Desirée Piovanelli Wikipedia – Il 28 settembre del 2002 Desirèe Piovanelli lasciava questo mondo. Quando aveva solo quattordici anni, il suo vicino e amico Nicola Bertocchi la portò nella cascina Ermengarda vicino a Leno, in provincia di Brescia, e la uccise. Non era solo quello che provava Nicola. Nico Vavassori e Bibo Franco progettavano di rubare i soldi al gruppo, e solo Giovanni Erra, l’unico adulto del gruppo, si è opposto.
Cosa sia successo a Desirèe Piovanelli è un mistero.
Quando morì, Desirèe Piovanelli, o Desy come era più conosciuta, era una matricola al liceo scientifico di Manerbio. C’erano tre fratelli e lei era la più giovane. È nata in una famiglia di testimoni di Geova e ha scritto qualcosa nel suo diario che, dopo un’ulteriore riflessione, potrebbe essere visto come un avvertimento dell’avvicinarsi della catastrofe.
L’omicidio meticolosamente pianificato di Nicola
È possibile che il fallimento del piano sia dovuto in parte alla mancanza di esperienza come truffatori dei quattro sospettati. In effetti, avevano cercato su Google “Come uccidere una persona con un coltello” perché lo trovavano così affascinante. Quando viene chiesto nuovamente: “Quali sono i punti più importanti da sottolineare?”
Esaminandolo e imparandolo
Inizialmente si pensava che un predatore sessuale prendesse di mira la scarsa popolazione di Brescia. La ricerca dell’ubicazione di Desirèe è stata esaustiva, ma infruttuosa. Un errore fatale da parte di Nicola ha portato alla sua rovina.
Sembra che abbia distolto l’attenzione della polizia inviando messaggi dal telefono del fratello di Desy. In seguito a ciò la polizia è riuscita a rintracciarlo e catturarlo. Inizialmente riuscimmo a sventare i piani di Bertocchi. Dopo Franco ed Era è arrivato Vavassori.
I responsabili della morte di Desiree sono stati giudicati colpevoli in tribunale.
A causa della sua età e stazza, il 36enne Giovanni Erra ha ricevuto la pena più pesante, ovvero 30 anni di carcere come capo del Branco. Al momento è disponibile solo a Bollate. Bertocchi, Vavassori e Franco, gli altri condannati a morte, sono già stati puniti dai tribunali. In realtà, ognuno di loro stava scontando tra i dieci e gli undici anni dietro le sbarre.
Desirée Piovanelli venne assassinata nel settembre 2002 in una fattoria vicino a Leno, nel bresciano, in seguito ad un tentato stupro. Giovanni Erra, vicino adulto della famiglia Piovanelli, ha tramato per violentare e uccidere la vittima, una quindicenne, insieme ad altri due minorenni. Anche dopo vent’anni, il padre della ragazza non crede ancora che tutta la verità sia venuta fuori e vuole che il caso venga riaperto a causa delle prove traballanti.
È inclusa la sua intervista per il film The Pack. Murder di Desirée Piovanelli è una produzione Verve Media Company diretta da Emanuele Baledestein e interpretata da Flavia Triggiani. Marina Loi e Flavia Triggiani hanno co-creato questo spettacolo, attualmente in onda gratuitamente su Nove Discovery Warner e Discovery+ Italia.
Una traccia biologica fu estratta dagli abiti di Desy il giorno della catastrofe alla fattoria Ermengarda, la piccola casa degli orrori, nel settembre 2002, e il padre di Desirèe chiese alle autorità di studiare questo e altri fattori apparentemente banali. Poiché nessuno dei quattro accusati aveva un legame genetico con questo campione, non fu mai indagato. Secondo Luciano Garofano, ex comandante del Ris Parma, nelle indagini è stata trovata “traccia di un soggetto di sesso maschile diverso dagli indagati”.
Sostiene Marina Loi: “quando ci si presenta una storia di questo genere, come autori, il primo pensiero è rispettare la loro sensibilità”. Questo vale anche per i cari della vittima. Tratta la loro perdita con dignità e compassione. Abbiamo anche intervistato il padre di Desirée come parte della nostra indagine sul suo passato. Il dolore delle vittime non viene quasi mai affrontato nei romanzi gialli.
Due degli imputati condannati continuano a protestare contro la loro colpevolezza. Il fratello maggiore, Giovanni Erra, spera che la condanna venga revocata, mentre il fratello minore, che all’epoca dei fatti era minorenne, ha scritto una lettera agli scrittori proclamando la sua innocenza. Il caso di Desirée è una storia straziante, ed è solo leggendola dall’inizio alla fine che avrai una comprensione completa di ciò che è accaduto quel giorno di settembre e del perché.
Flavia Triggiani elabora: “Due giovanissime, quasi due ragazzine”, tracciando un parallelo tra questa situazione e la notizia di Yara Gambirasio. C’è DNA non identificato sia sulle scene del crimine che sui vestiti dei sospettati.
In alcuni casi sul corpo di Desirèe e sulla scena del crimine mancava il DNA dei sospettati. Al suo posto subentrò un’altra serie di enigmi. Yara è solo una delle decine di migliaia di persone che sono state controllate e studiate approfonditamente per i loro legami genetici con Ignoto Uno. Ogni storia presenta un protagonista adulto che rifiuta di rinunciare alla sua innocenza pur lasciando alcune domande senza risposta.
Alla fine di novembre, Discovery Warner presenterà in anteprima una nuova serie di documentari incentrata su Yara Gambirasio. Il prossimo episodio della serie Moana Pozzi sarà scritto dalle stesse persone responsabili dei tre documentariche andrà in onda su Rai 1 il 7 novembre all’interno del nuovo programma di Giancarlo De Cataldo,Cronache Criminali.I genitori di Pietro Maso, il bianco Uno, e il ricco uomo d’affari Francesco D’Alessio, assassinato dal modello americano Terry Broome, saranno i soggetti di due prossimi documentari.
Desirée Piovanelli, 15 anni, è stata pugnalata a morte nella fattoria Ermengarda nel settembre 2002. Era originaria del comune di Leno, nel bresciano.Un vicino quindicenne di Desirée le ha mentito riguardo a un complotto che coinvolgeva lui stesso, altri due adolescenti, un adulto di nome Giovanni Erra e un terzo vicino.
Ha suggerito di rivalutare il protocollo l’anno prossimo. Giovanni Erra è stato giudicato colpevole dell’omicidio di Desirée Piovanelli. Al momento del delitto aveva 36 anni. Dei quattro ex dipendenti giudicati colpevoli, solo quello che ha ricevuto la condanna più pesante è attualmente dietro le sbarre.
ha chiesto una revisione del processo. Mentre era in carcere, Erra ha continuato a insistere tramite i suoi avvocati che le accuse contro di lui sono false, per la prima volta in una lettera scritta nel 2016.
