni sotto i portici del palazzo delle Poste centrali di via Roma. Via Decollati era diventata un luogo di pellegrinaggio per le persone che conoscevano il;

missionario o lo avevano assistito nel suo lavoro con gli indigenti negli ultimi giorni di malattia. Oggi alle 16 a Palermo, nella chiesa della Missione Speranza e Carità creata dal missionario morto questa mattina alle 7 per una terribile malattia, si è aperta la camera ardente di Biagio Conte. L’impresa di pompe funebri sarà regolarmente aperta dalle 9 alle 19 il sabato e la domenica, e dalle 9 alle 18 il lunedì. Quindi, una processione con fiaccole condurrà a piedi il corpo di “Fratel Biagio” al Duomo. La Cattedrale resterà chiusa lunedì sera per una veglia di preghiera,

riaprendo martedì 17 gennaio per la messa funebre celebrata dall’arcivescovo di Palermo, monsignor Corrado Lorefice. Intanto, fin dalle prime ore di questa mattina, diversi palermitani si stanno dirigendo verso la sede della Missione in via Decollati. In fila davanti alla stanza dove ‘Fratel Biagio’ trascorse i suoi ultimi giorni all’interno dell’Astanteria non c’erano solo i volontari della Missione, ma anche i tanti che, negli anni, hanno trovato ospitalità e aiuto nell’edificio nato per volere di il missionario. Di lui.

Nella mattinata sono arrivati Lorefice, Renato Schifani, presidente della Regione Siciliana, e Roberto Lagalla, sindaco della città siciliana. Il sindaco di Palermo, Roberto Lagalla, ha dichiarato un giorno di lutto in onore di Biagio Conte, e tutte le bandiere negli edifici governativi e nelle scuole della città saranno sventolate oggi a mezz’asta. I cibi e le bevande devono essere conservati fino al giorno della funzione funebre. La tragica scomparsa del missionario laico Biagio Conte ha lasciato un vuoto nel cuore di tutti i siciliani,

che lo guardavano come un faro al servizio delle fasce più deboli e vulnerabili della società. Mi fa piacere ripensare all’aiuto che il mio Comune ha dato alla vostra organizzazione palermitana in merito ai progetti di efficientamento energetico della Cittadella, pensati per dare riparo agli “invisibili” senza muri. Voglio esprimere le più sentite condoglianze della nazione. Lo ha annunciato il ministro della Protezione Civile e delle Politiche del Mare, Nello Musumeci. Ha lasciato la scuola a 16 anni per entrare nell’impresa edile di famiglia,

Fratel Biagio Conte Malattia

ma una profonda crisi spirituale nel 1983 lo ha portato a partire e cercare conforto a Firenze. Nel maggio del 1990 decide di fare il recluso e si trasferisce tra le montagne dell’entroterra siciliano. Da lì, ha camminato fino ad Assisi. Il viaggio è diventato di pubblico dominio quando Biagio ha risposto in diretta al programma Rai Chi l’ha visto? a un appello della sua famiglia d’origine, che descriveva in dettaglio il suo viaggio ad Assisi, dove finalmente arrivò il 7 giugno di quell’anno. Dopo aver visitato i suoi parenti a Palermo, ha progettato di diventare un missionario in Africa,

ma ci ha ripensato dopo aver visto le condizioni di estrema povertà della città. Dal 1991 è un sostenitore dei senzatetto di Palermo, partecipando a vari cortei e persino a digiuni per loro conto. Poi, nel 1993, si è assicurato l’uso di uno spazio in via Archirafi, ex disinfestazione comunale, e lì ha istituito la “missione Speranza e Carità”, che oggi dà alloggio a oltre 200 persone in dormitori e fornisce servizi ad altre 1000 bisognosi. Mentre era in comunione con la Chiesa cattolica, Biagio Conte ha diffuso il messaggio di pace e fratellanza cristiana in tutto il mondo,

aiutando innumerevoli italiani svantaggiati e persone di paesi non appartenenti all’Unione Europea UE che altrimenti sarebbero stati ai margini della società. Parallelamente alla diffusione del messaggio evangelico, un aiuto materiale è stato fornito dalla missione, migliorata nel tempo grazie alle collaborazioni con organizzazioni come la Fondazione Banco Alimentare e altri enti caritativi cattolici. Missionaria femminile, nel 2003 aprì le porte del Convento di Santa Caterina da tempo abbandonato.

Pur rimanendo laico, mantenne contatti regolari con l’Arcidiocesi di Palermo che lo aveva sostenuto sin dall’inizio e aveva incaricato il parroco don Pino Vitrano lavorare con lui. Nel 2015 gli capitava di passare davanti al corteo del Pride di Palermo, un evento lontano dalla diffusa consapevolezza dei principi cattolici, e si fermò per attaccare discorso con alcuni curiosi festaioli. Il suo sciopero della fame di dieci giorni nel 2018 è stato in risposta alla morte di senzatetto nelle strade di Palermo di conseguenza la Regione Siciliana ha finanziato un ampliamento della missione di via Decollati.

Insieme all’Arcivescovo di Palermo Papa Francesco ha visitato il 15 ottobre 2018 la “Missione di Speranza e Carità” e ha pranzato nella mensa della struttura con gli assistiti. Lo stesso anno, il 2018, vede l’arrivo a Castellammare del Golfo della “missione Speranza e Carità”. La casa dell’aiuto e della speranza, sul modello palermitano ma di dimensioni ridotte, sarà realizzata nel quartiere Guidaloca Ciauli da fratel Biagio con il finanziamento del comune di Castellammarese. Nel 2022, nel quartiere Inici della cittadina del Golfo,

è stato inaugurato un eremo accanto a una modesta chiesa dedicata alla Santissima Trinità a sostegno della vocazione di frate Biagio. Nell’estate del 2013 Biagio Conte, da anni costretto su una sedia a rotelle a causa di diverse vertebre fracassate, ha ripreso a camminare, un fenomeno per il quale i medici “non sono riusciti a dare una “spiegazione scientifica convincente”, come il 16 gennaio Lo diceva l’annuncio del 2014. Il 12 gennaio 2023, all’età di 59 anni, è deceduto a Palermo per un tumore al colon molto aggressivo di cui soffriva da alcuni anni.

Nonostante fosse gravemente malato, ha insistito per assistere alla messa il giorno prima, quindi è stato portato su una lettiga per prendere l’Eucaristia. Il missionario è sepolto in via Decollati a Palermo, nella Cittadella dei Poveri e della Speranza. Dopo la sua morte, è stato ricordato da molte persone, tra cui Papa Francesco, che lo ha definito “Generoso missionario di compassione e amico dei poveri”, e il Presidente della Repubblica Italiana Sergio Mattarella, che lo ha definito coinvolgente ed eroico nella difesa della dignità umana.

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