Biagio Antonacci Altezza-Il 9 novembre 1963 entrava in questo mondo Biagio Antonacci. È nato a Milano. L’artista milanese, che oggi ha 54 anni, è dello Scorpione. Il cantante italiano alto 180 centimetri e di 115 libbre, che vive a Milano, è oggi considerato un sex symbol (74 kg). Secondo gli standard dell’Organizzazione Mondiale della Sanità, il suo peso di 22,84 è l’ideale. Antonacci è entrato nella categoria Nuove Proposte al 38° Festival di Sanremo nel 1988 con il brano “Voglio vivere in un attimo”.
Ma non è arrivato alla fase finale del festival. Dopo aver firmato con un’etichetta nel 1989, ha pubblicato il suo primo album, Sono cose che capi. Dopo aver atteso due anni, hanno finalmente pubblicato un album successivo dal titolo irriverente: Adagio Biagio, tratto da una canzone degli anni ’20. Il successo si avvicina quando canzoni allegre come “Dancing on my Chest” e “But I Love You” iniziano a suonare alla radio.
E con la figlia di Gianni Morandi, Marianna, dalla quale ha avuto i figli Paolo e Giovanni, ha condiviso un profondo legame affettivo. Dopo il successo dei suoi primi singoli e album (comprese le sue composizioni “Mieteta Brivido di vida”, “Respiriamo” e “Mia Martini”, “Il fiume dei profumi”), ha finalmente sfondato nel 1992 con il suo singolo e l’album Liberatemi, che ha eseguito in locali di tutta Italia, incluso il Festivalbar. La posizione di Biagio Antonacci nel mondo della musica italiana è stata cementata dopo che l’album prodotto da Mauro Malavasi ha venduto 150.000 copie .
Ed ed è stato certificato disco di platino. Nonostante tutto, ha ancora tempo per la sua seconda passione: il calcio, e finisce per possedere una squadra che canta l’inno nazionale. Con l’album Resta in colta, lui e Laura Pausini continuano a collaborare al brano “Vivimi”. Sia la prima che la seconda metà del progetto Convivendo sono state rese disponibili rispettivamente nel 2004 e nel 2005. L’uscita di due mini-album contemporaneamente è diventata una nuova tendenza nel panorama musicale italiano.
Includendo i singoli “Ni ci fatti company”, “Convivendo” e “Mio padre è un re”, “Convivendo – Parte I”, pubblicato il 19 marzo 2004, è rimasto al primo posto nelle classifiche degli album per l’incredibile cifra di 88 consecutivi settimane. Ha vinto il Festivalbar Album Prize 2004 per il suo album “Convivendo – Parte I.” Nel febbraio dell’anno successivo esce il seguito di “Convivendo”. I singoli “Sappi amore mio”, “Pazzo di lei” e “Immagina” provengono tutti da questo album.
Biagio Antonacci sposò la più famosa Marianna Morandi, il cui padre Gianni era una figura di spicco nel mondo dell’arte italiana. La coppia è uscita dal 1993 al 2002, periodo durante il quale hanno avuto due figli e Marianna ha scritto i testi per una delle sue canzoni. E così nel 2004 Antonacci ha conosciuto la sua attuale compagna, la tredicenne Paola Cardinale. È stato detto che un fan lo ha ingannato e ha causato tensione nel suo rapporto con Cardinale, tuttavia questa è probabilmente solo una speculazione.
Ma sono stati poi avvistati durante una fuga romantica a Formentera, dove il loro amore sembrava andare sempre più rafforzandosi. Ancora in attesa del grande “sì”, l’artista italiano Biagio Antonacci è ancora fidanzato con Paola Cardinale. L’equilibrio emotivo è stato ristabilito dopo un periodo di interruzione. Quando qualche anno fa è apparso per la prima volta sul palco del Festivalbar e ha conquistato il cuore di milioni di signorine, Biagio Antonacci non ha cambiato nulla.
Musicista e cantautore di talento, Antonacci che è di origini pugliesi e milanesi ha creato una serie di canzoni che ora sono considerate dei classici. Iris tra le tue poesie e Tu mi fai sentire contento sono due esempi del suo lavoro. Ora si sente bene grazie alla sua compagna, Paola Cardinale. Il defunto padre di Biagio, Paolo Antonacci, era originario di Ruvo di Puglia. Nel 2014 ci aveva già lasciato. Eppure sua madre è italiana e rimane una figura importante nella sua vita. La chiama dopo ogni esibizione e la vede come il suo critico più obiettivo.
Nato e cresciuto nel quartiere milanese di Rozzano, Biagio Antonacci ha frequentato le scuole pubbliche della zona. Ha capito presto che la musica sarebbe stata il lavoro della sua vita e ha iniziato a esibirsi con band locali e alla fine è diventato un batterista professionista. Subito dopo il diploma di maturità classica si iscrive ai Carabinieri e si presenta all’istituto Allievi della caserma Cernaia di Torino. Non ha mai perso di vista il suo sogno, e un incontro casuale con il cantante Ron gli ha permesso di riprendere la sua carriera.
I concerti allo Stadio sono stati inaugurati da Biagio Antonacci, che poi ha suonato nel programma Nuove Proposte del Festival di Sanremo e ha debuttato con il suo album omonimo. Era un idolo sessuale ideale, con i suoi occhi color smeraldo e i capelli lunghi e fluenti. Ha collaborato con diversi interpreti famosi, tra cui il soprano siriano Annalisa Minetti. È amico della grande Laura Pausini, con la quale è stato co-headliner di un tour di concerti di enorme successo nel 2019 come Laura e Biagio.
Econta Eros Ramazzotti come amico personale. Durante uno di questi eventi conosce Don Pierino Gelmini, con il quale collabora a diversi programmi per aiutare i giovani disagiati nel loro cammino verso il recupero.molto. Con il brano “Non so più a chi crede”, ha gareggiato per la seconda volta quell’anno al Festival di Sanremo, piazzandosi ottavo nella divisione Champions. Nello stesso anno è stato in tournée in tutta Italia ricevendo recensioni entusiastiche.
Debutta nel 1990 con il brano Se ti vedesse mama, e nello stesso anno pubblica una raccolta di canzoni omonime. Nello stesso anno Mina pubblica anche Thousand Reasons, brano creato appositamente per lei da Biagio Antonacci. La sua apparizione nel 1996 al Festival Lombardia sotto la supervisione di Luigi e Carmelo Pistillo è stata un momento clou. Abbiamo dovuto aspettare fino al 1994 per ascoltare il suo quarto album, Biagio Antonacci, che consolida il suo status di musicista fiorente. Questi sono i tagli individuali di Never e The love song Se io, se lei lo seguirono poco dopo.
