Ivana Siviero Marito

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Ivana Siviero Marito
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Ivana Siviero Marito – La frazione della provincia di Savona resterà avvolta nel mistero anche dopo che il corpo di Ivana Siviero, una dipendente milanese, venne ritrovato dall’acqua e riportato a Loano nel giugno 2015. Le prove sono solo un pezzo del puzzle che collegherà finalmente Stefano Cerri a Emilio Stefano Savasta, ex datore di lavoro e socio in affari della vittima.

Il suicidio di Ivana Siviero: una nuova prospettiva

Si possono ricostruire gli eventi che hanno portato alla morte di Ivana Siviero, a cominciare dalla morte di Stefano Cerri. L’uomo d’affari ormai cinquantenne era precedentemente sposato e aveva una relazione possessiva e ossessiva di 11 anni con Stefano Savasta.

La paura della donna di essere vittima di una catastrofe è palpabile e avvincente poiché Savasta impiega tre uomini per combattere il suo avversario, che morirebbe grazie a molteplici attacchi con il piccone e il piede di porco. Savasta rimarrà il principale sospettato anche quando il suo corpo verrà ritrovato anni dopo.

È stato ritrovato in mare il cadavere di una donna, indagata per il delitto Cerri.

È stato identificato positivamente il corpo ritrovato ieri nelle acque di Marina di Loano: quello di Ivana Siviero, 52 anni. Le circostanze della sua morte erano oggetto di indagine e si prevedeva che i risultati dell’autopsia avrebbero fornito alcune risposte. Dopo la fine del fidanzamento, il capo della donna milanese ha iniziato a perseguitarla.

L’imprenditore Stefano Savasta è stato riconosciuto colpevole dopo un lungo processo per l’omicidio di Stefano Cerri, che aveva appena iniziato a frequentare Ivana Siviero. Savasta ha avuto un infarto ed è morto alla stazione di Verona il 19 novembre 2014, mentre tentava di evadere dal confinamento domiciliare.

La decisione della Corte di Cassazione era stata annunciata solo il giorno prima. È questo lo scenario che aiuta a spiegare cosa accadde all’imprenditore Stefano Cerri la sera del 10 dicembre 2008 e perché il suo corpo non è mai stato ritrovato.

L’istigatore del caso Stefano Savasta, proprietario di un’azienda di design grafico, e i tre condannati per omicidio, i dominicani Marthy Hernandez Rodriguez, Omar Calcano Manzueta e Francisco Frias Sanchez (che rimane in libertà) sono stati tutti condannati all’ergastolo dalla Corte. L’incasso dell’agenzia è previsto quella notte del 28 maggio 2012.

Tuttavia, questo è più di un semplice dramma poliziesco. È una rivisitazione della “Comedie humaine” di Balzac contro l’inquietante periferia di Milano. E al di là della punizione, si sa, leggendo l’accusa sporta dal pubblico ministero Antonio Sangermano, che

Fiorentino che, in soli due giorni di parole e frasi compatte, riesce a strappare questa storia dalla brutale cronologia degli eventi e ad avvolgerla in una veste universale. Compatibilità e ostilità. Un padrone e uno schiavo. Tutto si riduce a un sentimento, la cui rottura può avere effetti letali sia sull’individuo che sulla comunità.

Allora torniamo alla polizia di Milano. Uno dei protagonisti maschili, Stefano Savasta, è italiano. Il suo fiduciario è una terza parte. Bruno La Marca si chiama ed è stato in carcere per reati di narcotici. Tuttavia Ivana Siviero, la signora in questione, di professione fa l’impiegata. È lei che ha una relazione qui. Nonostante anni di minacce e aggressioni, mantiene il suo aspetto impeccabile.

Un’inversione di marcia completa senza fili penzolanti. Idealmente, ciò dovrebbe accadere prima che Siviero lasci Savasta. Alla fine tutto crolla. L’esplosione che fa sì che la polvere diventi distruttiva. “la fine di quel rapporto dà luogo ad un climax ascendente di condotte persecutorie, minacciose, ritorsioni, estorsioni e comportamenti dannosi” , in Savasta. Questa è la risposta di Savasta. Tuttavia, una volta liberata dall’incubo, ha una relazione sessuale con Stefano Cerri.

Per definire i rapporti e avvicinare i personaggi, alla scena dei principali fatti di cronaca viene sovrapposta una piccola storia locale.Savasta, uno dei personaggi principali, “alterna, in modo evidentemente patologico, la propria propensione all’elaborazione intellettuale farraginosa con una sorta di ingenuità guascona,

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figlia della necessità di “incutere” “alterna, in modo evidentemente patologico, la tendenza patologica alle sciocchezze intellettuali con qualche tipo di timore” e di “rivendicare” la paternità del “Reati commessi” attraverso “i servizi di un folto gruppo di fiduciari”, tra cui figurano spacciatori e minorenni rom.

Qui abbiamo Stefano Cerri, “l’uomo qualunque”, che ha “un piano esistenziale normale” che consiste nel “correre le gare, gli amici, comprare un’auto, la famiglia”. Sivieroè ultima perché lei è una vittima e una traditrice, e lui non cerca nemmeno di nasconderlo. Che si vanta: “Scopiamo tutti, scopiamo tutti”, riferendosi alle sue imprese sessuali, a quelle di Cerri e di sua moglie. Il termine “piccole perversioni” descrive lievi deviazioni dalla norma.articolo prodotto non Savasta.

Dopo aver subito una grave battuta d’arresto, il risentimento cresce ed esplode rapidamente in ira. Dopo che la donna lasciò la palestra il 21 novembre 2007, fu derubata. Due uomini le si avvicinano e, invece di preoccuparsi delle loro cose, procedono a picchiarla.

Il suo setto nasale sarà danneggiato in molti punti dopo l’intervento.Da qui in poi il ritmo non fa che aumentare. Inoltre, la personalità di Savasta comincia a cambiare, e diventa “un uomo violento, ostinatamente deciso alla ritorsione e alla vendetta”.

Nel 2008, il 10 dicembre, Cerri muore. Mentre “l’omino di Gratosoglio” invecchia rapidamente, per lui la situazione peggiora rapidamente. L’8 febbraio l’accusa ha presentato una richiesta di mandato di perquisizione per entrare nella residenza di Savasta.

Quell’imprenditore “capisce che la sua donna si è finalmente liberata, che è pronta a lottare e reagire”,come dice Sangermano. Questo è il “culmine” in cui esplode la “prospettiva criminale anomala e deviante di Savasta”.

Se minacciato, utilizzerà la forza per difendersi. Ha finalmente capito che Siviero “può portare gli inquirenti alla scoperta investigativa dei suoi misfatti” semplicemente usando le sue parole e comportandosi in modo aggressivo.Questo “clima di odio, desiderio di vendetta e paura, feroce, terribile” è ciò che alla fine ha portato alla sfortunata scomparsa di Stefano Cerri.

Alessandro Giuliano ha sostituito Francesco Messina alla guida della squadra Mobile dopo le dimissioni di Messina qualche mese fa.Gli inquirenti ricercano le informazioni come mezzo per raggiungere un fine.Nel 2008 Siviero sporse denuncia per stalking contro Savasta.

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