Anna Falcone Genitori – Spiega chi è Anna Falcone. La pasionaria, come la loro biografia e filosofia politica hanno da tempo dimostrato, è uno dei nuovi leader della sinistra. La continua preminenza di Anna Falcone nel travagliato scenario della sinistra italiana è indicativa dell’importanza che continua a ricoprire nella loro apparentemente disperata ricerca di un percorso fuori dalla crisi attuale.
Anna Falcone e Tomaso Montanari hanno dato vita a un movimento che in un primo momento ha rifiutato di integrarsi in Liberi e Uguali dopo la vittoria del No camp nel referendum del 2016. L’avvocato alla fine ha accettato l’offerta di Grasso di candidarsi alle elezioni generali del 2018, anche se alla fine non ha avuto successo. Dopo aver registrato la sua storia di voto, negli ultimi anni è stata una frequente relatrice in occasione di eventi politici e ha dichiarato il suo sostegno a Elly Schlein nelle primarie del Pd del 2023 per la segreteria del partito.
Diamo un’occhiata più da vicino ad Anna Falcone per saperne di più sul suo background e sulle idee politiche che l’hanno resa una figura cardine della sinistra italiana. Per avere un’idea di chi sia Anna Falcone, considera che l’arena politica ne fa parte del DNA della giovane donna in quanto è il suo sangue. Entrambi i suoi genitori hanno avuto una lunga carriera come attivisti politici.
La madre era insegnante e consigliere comunale di Cosenza, mentre il padre era sindaco socialista del piccolo comune di Grimaldi, in provincia di Cosenza. Anna è cresciuta all’ombra di un duro e puro garofano socialista, che si oppose alla politica di Bettino Craxi, il cui paese natale era Cosenza. Così, nonostante il buon esito degli studi di giurisprudenza a Roma e il tirocinio di avvocato svolto sempre in città, la Falcone rimane politicamente attiva,
attualmente fino al 2009 è responsabile nazionale delle Pari Opportunità del Partito Socialista. Anna Falcone è un’esperta in diritto costituzionale e ha conseguito un dottorato di ricerca. dell’Università degli Studi di Lecce. Ha combattuto in diverse campagne, tra cui “Voto liberamente” durante le ultime elezioni regionali in Calabria. Poi, nel 2013, c’è la fatica del grande salto,
con le file della Rivoluzione Civile guidate da Antonio Ingroia che si candidano alle cariche politiche ma registrano un grande flop alle urne e non riescono a eleggere alcun candidato. La calamità elettorale della guerra civile non ha smorzato lo zelo combattivo del giovane avvocato. Quando l’Italicum è stato introdotto come nuovo sistema di voto dal governo Renzi,
Anna è tornata subito alle proteste. emendamento voluto da Renzi. Anna Falcone, all’epoca incinta di otto mesi, divenne famosa non solo per il suo entusiasmo, ma anche per la sua eccezionale capacità dialettica e per l’esperienza in materia. Il clima politico di oggi è molto diverso da quello di anche dieci anni fa.
Il gioco è attualmente giocato principalmente sui social media e altri importanti metodi di comunicazione piuttosto che nelle sedi del partito, nelle piazze pubbliche o nelle case private. Per un politico, quindi, ora è fondamentale saper comunicare bene e avere un appeal enorme, e Anna Falcone ha tutte queste qualità.
Falcone non è solo un esperto di questioni costituzionali e di ars politica, ma anche una donna straordinariamente attraente che fa una forte impressione sul piccolo schermo. La sua consegna è professionale e appassionata senza essere prepotente, rendendola una candidata ideale per l’arena politica di oggi.
Anna Falcone e Tomaso Montanari hanno lanciato un appello per una sinistra unita dopo aver realizzato che il Partito Democratico di Matteo Renzi non ha intenzione di formare un’alleanza ampia. Domenica 18 giugno Roma ha ospitato un raduno per una rinnovata sinistra unita, auspicata da Anna Falcone e Tomaso Montanari.
Un teatro Brancaccio con tutti i posti disponibili occupati ha fornito alcune informazioni sui potenziali incontri. In realtà, Giuliano Pisapia avrebbe preferito non partecipare. Questa scelta è servita da teaser per la decisione finale di riconoscere il tribunale del PD di Renzi pochi mesi dopo. Ad ascoltare, invece,
Nicola Fratoianni della Sinistra Italiana e esponenti del Movimento Democratico e Progressista, con Massimo D’Alema che ha mostrato particolare interesse dalla prima fila. , che potrebbe essere il nome di una piattaforma politica nelle prossime elezioni. Il prossimo evento in programma era un’Assemblea nazionale il 18 novembre,
che da allora è stata rinviata. Il 30 settembre gli attivisti della Coalizione Civica si sono riuniti in cento piazze italiane per discutere del prossimo programma elettorale. Infatti, “quelli di Brancaccio” hanno duramente attaccato con un comunicato il flirt del resto della sinistra con il Pd, ad eccezione di Rifondazione, accusandoli di pensare solo alle poltrone.
Dopo la battuta d’arresto di Giuliano Pisapia e il passaggio di il Rosatellum-bis come legge elettorale, la LSi formò la lista iberi e Uguali, composta da MDP, Sinistra italiana e Possibile. Quando sembra che ci siano anche “quelli di Brancaccio”, Montanari e Falcone si staccano dal resto della sinistra. Se non esistevano i requisiti per aderire all’alleanza,
anche l’Assemblea nazionale veniva revocata. Il futuro politico dell’avvocato doveva essere capito in quel momento, se lui o lei seguisse le orme di Montanari e rimanesse in panchina, si unisse a Potere al Popolo come fece Rifondazione o accettasse l’offerta aperta di Liberi e Uguali. Anna Falcone alla fine annunciò la sua scelta di candidarsi come candidato liberiano o ugualeano alle imminenti elezioni di medio termine del 2018 in un post su Facebook. Tuttavia,
la giurista è andata ancora una volta male nei sondaggi nel 2015. In realtà, Falcone non è stata eletta poiché la sua lista si è comportata male e ha superato a malapena il 3%. Essendo cresciuta in una famiglia socialista. La ricerca, la dedizione al Psi, e la successiva partecipazione al No sul Comitato Referendum Costituzionale. E ora, presentando Tomaso Montanari e l’esordio del suo nuovissimo movimento politico: 1971 Il 30 novembre,