Franco Antonello Separato – Non ci sarà mai una cura per il trauma di quella notte. E ora che il tribunale di Venezia ha stabilito che è lei la colpa della morte della sua fidanzata, ha ancora più di un incentivo a farlo. Alberto Antonello, 21 anni, di Castelfranco, è stato riconosciuto colpevole dell’uccisione della 18enne Giulia Zandarin nella notte di Halloween del 2019.
ed è stato condannato a otto mesi di reclusione con processo accelerato. Il giudice Barbara Lancieri, che ha condotto le indagini, ha ridotto la pena dai due anni chiesti dal pm Antonia Sartori a meno di un anno. Al di fuori di Castelfranco Veneto, Alberto Antonello è un nome noto. C’è un film di Salvatores e un libro di Ervas su di lui e suo fratello Andrea.
è il figlio di Franco. Alberto e Giulia avevano passato la notte al King’s di Jesolo con diversi amici. I piani originali prevedevano una sosta per la notte vicino alla riva, ma ora devono invertire la rotta. In realtà il gruppo è stato fermato dai carabinieri all’uscita; Alberto è stato scoperto con una traccia di hashish in suo possesso.
La configurazione standard di canna e mulinello, ma a quanto pare era sufficiente per fargli rinunciare alla licenza. Una documentazione sostitutiva rilasciata dai militari gli ha permesso di tornare a casa entro un determinato lasso di tempo. I ragazzi avevano già deciso di chiudere la serata e tornare a casa.
quindi non dovevano fare molta strada prima di trovare un posto dove riposare.In tarda mattinata, mentre Alberto stava rientrando a Treviso Mare da Musile, è rimasto coinvolto in un incidente stradale. La Mercedes di Alberto era uscita di strada, si era ribaltata e si era schiantata contro un albero.
Giulia ha deciso di non farlo perché era in coma da qualche giorno e il suo tasso alcolico nel sangue era positivo, comunque basso, a 0,20 grammi per litro; per lui neonati, essendo appena patentato, il limite prescritto è zero. La principale teoria dell’accusa è che Alberto si sia addormentato durante il procedimento.
L’avvocato Giuseppe Romano per l’adolescente ha fornito una testimonianza di perito indicando la possibilità di una seconda auto. Il 21enne afferma di non ricordare l’incidente perché era in coma, ma la sua ultima immagine conosciuta era quella delle luci di un’altra automobile che lo aveva sorpassato.
Secondo il perito della difesa, un tipico addormentarsi non è compatibile con la traiettoria dell’uscita di strada autonoma. Una motivazione più probabile per un’inversione a U così drastica sarebbe uno sforzo per evitare una difficoltà nel percorso. Ma la polizia non sarebbe stata in grado di trovare alcuna prova del coinvolgimento di altri veicoli.
La difesa appellerà la sentenza perché la ritiene ingiusta. 3 novembre 2019 – Castelfranco Veneto, Italia “Le condizioni di mio figlio sono critiche; rimane privo di sensi. Ho ricevuto più di mille chiamate oggi; faccio fatica a tenere il passo. Prima vorremmo vedere come vanno le cose con Alberto.
E ogni secondo, la nostra mente va alla sua Giulietta”. Frammentato a livello genitoriale è Franco Antonello.La catastrofe ha lasciato un figlio di 19 anni in condizioni critiche in coma e la sua ragazza di 18 anni, Giulia Zandarin, è stata uccisa sul colpo. Lui, l’uomo dal sorriso storto, ha una voce che può essere descritta solo come angoscia.
Dopo una serata in discoteca, i due sono tornati insieme il giorno di Ognissanti. La Mercedes si è schiantata contro un albero dopo essersi ribaltata in un fosso vicino alla costa adriatica nel comune di Musile di Piave. Disastro itinerante a seguito di uno sforzo prolungato per aiutare il suo secondo figlio autistico.
che ora ha 25 anni, a superare la sua condizione. Qual è il modo migliore per dargli la notizia dell’ultimo terremoto? «Andrea è perfettamente al corrente di quanto accaduto, come lo sono tutti i ragazzi come lui, anche se non lo esprimono», risponde a malincuore Franco Antonello, dopo l’ennesimo giorno di attesa in ospedale a Mestre.
Gianni, il loro fratello maggiore, era costantemente al suo fianco. “Mio nipote è malato e i dottori sono timidi su quale sia la prognosi. Il ragazzo viene picchiato ovunque vada.Gli eventi da incubo si sono svolti come segue: controllo, sequestro di droga, revoca della licenza, discoteca e incidente.
Abbiamo parlato con i carabinieri, ma non sappiamo notizie precise”, ha detto lo zio di 19 anni. Suo nipote è stato interrogato in relazione a un incidente stradale mortale. Non ci è stato detto nulla. È lì che iniziano davvero le sofferenze È tragico vedere le due mamme incontrarsi per la prima volta.
Eroe quotidiano Francesco Antonello. Un film vincitore dell’Oscar, “All My Crazy Love”, era basato sulla storia della sua vita. Per prendersi cura del figlio maggiore, ha abbandonato la sua carriera di imprenditore nel 1997 e ne ha creata una nuova. La Fondazione “I Bambini delle Fate” e numerose avventure. Come ha ricordato.
Una disabilità estrema che colpisce una famiglia è come l’inizio di un terremoto. In questo caso, però, il terremoto durerà tutta la vita. Inoltre, non c’è nessuno ad aiutarti”. Questo nuovo tornado è appena atterrato. Così tutto si è combinato in modo sinistro il 31 ottobre. La Mercedes che guidava Alberto è stata fermata per un’ispezione dauna pattuglia.
Hashish confiscato; licenza e permesso provvisorio revocati. I ragazzi comunque hanno comunque partecipato alla festa di Jesolo. Ormai è storia antica. I ragazzi di Courage scrivono al padre “Ora ti è stato affidato un altro compito. Ce la farai, grazie alla tua forza d’animo e al sostegno di Andrea”.
Sei totalmente rock e fai sorridere la telecamera. Abbiamo versato molte lacrime. La nostra famiglia ha perso la speranza, forse per sempre. Ad un certo punto si è rotta una molla interna. O continuiamo a piangere o ci mettiamo al lavoro, ci dicevamo.
Abbiamo preso la decisione consapevole di metterci al lavoro. Per Franco Antonello, 60 anni, “un uragano, due uragani, sette tifoni” ha sconvolto il suo mondo. Dopo aver esaminato un bambino di 3 anni.