Eva Henger Malattia Tumore

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Eva Henger Malattia Tumore
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Eva Henger Malattia Tumore – Éva Henger, nata in Ungheria, è un’attrice italiana. È stata anche una pornostar e una modella. I suoi genitori erano entrambi musicisti; sua madre ballava balletto e sala da ballo, e suo padre gestiva un conservatorio e componeva musica. Ha partecipato a un concorso di bellezza su incoraggiamento di sua madre e si è classificata tra le prime tre, cosa che ha lanciato la sua carriera come modella e le è valso un incarico come portavoce di una catena di centri commerciali.

Ha anche giocato un ruolo fondamentale nella squadra di pallamano del campionato degli anni ’80. Dopo essersi classificata terza in un concorso di bellezza ungherese all’età di 15 anni, ha iniziato la sua carriera come testimone per riviste, giornali e giornali. Kurier e Reforme sono stati due dei primi giornali a presentarla. All’età di 16 anni, ha partecipato al suo primo concorso importante: Look of the Year.

Oltre ai suoi otto anni di formazione di danza classica, Éva ha anche studiato pianoforte per due anni, ha lavorato come infermiera per due anni e ha gestito una pista da bowling per due anni, il tutto prima di conseguire il diploma presso la Prohászka Ottokár Orsolyita Gimnázium, ltalános Iskola. és voda a Gyr, Ungheria. I suoi primi ruoli da attrice sono stati in programmi televisivi tedeschi e l’ispettore Derrick è stato uno dei suoi ruoli più apprezzati.

1989-1998

Ha vinto il titolo di Miss Teen Ungheria nel 1989, quando aveva solo 17 anni. Successivamente, partecipò al concorso Miss Alpe Adria del 1989 a Villach, in Austria, e si classificò seconda dietro alla futura regina d’Ungheria. Entra poi nello staff di Blue Angels, azienda co-fondata da Riccardo Schicchi e imprenditore italiano.

Ha realizzato un servizio fotografico nuda con Riccardo Schicchi per la rivista Playmen all’inizio degli anni ’90, prima che iniziassero a lavorare insieme come fotografi glamour. Le sue marce più famose si svolgono in Europa, in particolare in Ungheria e Austria nell’Europa orientale e in Germania, Francia e Italia nell’Europa occidentale.

Dopo essersi trasferita in Italia, ha continuato a lavorare a stretto contatto con l’uomo che sarebbe diventato suo marito, Riccardo Schicchi. Inizia a dare spettacoli di lap dance presso la sede dell’agenzia Diva Futura, di cui Schicchi è stato cofondatore, e in altre località sul territorio nazionale. Molti dei suoi spettacoli hanno incluso l’introduzione di banconote raffiguranti Éva, in particolare banconote da un dollaro americano.

Suo marito è regista e fotografo e lei lo assiste in qualsiasi cosa, dai ritratti alle riprese ad alta pressione nel suo ruolo di DJ. Sempre nel 1993 debutta nel genere neo-noir, con al timone il marito Rocco Siffredi.Gli anni Novanta, però, lo hanno visto pavoneggiarsi per artisti del calibro di Chiara Boni e Fendi. È molto richiesta come modella per gli scatti editoriali nelle riviste di tutto il mondo, soprattutto in Sud America quando non cammina sulla passerella. La sua grande occasione arriverà come protagonista in un adattamento televisivo peruviano di “Cheers”, tra tutti i posti.

Ha posato per l’edizione 1995 del calendario Penthouse. La sua prima parte comica è stata nel film Fantozzi – Il Ritorno di Neri Parenti del 1996. Il suo primo singolo, “Ooh Yeah”, è stato pubblicato nel 1998, lo stesso anno in cui ha fatto il suo debutto cinematografico in A Song for Eurotrash di Peter Stuart. Nel 1998 ha recitato nella serie di fumetti Le avventure ermetiche di Eva Henger, creata da Marco Bianchini e scritta da Riccardo Schicchi con i disegni di Giuseppe Di Bernardo e Jacopo Brandi.

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Il suo calendario del 1999 è stato ispirato dal film e nello stesso anno ha recitato in Un mostro chiamato Lila di Enrico Bernard. Una rivisitazione sensuale e romantica de Il Fantasma dell’Opera di Gaston Leroux. Nello stesso anno ha recitato anche in Il Fantasma di Joe D’Amato. I sogni proibiti di Lila, diretto da Enrico Bernard, le diede un ruolo di primo piano l’anno successivo.

I suoi crediti come tenda e modella negli ultimi anni includono numeri di Playboy, Maxim, Playmen, Max, Excelsior, Boss Magazine, Diva Futura Magazine, Penthouse, Blitz, Le Ore e dozzine di altre pubblicazioni straniere. Allo stesso tempo hai preso parte anche all’Erotica Tour, un commovente carnevale erotico.

1998-2005

È apparso in complessivamente 18 video di sesso. Successivamente, Éva Henger ha dichiarato che erano stati girati solo quattro film e che gli altri erano stati messi insieme utilizzando clip di quei quattro. Dopo aver terminato il film 2001, Éva decide di lasciare la Terra per sempre. Il film è stato diretto anche da suo marito, Riccardo Schicchi. Invece, si sta concentrando sulla crescita simultanea delle sue due professioni di recitazione.

Continua a fare la modella, facendo apparizioni su riviste per una varietà di clientela. Tra il 1998 e il 2008 Diva Futura ha pubblicato diverse pubblicazioni utilizzando la fotografia di Riccardo Schicchi, molti dei quali erano calendari. Tra il 2000 e il 2010 ha fatto tre apparizioni nella trasmissione di Canale 5 Ciao Darwin . È stata fissa su Rai 2 di entrambe le stagioni di Milan-Roma. Dal 2000 al 2005 ha condotto un programma radiofonico dal titolo “Due di notte” su Rai Radio 2. Negli ultimi anni è stata molto esplicita come influencer sui media .

Regina ha recitato come protagonista in Il gioo dei sensi , diretto da Enrico Bernard, ed è apparso in And Now, Sex, diretto da Carlo Vanzina, e Eurotrash , diretto da Channel 4 . Ha lavorato anche come sondaggista in diversi altri programmi televisivi, tra cui Convenscion del 2001 su Rai 2, Superconvenscion del 2002, Convenscion a colori e Convenscion Express del 2002. Tullio Solenghi ha interpretato Éva, la moglie di Zovvo , nella già citata sitcom .

Sempre nel 2001 ha condotto la trasmissione televisiva Eva contro Henger per la rete ibrida My-Tv. Oltre al lavoro con Max Tortora e Max Giusti su Rai 2, ha recitato anche in diversi cortometraggi prodotti da artisti del calibro di Dino Risi e Luciano Emmer nel ruolo della signora Fottenberg per la serie antologica Stracult .

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