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Franco Gioia Morto - Celebrita Blog

Franco Gioia Morto

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Franco Gioia Morto – Tristezza nel movimento operaio palermitano. Nella notte è morto Franco Gioia, 68 anni. Era un rappresentante della corrente socialista della CGIL ed era stato in precedenza presidente del comitato provinciale dell’INPS di Palermo e, successivamente, del comitato regionale dell’INPS della Sicilia. Il presidente regionale dell’Inca Cgil Sicilia è una persona con cui ha già lavorato. Lo ha ricordato Antonio Matasso, oggi presidente dell’associazione socialista antimafia “Carmelo Battaglia”, già coordinatore regionale del Psi.

Dolore nel movimento operaio per la morte di Franco Gioia

Franco Gioia, 68 anni, iscritto alla Cgil, è morto domenica notte a Sciara. Gioia è stata il fulcro delle lotte operaie della provincia di Palermo fin dai primi anni ’70, quando era presidente del comitato provinciale dell’INPS e poi del comitato regionale dell’istituto. È stato anche presidente della sezione regionale dell’Inca CGIL.

L’isola di Sicilia Gioia ha protetto la lotta dei contadini siciliani per la terra dalla mafia; era amica di Francesca Serio e madre di Salvatore Carnevale. Salvatore fu assassinato a Sciara il 16 maggio 1955. Ha conservato meticolosamente numerosi documenti storici allo scopo di ricordare quelle lotte per la giustizia e la libertà. È da sempre impegnato a garantire che la piccola comunità di Sciara a Palermo non dimentichi mai il sacrificio di Cardinale.

CATANIA

Si chiude così la stagione europea di Raffaele Stancanelli. Il controverso ex sindaco di Catania ha annunciato che non si ricandiderà al suo posto a Bruxelles. Lo ha fatto mentre si trovava sul palco del partito del presidente del Consiglio Giorgia Meloni, Fratelli d’Italia, durante il congresso provinciale.

“Sono felice di tornare in Europa, di esserci anche nella prossima legislatura”, ha detto. Tuttavia, circa sei mesi fa, ho chiesto se la mia presenza in Europa fosse vantaggiosa per il partito, ma in cambio non ho ricevuto altro che silenzio assoluto, incertezze e sconcerto.

Ha co-fondato il CFP mentre prestava servizio come vicesindaco.

Il 28 febbraio 2020 a Valmadrera si sono svolti i funerali dell’ex vicesindaco di Valmadrera Francesco Gioia, Franco. Gioia è morta all’età di 85 anni. La sua dedizione alla politica, all’amministrazione e alla società gli è valsa ampia fama e ammirazione. Lunedì 2 marzo, alle ore 9,45, si svolgeranno i funerali nella chiesa parrocchiale.

Non solo è stato vicesindaco dal 1964 al 1970, ma è stato anche capogruppo nel consiglio comunale DC dal 1990 al 1995 e vicepresidente del Consorzio Rifiuti dal 1995 all’inizio del 2000. La moglie Elena, i figli Don Gabriele, Maurizio, Simona , e Alessandro Volta , così come i suoi nipoti Fabio, Matteo, Michele e Giorgio, sono i suoi parenti superstiti.

Franco Gioia, 68 anni, iscritto alla Cgil, è morto domenica notte a Sciara Gioia è stata il fulcro delle lotte operaie della provincia di Palermo fin dai primi anni ’70, quando era presidente del comitato provinciale dell’INPS e poi del comitato regionale dell’istituto. È stato anche presidente della sezione regionale dell’Inca CGIL. Amata da Francesca Serio di Sicilia, assassinata a Sciara il 16 maggio 1955 dalla mafia, madre di Salvatore Carnevale

La lotta dei contadini siciliani per la terra fu protetta da Gioia. Ha meticolosamente salvato diversi documenti storici allo scopo di ricordare quelle lotte per la giustizia e la libertà. È da sempre impegnato a garantire che la piccola comunità di Sciara a Palermo non dimentichi mai il sacrificio di Cardinale.

Il presidente dell’associazione socialista antimafia “Carmelo Battaglia” Antonio Matasso afferma: “Tra i tanti compagni socialisti attivi nel sindacato, Franco è stato tra quelli che ho frequentato di più e da cui ho imparato di più”. Dopo molte lotte riuscì finalmente a far sì che il Premio Salvatore Carnevale diventasse un’istituzione antimafia.

Collaborando con la Fondazione “Carmelo Battaglia” abbiamo fatto in modo che Sciara e Galati Mamertino, paese natale di Turiddu, ricordassero sempre il compagno Carnevale. Tutti i socialisti siciliani, compreso lo stesso Franco, sono addolorati per la perdita di un amico le cui qualità politiche e personali erano amate da tutti. Domani, sabato 28 dicembre, alla Sciara, si svolgeranno i funerali.

Sciara è il luogo di nascita di Franco Gioia, il 5 ottobre 1951. Dopo essersi diplomato al Duca degli Abruzzi di Palermo, si impegnò nel sindacato e nel 1974 aderì alla CGIL. capo della Federbraccianti di Polizzi e Termini Imerese. Dopo l’istituzione della Camera del Lavoro della zona, Cefalù subentrò nel territorio di Termini Madonie. Ha iniziato il suo incarico alla segreteria di Palermo nel 1976 con Fillea Palermo e proseguito nel 1987 con la CGIL Palermo.

