Ettore Boschi Wikipedia– Ettore Simone Boschi Moneglia è stato uno scrittore e militare italiano vissuto dal 23 novembre 1874, fino alla sua morte avvenuta a Milano il 18 maggio 1955. Non c’era un motivo particolare per cui la sua nascita avvenisse a Moneglia; i suoi genitori risiedevano proprio a Langhirano a causa del lavoro del padre. Successivamente si è trasferito a Monza e lì ha iniziato la sua educazione formale. Sposò Stella Villa a 25 anni ed ebbero tre figli: Bice, Lorenzo . Si dedicò alla politica come militante del Partito Socialista e come direttore del periodico socialista La Brianza. È stato anche consigliere comunale per due mandati.
Il suo amore per la montagna lo spinse a unirsi all'”Autonomo Garibaldi”, un battaglione di esperti alpinisti, scalatori e sciatori. Come risultato della sua dedizione alla causa interveniente, si arruolò nella prima guerra mondiale e ricevette tre medaglie per il suo servizio: due d’argento e una di bronzo. Nel 1911, per amore della montagna e desiderio di aiutare la classe operaia, fondò l’UOEI. Voleva aprire per la prima volta l’escursionismo alla classe operaia e contribuire a tenere i lavoratori e le loro famiglie lontani dalla bettola.
Nel dopoguerra aderì al movimento fascista e fu segretario del PNF a Monza e poi vicesegretario a Milano fino alla fine del governo. Nel 1919 divenne direttore del quotidiano “Il Popolo di Monza”. Ha prestato servizio sia nella guerra ispano-americana che nella campagna dell’Africa orientale, salendo al grado di centurione in quest’ultimo conflitto fino a quando è stato congedato con onore nel 1944 come tenente colonnello alpino. Boschi è stato attivo in politica e nell’esercito, ma è meglio conosciuto per gli incantevoli romanzi per bambini che scrisse con lo pseudonimo di “Nonno Ebe” e pubblicati tra
il 1926 e la fine degli anni ’30 dalla casa editrice italiana Il Cartoccino, che era diretta dal suo figli Lorenzo e Luigi. Anche i giocattoli pieghevoli in cartone della Boschi erano conosciuti in tutta Italia. La scrittura di Boschi fonde parti della sua educazione comunista e il suo amore per l’alpinismo con l’ispirazione delle fiabe tradizionali e il fantastico regno delle fate e dei demoni. Nel frattempo, ha continuato a combattere per la sua campagna anti-alcol, ritraendo i vizi dell’uomo in una luce negativa, come qualcosa da evitare. La sua opera più nota, “Cartoccino volontario di guerra”, descrive in dettaglio
il suo tempo trascorso prestando servizio militare sui ghiacciai dell’Adamam. Anche nel suo romanzo breve “I Figli di Fata Campagnola” Boschi fa riferimento all’Unione Operai Escursionisti Italiani. La storia segue due giovani fratelli in viaggio in Italia e si aiutano a vicenda indipendentemente dai guai in cui si trovano. Il 18 maggio 1955, Ettore Boschi si spegneva all’età di circa 81 anni. Per Ettore Boschi, la moglie Giovanna Ralli era il grande amore della sua vita. Dopo aver amato e sposato per 38 anni l’icona del cinema italiano, l’avvocato matrimoniale è venuto a mancare nel 2013. Ettore e Giovanna si sono conosciuti e innamorati perdutamente in poco tempo,
tanto da decidere di convolare a nozze dopo pochi settimane di appuntamenti. L’attrice, recentemente ospite di Domenica In di Mara Venier, ha riflettuto sul suo amore di una vita per lo show. Ralli ha raccontato l’amore di 38 anni che le è rimasto legato in un’intervista a Il Messaggero “L’avvocato che ha difeso Carla Capponi, attivista politica, e che ha pubblicizzato l’importanza del test del DNA in un momento in cui l’argomento era tabù in Italia. Hector Boschi era un avvocato matrimoniale, e sia lui che io odiavamo lo sfarzo e il glamour della serata.È stato marito e collaboratore di Giovanna Ralli per 38 anni,
durante i quali hanno prodotto diversi film e spettacoli famosi. Un affetto condiviso spesso a Ladispoli , dove Ettore Boschi è stato visto l’ultima volta in pubblico alla festa di lancio del libro organizzata dal loro caro amico Flavio Insinna. Secondo Crescenzo Paliotta, sindaco di Ladispoli: “L’avvocato Ettore Boschi è stato un uomo che ha sempre amato la nostra città dove, insieme alla sua moglie Giovanna Ralli, trascorreva la maggior parte del suo tempo in relax”. Paliotta ha continuato: “Non era raro incontrare lui e sua moglie per le strade di Ladispoli”. Questo era in riferimento all’avvocato matrimoniale. Questo pomeriggio a Domenica In,
Mara Venier ha rilasciato una bella intervista alla sempre bellissima Giovanna Ralli, creando un bel momento televisivo. L’attrice ha detto al suo padrone di casa che frequenta regolarmente la prima proiezione al teatro situato proprio di fronte a casa sua. Molte donne anziane, generalmente vedove come lei, la visitano regolarmente per farle compagnia. Uno sguardo malinconico, se vogliamo, soprattutto se confrontato con le capacità dell’interprete, che erano in mostra proprio questa mattina in studio, mentre entusiasmava gli ascoltatori con il suo carisma naturale e il suo talento per i riflettori. È stata questa certezza che ha spinto Mara Venier a esclamare:
“Non puoi passare le tue giornate al cinema, non puoi finire la tua carriera così”, dopo aver ascoltato la spontanea improvvisazione canora di Ralli. Tornare al lavoro è una necessità.” Sarebbe la risposta di Giovanna Ralli. “Non ottengo più ruoli adatti a me.” La “signora della domenica”, invece, ha dichiarato: “Anche tu non ti sei resa disponibile, dai: devi tornare al lavoro”. La conversazione tra Giovanna Ralli e Domenica In è stata profondamente toccante. Un crollo emotivo si è verificato mentre l’attrice stava discutendo dei suoi sentimenti per il suo defunto collega Ettore Boschi. “Entrambe odiavamo la banalità.
Quando arriva la sera, spesso ci accontentiamo di una serata a guardare vecchi film gustando un piatto di pasta al pomodoro e un bicchiere di vino. Quelle parole toccarono profondamente Mara Venier, che ora sembra umile come Giovanna Ralli ha però parlato molto bene anche del divo del cinema italiano Marcello Mastroianni: “affrontava passaggi emotivi senza enfasi” e “a quel punto non si trattava più di recitare ma di chiacchierare” con lui. L’attrice , che ha vinto tre Nastri d’Argento, lo ha rivelato durante un’intervista pubblicata oggi a Domenica In. A tredici anni ho esordito nel settore come comprimaria: così Giovanna Ralli esordisce nel suo racconto del suo tempo con Domenica In.