Arresto Domenico Bervicato-I parenti di Domenico Bervicato sono stati arrestati per droga e interrogati sull’uccisione di Antonio Natale. Domenico Bervicato e suo fratello erano tra quelli ritenuti latitanti, ma gli altri sono stati arrestati e ora sono dietro le sbarre. L’intera famiglia dell’assassino di Antonio Natale incarcerato Domenico Bervicato è stata arrestata in una seconda operazione di Caivano Green Park. Natale, che aveva 22 anni quando è scomparso ed è stato ritrovato morto due settimane dopo, è stato l’ultimo vivente a festeggiare il Natale.
Finora, Bervicato è l’unica persona interessata a questa indagine. Secondo gli inquirenti il ragazzo e la sua famiglia erano a capo della fiorente piazza di spaccio che si trovava nel Parco Verde di Caivano; sono già tutti detenuti, tra cui lo stesso Bervicato, suo fratello Francesco, arrestato la scorsa settimana, e Massimo Bervicato, classe 1972; a loro si è aggiunto anche Giovanni Bervicato, classe 1980, già noto alle forze dell’ordine ma ancora a piede libero fino a ieri sera, quando è scattato il blitz. Nei loro confronti sono state emesse ordinanze di.
Custodia cautelare in carcere su richiesta della Direzione Distrettuale Antimafia di Napoli da parte del Nucleo Investigativo Carabinieri del Castello di Cisterna, della Sezione Operativa della Compagnia di Casoria e della Tenenza di Caivano. Il gip del Tribunale di Napoli ha emanato queste direttive. Tra novembre 2020 e luglio 2021 la famiglia Bervicato e la piazza di spaccio di droga da loro gestita nel Parco Verde di Caivano sono stati oggetto di indagini condotte dai militari della Sezione Operativa di Casoria.
In questo periodo si sono svolti gli eventi di un servizio della puntata di novembre 2020 del programma televisivo francese “Le Iene” incentrato sul traffico di droga nella regione. Il narcotraffico locale è stato oggetto di un rapporto de Le Iene del novembre 2020. Le indagini dei carabinieri hanno portato alla luce prove che i sospetti gestissero con successo un’operazione di traffico di droga, occupandosi principalmente di stupefacenti tra cui cocaina, marijuana e hashish. Era stato istituito un elaborato sistema di telecamere di.
Videosorveglianza per proteggere il distretto dello spaccio di droga dalle ispezioni delle forze dell’ordine. Anche Domenico Bervicato è stato arrestato per le sue presunte attività di traffico di stupefacenti. Domenico Bervicato aveva già passato del tempo in manette per spaccio di droga prima di essere indagato per l’omicidio di Antonio Natale e prima che suo fratello Francesco fosse catturato in un altro blitz per stupefacenti. I carabinieri arrivarono a casa di Bervicato a metà novembre dell’anno precedente e.
lo trovarono in possesso di un biglietto aereo per una destinazione estera e con i bagagli già imballati. Bervicato, allora ventenne, è stato arrestato e potrebbe aver pianificato di lasciare l’Italia. Il corpo di Antonio Natale è stato ritrovato in un campo due anni dopo il suo omicidio, crivellato di colpi di arma da fuoco. Ciò ha portato a un arresto. Antonio Natale, 22 anni, è scomparso dal Parco Verde di Caivano in provincia di Napoli il 4 ottobre 2021. Dopo che la sua famiglia aveva passato giorni a cercarlo e a sperare che venisse ritrovato vivo, il suo corpo.
È stato ritrovato sul confine di Acerra e Afragola, scagliato in un campo, il 18 ottobre. portando una pistola, aggravata dal metodo mafioso”, la storia ha finalmente una svolta. L’inchiesta su questo crimine ha finalmente preso una svolta per il meglio con questo arresto. L’indagato sarebbe Domenico Bervicato, coetaneo della vittima, 22 anni, che secondo i dati disponibili ha trascorso l’ultimo anno in carcere per droga. Domenico Bervicato è accusato di essere coinvolto in un pasticciato affare di cocaina.
Su richiesta della direzione distrettuale antimafia napoletana, il gip di Napoli ha emesso l’ordinanza nei confronti di Bervicato. A causa dell’approccio mafioso, Bervicato è ancora più sospettato di omicidio e dei reati collegati di possesso e porto di una pistola. La direttiva è stata eseguita da una squadra di carabinieri assegnata al reparto investigativo del Castello di Cisterna. Secondo le indagini organizzate dalla Dda di Napoli, l’indagato avrebbe sparato a Natale tre volte, uccidendolo con proiettili alla testa e al petto. Da quanto è stato ricostruito, sembra che il sospettato fosse armato di pistola.
Natale era uno spacciatore del gruppo criminale Bervicato, ed è stato accusato di aver rubato armi da fuoco, droga e denaro dalla banda. L’omicidio sarebbe stato commesso con premeditazione per infliggere una punizione a Natale. Il cadavere è stato ritrovato in mezzo a un campo il 18 ottobre 2021. Quelli che c’erano sono quelli che devono convivere con la sua assenza. Per due settimane i suoi familiari hanno setacciato il Parco Verde di Caivano, gridando “chi sa parlare” e chiedendo a chiunque abbia informazioni su Antonio di aiutarli a localizzare la morte o la vita” per lui.
Il corpo di ld è stato trovato ei risultati dell’autopsia hanno rivelato che lui o lei era stata esposta a gravi maltrattamenti prima di essere uccisa a colpi di arma da fuoco. Il giovane era stato colpito più volte, portandolo alla morte. Nei giorni, nelle settimane e nei mesi successivi all’omicidio sarebbe stato raggiunto un accordo finanziario. NAPOLI, 14 APR (ANSA) – A due settimane dalla scomparsa, il 18 ottobre 2021, il corpo di Antonio Natale è stato ritrovato su un terreno alla periferia di.
Caivano (Napoli) con tre ferite da arma da fuoco alla testa e al torace. Tre proiettili lo avevano colpito. I carabinieri del Nucleo Investigativo Gruppo Castello di Cisterna e la Dda di Napoli ritengono che l’uomo armato sia Domenico Bervicato, 22 anni. Gli investigatori sospettano che Bervicato sia collegato all’omonima organizzazione criminale, anche se contestano l’omicidio, l’arresto e il porto di un’arma da fuoco, tutti aggravati dalla tecnica mafiosa.