Poldo Ceraulo, Emilio Miceli, Carmelo Di Liberto, Anna Scarito, Nardo D’Arrigo, und Vincenzo Lionti fanno parte della segreteria insieme a Franco Gioia, che è segretario generale della Cgil Palermo. Ha ricoperto in precedenza gli incarichi di segretario della CGIL Palermo e segreteria generale della CGIL Trasporti Palermo; è entrato a far parte anche del comitato INPS di Palemo.

Ha visitato la segreteria della Flai Cgil Sicilia nel 1993. Ha assunto la presidenza di Inca Sicilia nel 2000. Durante la sua presidenza Inca ha stretto una stretta collaborazione con il Patronato Inca tedesco e, insieme al presidente Inca Germania Pino Pappagallo, ha sostenuto una serie di programmi a beneficio dei siciliani che vivono in Germania. Ha assunto la presidenza dell’INPS Palermo nel 2007, per poi diventare presidente dell’INPS regionale nel 2010 e manterrà tale ruolo fino al suo pensionamento nel febbraio 2014.

Pippo Oddo scrive su Facebook che Franco, come gli altri area manager, era sempre puntuale alle riunioni organizzative delle 8,30 di ogni lunedì. Franco, pur essendo del quartiere, non ha mai dovuto pagare il conto del caffè dei ritardatari. distanza aggiuntiva. La zia di Franco Gioia, Ciccina Serio, è la madre di Salvatore Carnevale, e lui è amico di lei.

Uno degli invidiosi custodi del ricordo fu il martire della sua Sciara. A lui devo l’accesso a numerosi documenti di prima mano e alle preziose testimonianze dei compagni martiri della redenzione sociale che ho ottenuto durante le ricerche e la scrittura del libro sull’Olocausto del Carnevale di Turiddu.

Franco, non importa quanto mi sforzi di trovare il lato positivo in questa situazione, non posso fare a meno di vedere la tua morte come l’ennesimo indicatore del rapido declino delle persone e delle idee importanti nella mia vita.

Franco Gioia Morto

Caro Franco, sei stato di ispirazione anche per me – scrive Giacometta – quando ero un giovane delegato che si affacciava per la prima volta al mondo dei sindacati. Essere disponibili, affidabili, seri e sinceri è un esempio di queste qualità. Apprezzo davvero che tu sia venuto. Siamo inseparabili. Mi chiamo Giacometta e ti amo.

Ciccio lo descrive come “un caro amico e sindacalista – Alla Flai/Cgil Pesca siamo stati colleghi per almeno un decennio. Ho visto in lui quella modestia che da tempo manca ai vertici sindacali ma che è essenziale per una vera leader sindacali eccezionali. Sento di aver perso più di un semplice amico, quasi un fratello, e mi scuso profondamente. Franco saluta mentre si rilassa su placidi mari. Un pescatore antiquato.

Alberto scrive: “Quando guardo la tua foto, i miei ricordi – che sono sfocati perché sto piangendo – mi riportano alla nostra giovinezza condivisa. Caro Franco, che tu possa riposare in pace. Era tanto gentile e compassionevole quanto appassionato, e per questo sono profondamente deluso, scrive Massimo. Siamo stati l’uno per l’altro attraverso ogni sforzo politico volto ad affermare le nostre idee e valori condivisi, in particolare negli ultimi trent’anni.

“Conosco Franco da quasi 40 anni – scrive il sindaco di Castronovo, Domenico Giannopolo – e ho sempre rispettato il suo fervore e il suo impegno incondizionato nel movimento operaio come organizzatore socialista e sindacale. Voglia accettare le mie più sentite condoglianze a nome della famiglia e il fratello e la sorella.

“Ho avuto il piacere di conoscere Franco nel settembre del 2018, e ho subito riconosciuto le sue qualità. Con grande dolore ho saputo che ero stato eletto presidente del comitato regionale dell’INPS”,

scrive Mimmo Binaggia. Un saluto, Franco. “La notizia della scomparsa del mio carissimo amico Franco Gioia mi provoca profondo dolore”, scrive Pasquale Hamel. Per quanto ricordo, era un uomo molto equilibrato con un grande cuore, ricettivo alle nuove idee culturali ed era sempre disposto ad ascoltare. Nei nostri dinamici incontri domenicali, ci mancherà.

Ieri sera, a Sciara, in provincia di Palermo, è morto il sindacalista della Cgil Franco Gioia, 68 anni. Gioia è stata il fulcro delle lotte operaie della provincia di Palermo fin dai primi anni ’70, quando era presidente del comitato provinciale dell’INPS e poi del comitato regionale dell’istituto. Il presidente regionale dell’Inca Cgil Sicilia è una persona con cui ha già lavorato.

Gioia protesse la lotta dei contadini siciliani per la terra dalla mafia; era amica di Francesca Serio e madre di Salvatore Carnevale. Salvatore fu assassinato a Sciara il 16 maggio 1955. Ha conservato meticolosamente numerosi documenti storici allo scopo di ricordare quelle lotte per la giustizia e la libertà. È da sempre impegnato a garantire che la piccola comunità di Sciara a Palermo non dimentichi mai il sacrificio di Cardinale.

Il presidente dell’associazione socialista antimafia “Carmelo Battaglia” Antonio Matasso afferma: “Tra i tanti compagni socialisti attivi nel sindacato, Franco è stato tra quelli che ho frequentato di più e da cui ho imparato di più”. Insieme alla Fondazione “Carmelo Battaglia”, si è battuto instancabilmente per mantenere viva la memoria di Salvatore Carnevale a Sciara e Galati Mamertino, città natale di Turiddu, istituendo in suo onore il Premio antimafia.

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